Genoa – Fiorentina 62’ di gioco sarà una gara diversa rispetto all’11 settembre. Juric dovrà fare i conti con una squadra avversaria meglio fisicamente e su di giri per aver superato il girone di Europa League. Juric sarà rinfrancato dalla prestazione contro l’Inter e giocherà senza remore di sorta. Gli indugi non fanno parte del dna del Pirata e dentro il Tempio affronterà la Viola sapendo di incontrare una squadra di prima fascia con l’assoluta determinazione di giocare e  di imporre il proprio gioco. Sarà un’altra gara tosta per il Vecchio Balordo e coloro che entreranno in campo saranno consapevoli di dover correre e tanto per un’ora di gioco… sempre meno rispetto agli allenamenti del Pio Signorini.

Il vecchio Balordo contro la Fiorentina dovrà utilizzare al meglio la certezza tattica e non ci sarà nulla di diverso visto nelle altre gare giocate dentro il Tempio e dovrà approfittarne del piccolo vantaggio a livello fisico visto il logorio dell’Europa League.

La formazione dovrebbe essere quella di S. Siro, l’unico dubbio Ocampos/ Ninkovic. Oggi Juric in conferenza stampa potrebbe anche sbottare perché con il Genoa di mezzo “menare” vuol dire condurre….

Fiorentina: Sousa il tecnico gigliato sempre in conflitto con la tifoseria è stato bravo nel rigenerare la squadra più psicologicamente che tatticamente. Lunedì sera ha vinto con il Sassuolo grazie alle prodezze di Kalinic e alla sfiga degli emiliani che perdono due calciatori a partita.

In questo campionato la Viola ha restituito in trasferta ai tifosi quello che non gli ha dato al Franchi e ad oggi fuori da Firenze nessuno ha capito il perché della contestazione al tecnico.

Sousa sembra aver trovato un equilibrio alla squadra cercando di dare fiducia e spazio a Bernardeschi e Tello (quando gioca) senza rischiare in difesa. Dal punto di vista tattico l’evoluzione parte da un modulo sperimentato a lungo: quel 3-4-2-1, con Bernardeschi trequartista insieme a Ilicic e Tello esterno destro di centrocampo. I due hanno il compito di supportare Ilicic e di portare via uomini dall’area in modo che Kalinic conquisti maggiore spazio. Ma è in fase di non possesso che la Fiorentina scopre le sue maggiori qualità, come una solidità e delle prodezze creative di Tatarusanu. 17 gol incassati pari con quelli del Genoa.

Sousa ha trovato il modo di coprirsi arretrando la posizione dell’esterno sinistro e facendo scalare su quella fascia proprio Bernardeschi. Il moto alternativo in fase di non possesso porta come conseguenza la difesa a quattro con Salcedo o Tomovic che copre Tello, alleggerito da compiti difensivi. Sousa ad oggi pur vincendo le ultime due al Franchi con Palermo e Sassuolo ha fatto fatica ad affrontare le squadre che lasciano pochi spiragli per le invenzioni.

Con Valero incerto, che non si può discutere, Sousa non dovrà decidere chi gli dovrà lasciare il posto tra Badelj unico con senso tattico da metronomo, Vecino, uno con gamba, Ilicic uno che inventa. Probabilmente il tecnico Viola è contento di non scegliere e contro il Grifo di confermare la squadra di lunedì sera con l’unico dubbio Tello in prestito dal Barcellona o Chiesa voglioso di volare sopra l’Arno e di proprietà della società.

Non sarà Banti l’arbitro dell’11 settembre a dirigere Genoa Fiorentina ma Guida di Torre Annunziata. Nato a Pompei nel 1981. Consulente commerciale. Arbitro dall’età di 15 anni. Internazionale dal gennaio 2014, 96 gare in serie A complessivamente 26 rigori e 23 espulsi. In stagione 6 le gare dirette mai Genoa e Fiorentina. Con il Genoa 10 le gare dirette 3 vittorie 3 pareggi 4 sconfitte l’ultima è la vittoria in casa dell’Atalanta del gennaio 2016, con la Viola 12, 5 vinte, 4 pareggiate 3 perse, l’ultima il pareggio in casa del Chievo. Guida ha già sostituito il collega Russo durante Genoa Cagliari risultato 1 a 1. Il Genoa è la terza volta che non finisce la gara con lo stesso direttore di gara,  c’è anche un Genoa Fiorentina del 31 gennaio 2013: ko Rizzoli arbitrò Di Bello 5° addizionale risultato 1 a 1.

1° assistente Costanzo (internazionale dal 2014) di Orvieto 2° Carbone di Napoli, 4° Tegoni di Milano, 5° Mazzoleni di Bergamo(internazionale) 6° Sacchi di Macerata.