Arrivati al secondo episodio della rubrica “Ponti…sull’avversario”, a 72 ore dal successo rossoblu sulla Fiorentina, è già tempo di analisi sul Palermo, fanalino di coda del torneo ma non per questo formazione da sottovalutare. A suon di domande, ecco l’analisi dell’ex calciatore rossoblu Mario Ponti.

Quali sono i difetti del Palermo?

Il problema maggiore del Palermo è legato alla gestione Zamparini, presidente che cambia allenatori come le persone normali cambiano la maglia della pelle e quindi il gruppo ne risente. L’ultimo allenatore a sedersi sulla panchina del Palermo è stato Eugenio Corini, l’ex Chievo, il quale fa giocare la squadra con un 3-4-2-1. Il portiere è il giovane Posavec,che alterna ottime parate e errori abbastanza gravi in particolare nelle uscite e nel gioco tra i piedi. I tre centrali sono bravi nel gioco aereo ma difettano in concentrazione e rapidità.

E i punti di forza?

I due esterni sono solitamente Alesaami, svedese, sulla fascia sinistra, e Rispoli ex Sampdoria, sulla destra. iI primo preferisce scendere palla al piede, ha un buon dribbling e un piede molto educato per il cross. Rispoli invece è forte fisicamente e preferisce il lancio sulla sua ottima corsa anche se difetta nel cross e nel passaggio. In mezzo al campo dispongono di giocatori tecnicamente sufficienti e con buoni tempi di inserimento. Il reparto avanzato è invece composto da due mezze punte e una punta centrale. I due trequartisti sono solitamente Quaison e Diamanti: buon dribbling e buona tecnica il primo, tutto mancino, ottimo sulle palle inattive e giocatore caratteriale il secondo. La punta centrale Nestorovski è importante nel far salire la squadra, è forte fisicamente e ha spiccato senso del gol.

Quale tipo di marcature adotta il Palermo?

I centrali difensivi marcano a zona e i due esterni non abbandonano mai la fascia di competenza. Sui calci d’angolo a sfavore difendono con marcature definite in partenza.

Come si comportano sulle palle inattive in attacco?

Su calci d’angolo e punizioni a favore salgono a colpire due dei tre difensori centrali e in questo senso va tenuto d’occhio soprattutto Andelkovic. A volte fanno il gioco a due , altre cercano Andelkovic o il giocatore sul secondo palo. Attenzione a Diamanti e Jajalo, ottimi esecutori di punizioni dal limite dell’area.

Su quale settore di campo il Palermo preferisce attaccare?

Prevalentemente sulla sinistra.

Come si sviluppa il possesso palla dei rosanero?

I centrocampisti cercano il palleggio, ma difficilmente si muovono senza palla. I difensori cercano di uscire dalla propria area col pallone tra i piedi, ma la cosa riesce poche volte perché parliamo di giocatori mediocri quanto a tecnica di base.

In definitiva quali sono i giocatori più importanti?

Aleesami, Andelkovic, Henrique, Diamanti e Nestvroski. In mezzo al campo ci sono poi giocatori senza cambio di passo anche se in possesso di buona tecnica.

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.