Le luci di S. Siro si accendono su diverse ombre nero azzurre e Juric e la sua Band ne dovranno approfittare. L’Inter anche con Pioli continua ad essere un cantiere aperto. L’ex tecnico laziale sta cercando di provare soluzioni per trovare quella giusta, in particolare quella di testa.

I nero azzurri con qualsiasi allenatore e modulo tattico hanno patito gli avversari che hanno tenuto il campo con personalità, soffocando il loro gioco con un pressing efficace portato anche ultra offensivo non smettendo mai di correre e credendo da subito nel risultato.

Juric parte per Milano con una convinzione guardandosi allo specchio di aver fatto il massimo ed è certo che alla fine della stagione arriverà anzi arriveranno dove vogliono.

Anche per il proseguo del campionato non solo per la trasferta milanese il ritornello sarà sempre lo stesso: il grifone per volare deve giocare al 100%. Contro l’Inter è una gara particolare e il croato non dovrà prepararla nella testa.

Adesso tocca ai calciatori far capire che la squadra è rodata e interpreta al meglio le idee del suo allenatore. Per fare risultato sotto la “Madunnina” il collettivo dovrà anche esprimere le diverse individualità di spicco poco espresse in trasferta.

La formazione, Juric spera che i progressi di ieri di Laxalt siano confermati nella rifinitura di oggi e dovrebbe schierare: Perin, Izzo, Burdisso, Munoz, Lazovic, Veloso, Rincon, Laxalt(Edenilson/Fiamozzi), Rigoni, Simeone, Ninkovic(Ocampos) 

Inter

Pioli è il quarto allenatore della stagione e l’Inter continua a prendere gol come una squadretta di seconda e terza fascia. Gli ultimi sono contro il Napoli sotto il Vesuvio. L’Inter è davvero inguaribile? Pur cambiando cinque allenatori negli ultimi anni, un po’ di schemi e qualche giocatore a rotazione il risultato è sempre lo stesso? Difficile salvare un nero azzurro compreso Pioli viste le sue scelte per raddrizzare i nero azzurri. Squadra senza anima, è vero. Ma anche senza equilibrio. Con quel Kondogbia nel mezzo, i tre trequartisti superoffensivi un lusso impossibile da permettersi, con Joao Mario in panchina.

L’Inter ha già preso tre gol nel primo quarto d’ora in questo campionato, non solo a Napoli, mostrando una fragilità impressionante. A Sarri e il ciuccio è bastata un’aggressione furiosa con una manovra stretta e in profondità improvvisa con cambi campo e diagonali per far strisciare il biscione. Due gol in 5 minuti danno una piega netta a qualunque partita. Ancora di più a questa, dove il Napoli è partito come una furia, ma soprattutto con una lucidità impressionante, tutto esatto ciò che ha fatto la squadra di Sarri, tutto sbagliato quella di Pioli.

C’è un dato statistico che evidenzia come l’Inter abbia concesso troppo spazio ai suoi avversari. Il Napoli ha fatto 19 tiri, uno in più dell’Inter, ma quasi il doppio (11 a 6) nello specchio della porta. Ciò signi­fica che gli azzurri avevano ampia libertà di arrivare in area e prendere la mira.

Per contare tutti gli errori commessi dall’Inter non bastano le dita delle mani e dei piedi. Il vero errore dell’Inter è ancora nella testa. 10 sono i gol i presi dall’Inter nelle ultime quattro partite, sotto la gestione Pioli: 2 nel derby pareggiato con il Milan all’ultimo secondo, 3 in Israele, 2 contro la Fiorentina e 3 con il ciuccio. Inizio inquietante con squadra messa male con zero equilibrio. I 10 gol nelle 4 partite della gestione di Pioli gridano vendetta: in difesa con lui l’Inter è peggiorata.

10 le sconfitte dell’Inter in 20 gare ufficiali tra campionato e Coppa. Disastrosi in trasferta: 7 sconfitte nelle ultime 8 gare. 5 i gol incassati dalla squadra nei primi 15’, nessuno ad oggi ha fatto peggio di De Boer e Pioli.

Dopo Napoli Inter probabilmente l’analisi giusta l’ha fatta Frank De Boer: «Ci sono i proprietari cinesi, un presidente indonesiano e poi i dirigenti che sono italiani. In teoria loro hanno tutto il controllo, ma in realtà nessuno ha veramente il potere. Credo che questo sia il problema più grande di quella squadra».

Tatticamente Pioli dal suo arrivo 16 novembre ha sempre utilizzato il 4 2 3 1. Contro il Genoa potrebbe cambiare con una difesa a tre,  con Felipe Melo e Murillo in campo. Squalificato Ansaldi.

La probabile formazione: Handanovic, D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Biabany(Eder), Brozovic, Joao Mario(Kondogbia), Nagatomo, Candreva, Icardi, Perisic.

Il Direttore di gara di Inter – Genoa è Valeri di Roma internazionale dal 2011, 38 anni libero professionista. Dal 2007 dirige in serie A, 134 gare dirette 54 rigori e 57 rossi nel tabellino. In stagione 7 le gare dirette tra cui la sconfitta interna ad opera del Cagliari per 2 a 1 alla quarta di campionato. Con i neroazzurri il fischietto di Roma ha diretto 18 gare 6 vittorie, 7 pareggi, 5 sconfitte, con il Grifone 9 le gare arbitrate con 2 vittorie, 1 pareggio 6 sconfitte.

Spettacolare l’incontro del 2012 5 a 4 per l’Inter con il festival dei rigori, 3  per i rosso blu con gol di Palacio e doppietta di Gilardino, bisogna anche aggiungere la tripletta di Milito.

1° assistente Longo di Paola, 2° Ranghetti di Chiari,4° Preti di Mantova, 5° add. Pairetto di Nichelino, 6° Manganiello di Pinerolo.

Diffidati: Joao Mario(Inter) Rigoni, Rincon (Genoa)