Un 4-3-3 ben delineato quello del Genoa che si presenta a “San Siro” in una partita che al primo minuto perde subito un ex rossoblu: Andrea Bertolacci esce per un fastidio alla coscia destra e viene rilevato da Locatelli, che al 7′ colleziona la prima occasione pericolosa per i rossoneri con un tiro dal limite dell’area.

Ocampos intanto svaria a destra dove si prende in fase difensiva Laxalt; a parti invertite avviene il contrario coi due calciatori che si conoscono molto bene. Zapata e Paletta stanno invece molto alti, sino alla linea di centrocampo, supportando De Sciglio e Vangioni esterni che cercano di dare una mano in fase offensiva e di spinta.

Il Genoa prova a sfruttare questa disposizione dei rossoneri e al minuto 11′ arriva sul fondo con Lazovic: palla in mezzo tesa ma Taarabt spara centrale tra le mani di Donnarumma.

Risponde al 16′ il Milan con una grande occasione sull’asse Deulofeu-Ocampos: Lamanna devia in uscita, palla che si impenna e va verso la porta. Provvidenziale capitan Izzo nello spazzare via il pallone. Quattro minuti dopo punizione pericolosa di Mati Fernandez sul palo di Lamanna: palla fuori di poco e altra occasione rossonera.

Genoa che dal quarto d’ora dà l’impressione di schiacciarsi troppo facendo salire pericolosamente il tridente rossonero e le due mezze ali del centrocampo di Montella. I rossoblu avrebbero praterie se rubassero un pallone nella zona in mezzo al campo dove Paletta presidia a tempo pieno il cerchio di centrocampo in fase di possesso.

Dopo circa 25 minuti Montella inverte gli esterni: Ocampos va a sinistra, Deulofeu a destra. Compito duro per Laxalt gestire la velocità del calciatore spagnolo, che propizia al 33′, con un insistito duello con l’uruguaiano, il gol del Milan segnato da Mati Fernandez: movimento tra le linee del centrocampista cileno, che servito di prima da Lapadula supera Lamanna con un pallonetto. Rossoneri in vantaggio.

Il Genoa dopo il gol recupera almeno due o tre palloni a centrocampo ma non riesce poi a imbastire contropiedi pericolosi per retroguardia rossonera. Una percussione centrale di Simeone senza scarico su Hiljemark e un tiro deviato in angolo di Ntcham sono le uniche vere occasione che i rossoblu hanno alla fine del primo tempo, per il quale vengono concessi tre minuti di recupero.