È salito al terzo anello della Nord, a 91 anni, Fosco “Palla” Becattini. La difesa del Vecchio Balordo in cielo diventa più forte con il terzino che arrivava da Riva Trigoso. Forte, acrobatico per le doti del suo palleggio e rinvio, duro resistente ma non cattivo. “Rivierasco nel senso buon della parola, vale a dire schietto, onesto”.

Venne presto definito “palla di gomma” per l’agilità e la pulizia dei suoi interventi sul pallone. Su quel pallone di gomma che pesava una tonnellata col quale ora, calciandolo, potrebbe fare gol anche dal Paradiso.

In altre parole, parlare di Fosco Becattini è parlare di una gloria per il Vecchio Balordo avendo giocato 15 campionati con la casacca a quarti rossi e blu: giocò col Genoa dal 1946 al 1961 e collezionò più di 420 partite, di cui 337 in serie A. Si conquistò anche la nazionale italiana giocandosi il posto con alcune delle colonne del calcio italiano: vedi Maroso del Grande Torino o il gigliato Cervato.

Famoso per una rete alla Juventus di Boniperti, Sivori, Charles, Nicole, il 22 settembre 1957 mise a referto un gol da 70 metri a Mattrel, uno dei primi  da area ad area del dopo guerra.

 

Una pagina intera dedicata a Fosco Becattini (tratto da “Ciao Genoa, cent’anni di storia rossoblu” di E. Pesce, G. Bregante e E. Bozano)