In queste ultime partite, l’operazione Juric sui calci d’angolo con la zona mista con 6 in area e 3 che bloccano chi arriva in corsa, nonché uno fuori area, ha avuto successo visti i gol incassati sui calci d’angolo. Sui palloni inattivi che arrivano dalla trequarti, 6 in zona e 2 fuori, ha invece fatto acqua in particolare con Palermo e Crotone dove si sono dovuti incassare gol fotocopia.
Situazione strana visto come Juric cura i particolari con i video, sia della propria squadra che degli avversari, e visto come stia attento ai dettagli non solo tatticamente ma anche sui calci di punizione diretti, indiretti e calci d’angolo.

Non si è capito perché il Genoa ha incassato tanti gol che gli negano una classifica dalla parte sinistra della classifica per colpa dei palloni inattivi. Non si capisce se lo si debba all’altezza dei calciatori (nessun spilungone oltre 1.90 come in tante altre squadre), coi tre difensori che viaggiano dal 1.83 all’1.85, oppure a quelli che sarebbero predestinati a rinculare in occasione dei calci di punizione diretti, forse poco abili e forti nel gioco aereo e dunque non pronti a fermare chi arriva di corsa con le varie “alchimie” che si vedono in tutte le aree di rigore.

Visti e rivisti gli ultimi gol fotocopia con Palermo e Crotone nel Tempio abbiamo capito che c’è una sola differenza dal subire gol di testa dai calci d’angolo e da calcio diretto laterale: sul calcio d’angolo il fuorigioco non esiste.

Sui calci di punizione diretti o indiretti dalla trequarti la difesa rossoblu è stata ingannata dalla finta dei due calciatori sul pallone nel battere la punizione. Come? Semplicemente quando un avversario finta di calciare e passa oltre in quel momento la fase difensiva a zona rossoblu, vicina al secondo palo, tende andare verso il fondo alzando e ampliando la linea del fuorigioco: in quello spazio i colpitori di testa designati avversari vanno a nozze. “Provare o vedere per credere” come diceva Mister Aiazzone.

Sulla strada che ci ha portati a rivedere i gol incassati dal Grifo su punizione ci ha messo Nicola quando, uscendo dalla conferenza stampa per dirigersi verso il pullman, ha detto: “era tutto studiato, sbagliano il fuorigioco”.

Viste le sofferenze del Vecchio Balordo sui palloni inattivi mi è venuta in mente una manovra di una squadra norvegese – di cui non ricordo il nome – che giocava bene ma perdeva incassando gol con giocate da fermo degli avversari.

Juric non ridere se leggerai il pezzo.

I norvegesi per ridurre il cancro dei gol incassati su punizione si difendevano attaccando, mettendo quattro giocatori sulla linea mediana invece di arretrarli tutti dentro l’area di rigore costringendo gli avversari a fermarsi per marcarli e non andare a giocare il pallone dentro l’area.

Il risultato dell’esperimento norvegese non si è mai riusciti a saperlo ma la classifica si muoveva e nelle due gare viste a centrocampo c’era il 4 contro 4 se no il 5 contro 4. Morale della favola: in area a difendere c’erano 6 calciatori mentre ad attaccare 5 compreso quello che batteva le punizioni. Le marcature erano invece a uomo e ognuno era responsabilizzato.

I quattro rossoblu piazzati sulla linea mediana, viste le caratteristiche dei calciatori a disposizione del Pirata, poco propensi a marcare nel gioco areo dentro i propri 16 metri, potrebbero fare fracassi nell’uno contro uno considerata la tecnica e la velocità, rovesciando così la paura nelle metà campo avversarie.

Utilizzare la probabile pazzia tattica non sarà la cura giusta considerata la differenza dei due campionati, ma Juric dovrà trovare soluzioni già per domenica prossima a Firenze conoscendo in anticipo chi sono i pivot colpitori di testa viola.

Lo farà sicuramente perché se dispiace a tutti coloro che hanno visto tanti allenamenti del Pirata mandare tutto all’aria il lavoro in singole gare, si può immaginare per coloro che sono nello staff del tecnico vedersi contestare a fine gara per episodi e non per il gioco.

Addirittura qualcuno mette anche in discussione la preparazione sbagliata per gli ultimi insuccessi del Grifone. Questo qualcuno frequenti, vada al Pio e guardi gli allenamentiper poter poi giudicare meglio.