Il mister rossoblù Ivan Juric ha parlato nella sala stampa del Pio Signorini alla vigilia della sfida casalinga contro la Roma prevista per domani pomeriggio.

Queste le parole del tecnico croato, per punti.

Sulle cessioni di Pavoletti e Rincòn, destinazione Napoli e Juventus:

  • Abbiamo perso due grandi giocatori che qui hanno fatto veramente bene ma sono contento per loro perché vanno in due squadre molto forti.

Sui nuovi arrivi Pinilla, Morosini e Beghetto:

  • Sia Pinilla sia Morosini sono abbastanza indietro, Beghetto invece sta bene.
  • Ci sono cose da migliorare, adesso si farà e c’è ancora tempo. Vedremo in questo periodo, dove siamo pochi, cosa accadrà; sia Pinilla che Morosini non sono in condizioni ottimali e hanno bisogno di tempo per inserirsi bene tatticamente e fisicamente.
  • Ho trovato bene Pinilla fisicamente, si è allenato da solo ed è asciutto, già da un mese non si allenava con l’Atalanta e quindi qui è totalmente un’altra cosa. Ha bisogno di allenarsi con la squadra per trovare la mentalità giusta ma è arrivato molto carico e si è messo subito a disposizione; con Simeone può darci una mano, sono una bella coppia.

Sulle potenzialità della Roma:

  • Penso che la squadra trovata sia giusta, carica, spero che ripartiamo con il gioco fatto nel girone di andata sperando di essere più cinici e concreti, meglio preparati nei calci piazzati.
  • C’è emergenza assoluta a centrocampo dove abbiamo disponibili solo Cofie e Rigoni, che ha anche svolto un ruolo diverso in questo periodo.
  • Una squadra che se sta bene fa male, ha un grande potenziale offensivo, grande fisicità e tanti modi di segnare.

Sulla formazione da schierare contro i giallorossi:

  • Penso che in questo momento non sia il caso di inventarsi molto; saremo offensivi e preferisco fare questa scelta piuttosto che magari andare ad adattare qualcuno in un ruolo che non conosce davvero bene;

Sulla posizione di Luca Rigoni:

  • Lo spostamento di Rigoni ci toccherà anche in fase offensiva, deve essere molto bravo a cambiare e stare molto più sulla posizione. Dovrà essere molto bravo ad adattarsi.
  • La mia tattica è quella dell’anno scorso; Rigoni ha fatto quel ruolo a suo modo dando molto alla squadra in pressione ed inserimenti, io in generale preferirei un giocatore – come fatto anche a Torino – che abbia anche caratteristiche diverse.
  • Se hai giocatori di  talento che possono anche dare contributo difensivo è una grande cosa per l’attacco.

Luciano Spalletti ha definito il Genoa ‘un avversario fortissimo’:

  • Loro rispetto al passato sono più attenti nei piccoli particolari e tosti, hanno Dzeko che rende ed una squadra veramente forte.

Sulla crescita costante di Giovanni Pablo Simeone:

  • Lo abbiamo preso insieme ad altri giovani per costruire, doveva essere il cambio di Pavoletti ma con il tempo è cresciuto molto e adesso abbiamo tanta fiducia in lui.

Sulla situazione attuale del Grifone, il tecnico rossoblù ha aggiunto:

  • Io anche mi fascio molto la testa quando perdiamo ma giochiamo bene, capita ma come allenatore devo creare presupposti per vincere la partita; a volte vinci, a volte crei tanto ma non ci riesci.
  • Dobbiamo alzare il livello di attenzione sui  calci piazzati dove abbiamo preso 4 gol, ma spero che pur avendo cambiato in mezzo – che non è cosa da poco – continuino a giocare su alti livelli.
  • La situazione attuale ovviamente mi preoccupa un po’, perché quando vanno via giocatori ne arrivano altri che magari non hanno giocato tanto ultimamente e possono creare squilibri. Normale che ci sia un po’ di preoccupazione, ci sono anche squalifiche ed infortuni pertanto spero che sia un mese positivo.

Sul nuovo arrivo Adel Taarabt:

“Taarabt è un giocatore di talento ma non è ancora ufficiale, so che siamo vicini a prenderlo, anche lui non gioca da un anno e mezzo, periodo lunghissimo per un giocatore”.

Infine su Ninkovic ed Ocampos:

  • Ninkovic ha poca esperienza ma ha fatto tanti passi in avanti, spero per lui che sia un punto di partenza.
  • Ocampos ha alternato, a volte mi ha soddisfatto ed a volte meno.