PRIMO TEMPO

Incominciata a luci spente, per onorare Michele Scarponi, la partita tra Juventus e Genoa si profila subito come una sfida molto tattica. Marcature ben chiare degli uomini di Juric, bianconeri che cercano di sorprendere il Genoa scappando alle spalle della linea di difesa.

Al minuto 3′ Simeone incrocia col sinistro e cerca di finalizzare un contropiede propiziato da uno scivolone di Bonucci, ma è impreciso. Prima occasione rossoblu dunque a cui risponde la Juventus al settimo minuto con un pericoloso colpo di testa di Higuain che esce di pochi centimetri.

Entrambe le squadre cercano di essere aggressive e dopo le prime due occasioni la partita si blocca. Ottimo nei primi minuti l’apporto in entrambe le fasi di gioco della coppia Cataldi-Veloso.

Al 15′ grande tiro di sinistro di Dybala, che agendo da trequartista trova per la prima volta lo spazio per andare alla conclusione. Lamanna la battezza fuori alla sua destra.

Al 17′ si sblocca la partita con l’autorete di Munoz: il Genoa perde palla a centrocampo, Higuain la inizia e la conclude servendo Marchisio con un pallonetto in area. Indecisione della difesa e il numero 24 rossoblu se la spedisce nella propria rete. E non passa neppure un minuto prima che la Juventus raddoppi con Dybala: mancino letale dall’altezza del dischetto di rigore con Lamanna incolpevole.

Al 20esimo ci prova nuovamente Simeone servito da Palladino. Bonacci chiude in anticipo e il rimpallo non premia il Genoa. Rimessa dal fondo per Neto.

Primo calcio d’angolo della partita al 30′ con un corner conquistato da Ntcham, che aveva provato un tiro deviato poi sul fondo.  La battuta di Veloso non crea però problemi alla difesa bianconera, così come non li crea il tiro dello stesso Ntcham al 32′ alto sulla traversa.

Al 33′ viene ammonito Burdisso per un fallo su Mandzukic: non era tra i diffidati (l’unico diffidato rossoblu è Laxalt, ndr).

Una gran botta di Higuain di sinistro, a giro, impegna Lamanna al 35′ mentre una buona discesa di Lazovic non viene sfruttata al meglio due minuti più tardi. Il Genoa prova a restare in partita, Juventus che gestisce il doppio vantaggio fino al 40′ quando Mandzukic, trenta secondi prima a recuperare in difesa su Lazovic, conclude in rete con un piatto destro preciso all’angolino. È la rete del 3-0.

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Col triplice vantaggio la Juventus è in totale controllo della sfida contro un Genoa che, in parte anche sfortunato, non riesce a trovare efficaci contromisure per andare a contrastare l’avversario e creare apprensioni a Neto. Al momento del duplice fischio si sta ripetendo il 3-0 dell’andata, ma a parti invertite.

SECONDO TEMPO

Genoa che parte subito pericoloso con una punizione dalla destra di Veloso: Simeone salta più in alto di tutti ma il suo colpo di testa finisce alto sulla traversa. Siamo al secondo minuto di gioco. In panchina si appresta ad entrare Beghetto, che rileva Laxalt, unico diffidato. Juric già alla vigilia voleva evitare di privarsi di Laxalt in vista del Chievo, sfida importantissima per la classifica dei rossoblu.

Partita dai ritmi più blandi. Al 7′ sussulto bianconero col gol annullato a Bonucci, che da calcio di punizione battuto da Dybala mette in rete al volo, ma l’arbitro rileva un fallo su Burdisso e annulla il gol.

Il Genoa prova a manovrare passando da Cataldi e Veloso, ma la Juventus non concede nulla e forte del risultato gestisce comodamente la partita. Prima del doppio vantaggio bianconero, subito nel giro di un minuto, il Genoa aveva fatto vedere qualcosa, ma due reti di scarto contro una formazione in salute e in grande condizione come la Juventus rappresentano uno scoglio quasi insormontabile.

Se poi i gol diventano quattro, come accade al 63′, l’impresa è impossibile. Bonucci parte palla al piede e senza nessuna opposizione raggiunge il limite dell’area da dove scarica un potente destro. Lamanna sorpreso centralmente segue la palla insaccarsi in rete. Al 66′ Burdisso lascia il posto a Biraschi, al 68′ l’ex rossoblu Rincon rileva Khedira.

Al minuto 70′ doppio palo della Juventus: prima Marchisio riceve da Higuain e scarica all’incrocio dei pali, poi sul rimpallo Higuain colpisce il palo. Juventus vicina al 5-0. Ammonito Ntcham al 72esimo per trattenuta su Dybala.

Al 75′ tiro velleitario di Beghetto tra le mani di Neto. Primo tiro in porta del Genoa nel secondo tempo. Al 78′ ci prova anche Cataldi, ma l’ex Lazio conquista soltanto calcio d’angolo. Un minuto prima Dybala aveva colpito il terzo palo bianconero della partita.

Al 79′ bel cross dalla destra di Biraschi: Simeone riesce solamente a spizzarla spedendola fuori. Per Neto nessuna apprensione nell’arco dei primi 80 minuti di gioco. All’82esimo Mandzukic esce tra gli applausi: entra un altro ex rossoblu, Sturaro.

Al minuto 83′ Dybala scappa a Veloso e accelera verso la porta, si accentra e calcia fuori di poco. All’85esimo entra intanto il terzo ex rossoblu, Mandragora, che rileva Marchisio. Nel frattempo Hiljemark sostituisce Lazovic.

E’ proprio Mandragora a provarci all’89esimo con un sinistro dalla distanza, ma la palla finisce fuori di molto. E dopo il tiro dell’ex rossoblu arriva anche la comunicazione del recupero che sarà di 3 minuti, dopo i quali il direttore di gara Calvarese decreta la fine della partita.

Genoa mai in partita contro una juventus che “vendica” l’andata e consolida il primato in classifica col risultato finale di 4 a 0. Ad aprire la sfortunata autorete di Mandzukic, a cui hanno fatto seguito le marcature di Dybala, Mandzukic e Bonucci.

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