Su dal carro e giù dal carro. In Italia è sempre lo sport nazionale e conta un esercito di adepti” (Ivan Juric).

Per qualcuno, un po’ come per Totò, “si deve andare al funerale di un morto”; in realtà nell’Hotel “Mancini” di Roma, dentro e fuori dalle sue strutture, nessuno si è vestito a lutto.
Un terno al lotto per quanti hanno “indovinato” la formazione del Vecchio Balordo, formazione che Juric, pur avendola in testa, snocciolerà solamente nel risveglio muscolare delle ore 11.

Non giocherà Cataldi: il Corriere dello Sport scrive che c’era nell’accordo quando è stato ingaggiato la scorsa settimana. Lazio-Genoa rimane una partita per uscire dal tunnel e non segnerà, come non lo faranno le successive, il destino di Juric.

Il Genoa stasera all’Olimpico deve convincere con intensità, corsa e pressing, giocare con spirito pratico e con qualche fiducia in più verso gli ultimi arrivati. Juric sabato in conferenza stampa ha detto di far giocare Cataldi per necessità, e giustamente lo ha fatto, soprattutto dopo che nelle precedenti chiacchierate aveva messo in evidenza come appaia inutile giocare con calciatori fuori ruolo che probabilmente non gradiscono.

Contro la Lazio basta ingenuità da parte di tutti, ma tutti d’accordo nel continuare con il gioco del tecnico, con più praticità. Quando il Genoa gioca “alla Juric” con intensità, possesso non sterile e corsa è stato concreto e bello anche se il risultato non lo ha premiato, considerando poi che i gatti neri hanno guardato in cagnesco il Vecchio Balordo.

Uscire dal tunnel questa sera all’Olimpico di Roma è un affermazione da ripetere per smussare e mettere da parte  tutti gli angoli polemici. Per chiudere il capitolo Genoa, vi proponiamo la nostra formazione (con parentesi).

Lamanna tra i pali, Izzo (Munoz), Burdisso e Orban in difesa; Lazovic (Edenilson), Cofie, Rigoni, Laxalt; Pandev, Pinilla, Ninkovic (Morosini);

Per quanto riguarda la Lazio, lunedì vi era chi parlava di ampio turnover, chi al contrario di allenatore che pensa più alla qualificazione in Coppa Italia che alla prossima sfida in casa della Juventus. La rifinitura di ieri ha dato più certezze ai cronisti romani: ampio turnover.

La vittoria contro l’Atalanta lascia qualche dubbio al nuovo “Loco” inaspettato da tutti. Simone Inzaghi ormai è uno stratega nel cambiare modulo, suonatori in ogni gara e ottenere risultati: vuol giocarsi la Coppa Italia con le seconde linee e pensare alla Juventus. L’occasione dei 40 punti in classifica, il quarto posto da Champions e la Signora in crisi è occasione ghiotta per mettere un ulteriore timbro sul campionato.

La Lazio ultimamente ha fatto una buona impressione, quella di una squadra forte e dotata di grande personalità. Dopo il rifiuto di Bielsa, per Inzaghi non è stato facile dovendo provare diversi moduli di gioco per cercare l’assestamento migliore. La nuova formula, quella di trovare soluzioni diverse guardando gli avversari che si incontrano, dà buoni frutti. La forza del tecnico biancoceleste, oltre continuare a fare il calciatore dentro lo spogliatoio biancoceleste, è portare al gol tanti giocatori facendo capire ai protagonisti che tatticamente è stata imboccata la strada giusta.

Per la Lazio che affronterà il Genoa stasera all’Olimpico quasi sicuro il 4-3-3 proposto più volte dal tecnico laziale durante questa stagione. Sicuro di giocare fino a ieri era Lulic perché squalificato contro la Juventus, però il bosniaco ieri non si è allenato.

Formazione, anche questa probabile: Strakosha tra i pali; Basta, Hoedt, Walalce, Lukaku in difesa; Milinkovic Savic, Leitner (centrale tedesco che arriva dal Borussia Dortmund debutta dal primo minuto avendo giocato solamente in campionato 7’ contro il Cagliari e 10’ contro l’Udinese ad ottobre), Murgia a centrocampo; Lombardi, Djordjevic e Kishna in attacco.

Unica certezza prima del fischio iniziale è che la sfida è stata affidata a Damato di Barletta. L’avvocato pugliese in questo campionato ha alternato alti e bassi. Stasera, senza addizionali di porta nelle aree di rigore, comanderà solamente lui.

170 le gare dirette in serie A. Con la Lazio stasera è al 25esimo gettone in carriera: 10 vittore, 9 pareggi e 6 sconfitte. L’ultima il pareggio in casa del Napoli nel novembre scorso. C

Con il Genoa, a partire dalla Serie C, è la 24esima gara: 6 vittorie, 5 pareggi e 12 sconfitte. L’ultima partita il pareggio casalingo autunnale con il Napoli al “Ferraris”. L’ultima vittoria invece è data 23 settembre 2012: Lazio-Genoa (0 a 1) con gol di Borriello.

Il primo assistente sarà Paganessi di Bergamo, il secondo Lo Cicero di Brescia. Quarto uomo Gavilucci della sezione di Latina.