Napoli-Genoa era argomento imprescindibile, ma con Simone Braglia, che questa mattina si è gentilmente concesso ai nostri microfoni, abbiamo parlato anche di molto altro, dalle palle inattive fino ad arrivare al momento dei portieri rossoblu, in particolare a quello di Eugenio Lamanna. Ecco quanto ci è stato detto dall’ex portiere del Genoa.

Su Napoli-Genoa:

Ieri sera il Genoa non l’ho visto male, soprattutto visti i precedenti. Il Genoa doveva essere squadra capace di limitare il passivo, anche perché chiedere qualcosa in più in questo momento mi sembra eccessivo“.

Sui palloni inattivi e il comportamento che deve avere un portiere:

Il problema è che, soprattutto su un cross, le variabili per intervenire sono molteplici da parte di un estremo difensore. Un portiere deve avere l’aiuto di tutti i suoi colleghi di reparto. Ieri sera, rispetto alle partite precedenti, ho visto per la prima una partecipazione attiva da parte di tutti e ho visto anche Eugenio uscire più spesso di pugno. Cosa può fare un portiere? Può rischiare quel qualcosa in più, anche perché poi il gol lo prende lui e può rischiare qualcosa di più rispetto ai suoi compagni 

Su Lamanna e Perin:

Rispetto agli anni scorsi, penso che Perin e Lamanna stanno avendo un rendimento inferiore all’anno scorso. Detto questo, non vuol dire che siano diventati da un giorno all’altro dei brocchi. Analizzerei il perché, che credo sia dettato dal fatto che il metronomo di una squadra di calcio è il fatto che un portiere intervenga: se un portiere para la squadra funziona. Gli anni scorsi gli avversari arrivavano a tirare in porta in maniera diversa da come ci arrivano quest’anno e i rossoblu permettevano quindi al portiere di parare. L’imparabile non lo para mai nessuno. Ieri sera, al contrario, si è visto in alcuni casi come i calciatori del Napoli arrivassero in porta con troppa facilità: a quel punto un portiere può limitare il passivo sino a un certo punto. Continuo a pensare comunque che Perin e Lamanna continuino a rimanere due dei migliori portieri giovani e italiani del nostro campionato“.

DI SEGUITO L’AUDIO DELL’INTERVISTA A SIMONE BRAGLIA: