La 34esima giornata di campionato conferma che il manicomio del calcio è sempre più grande e non solo sui campi , perché i pazzi lo allargano con le loro teorie.

Prima di parlare di risultati e di quello che è successo sui prati verdi, bisogna soffermarsi sui fumogeni, bengala, insulti e sbracciate tra genoani da una parte all’altra del campo con genitori che si allontanavano con i bambini . Fumogeni giungono dalla Gradinata Nord allo stesso minuto (53’, ndr) in cui fu interrotta Genoa-Siena il 22 aprile del 2012 per festeggiare il ritorno dei daspati.

Si poteva evitare, fare all’inizio o alla fine, nell’intervallo. No a partita in corso con il Vecchio Balordo faticosamente in vantaggio e per di più con il cervello già in fumo, comunque non per colpa dei fumogeni di colore rossoblu. A tutto ciò bisogna aggiungere le bombe carta, ma non per la multa o altro che ha preso il Genoa, salvato da Pairetto che non ha calcato la mano sul rapporto, ma perché al di sotto della gradinata gli stessi ultras hanno messo in moto un’altra brillante iniziativa del campionato, non solo targata Genoa: il nido dei bambini grifonati. La speranza è che non fosse operativo.

Dall’altra parte del Tirreno, più a sud dalle parti di Cagliari, Muntari ghanese di carattere veniva bersagliato da cori razzisti. Minelli di Varese, l’arbitro della gara, terza in Serie A (prima in questo campionato dal 2013) per salvargli la poltrona alla Can B, non prende provvedimenti. Muntari si lamenta vibratamente e il varesino,pensando che in Cagliari Pescara non serva prendere ripieghi contro i beceri cori, ammonisce il colored del Pescara che abbandona il campo.

Un prontuario di impicci che i commentatori per il bene del calcio italiano hanno cercato di ridurre nella portata con frasi ataviche: “Sono cose che non fanno bene al calcio”, “non c’entrano nulla con il calcio”. Vabbè, si veda quanto successo sui terreni di gioco.

La Juventus fa un altro campionato: venerdìè stata più umana sbagliando l’approccio alla partita contro l’Atalanta di Gasperini, subito lesto ad ingabbiare la Signora bianconera con il finto nove ed un terzino, Masiello, pronto a seguire Dybala anche nella toilette. Bravo Gaspe, anche se non aveva fatto i conti con il ritorno nel secondo tempo della Juve cannibale che ha ribaltato il risultato e ha perso la concentrazione solo un secondo e venendo subito punita incassando il pareggio dalla Dea sempre in agguato .

Alla sera del sabato Torino e Samp si sono divise un tempo ciascuno. La Samp ha matato il Toro nel primo, ma uscito Schick la Doria è diventa dozzinale e ha abbassato il baricentro permettendo a Mihajlovic e Lombardo di agguantare un pareggio, non per meriti del Gallo ma di Regini.

A mezzogiorno della domenica “coda alla vaccinara” dei laziali in faccia alla Roma di Spalletti, adesso preoccupato della perdita del secondo posto ad opera del Napoli. Strootman, per non cadere nelle grinfie della prova televisiva per la simulazione del rigore concesso da Orsato e due collaboratori si è difeso così: “sono caduto perché c’era una delle tante buche di Roma”. Nel frattempo De Rossi, anche lui sotto la lente del replay per l’amichevole, per un gesto alla curva laziale non è stato punito dalla prova TV.

Milan al 41° posto nella classifica Uefa e Inter 45ma li accomuniamo perché non abbiamo capito se piace e interessa l’Eurostar. Il Milan fa di tutto per non andare in Europa ma pareggia a Crotone e mantiene la sesta posizione in classifica. Montella ingigantisce la brutta prestazione del Diavolo dicendo che “ i calabresi hanno un ritmo da Champions”. Tuttavia non si preoccupa che gli ultimi tre gol sono stati realizzati dai terzini.

Nicola e i pitagorici non fanno calcoli e credono nella salvezza. Unico dispiacere aver perso Crisetig e Falcinelli in diffida per la prossima gara di Pescara.

L’Inter è invece tagliata fuori dall’Europa League dopo la sconfitta casalinga con il Napoli. Sarri ha incartato un biscione strisciante e inconsistente. Il ciuccio corre il doppio degli interisti però non riesce a fare gol e ci vuole un harakiri di Nagatomo per fare perdere la Chinainter. Finalmente una dichiarazione non polemica di Sarri che vede il secondo posto considerato il calendario favorevole nei confronti della Roma: “per colmare il gap con la Juve dovremmo andare a Lourdes”.

Gli altri risultati roboanti della 34esima giornata, oltre quello del Genoa di cui abbiamo già parlato lunedì , la vittoria del Palermo contro la Fiorentina. Una ribollita viola per 90’ più recuperi che ha permesso ai rosanero di vincere la seconda partita al Barbera . La sconfitta della Fiorentina non dovrebbe rilanciare il Palermo a 10 punti dall’Empoli considerato che la squadra di Sousa in questo campionato ha perso e pareggiato con il grifone, ha pareggiato con il Crotone, perso con l’Empoli e Palermo.

L’Empoli dopo aver vinto in casa della Fiorentina e del Milan perde al “Castellani” contro il Sassuolo. Empoli mai presente e rabbioso, forse confortato dalla conferenza stampa della Presidenza che ha annunciato che il nuovo Stadio ci sarà dal 2020: allora c’è tempo di scendere e risalire.

Nel mezzo confermano che contano solo la gare casalinghe: il Bologna ne rifila 4 all’Udinese rimasta in Friuli, il Cagliari vince con il Pescara e si salva matematicamente con 4 giornate di anticipo: complimenti ai sardi e a Capozucca. Da Cagliari una laconica dichiarazione di Zeman sull’accaduto a Muntari: “Muntari ha ragione ma non dobbiamo farci giustizia da soli”.

Capitolo Genoa. Mancano le parole. Nessuno ha una soluzione per fare uscire il grifone da questo tunnel. Juric si è perso il Genoa nel mare del Ferraris e nell’intervallo e non è riuscito a rimetterlo a galla.

Quello che dispiace di più al Vecchio Balordo naufrago è, senza dubbio, il non poter raccontare il perché di cosa è successo non solo con il Chievo, ma di quanto accaduto in generale in questo girone di ritorno. Al netto di fake news, pettegolezzi e gossip.

Il Genoa appare molto più in bilico delle squadre che lo seguono a sole quattro partite della fine. Più che allenarsi anche bene in settimana a cento all’ora, come la scorsa settimana , dovrebbero chiudersi negli stanzoni di Villa Rostan , da stasera in quelli dell’Hotel regina di Acqui, non per fare una seduta spiritica ma per guardarsi tutti, nessuno escluso da dentro e fuori del terreno di gioco, nelle palle degli occhi. Le colpe sono di tutti e non solamente di uno solo.

Ieri pomeriggio è piombato al Pio Signorini Preziosi fuori dalla grazia di Dio. La sua grinta, se trasportata dentro lo spogliatoio, dovrebbe salvare il Vecchio Balordo. Alla fine ha rilasciato una intervista .

Buoncalcioatutti ha subito postato dopo 5’ l’audio integrale dell’intervista con la speranza che dal discorso del Joker non venissero estrapolate le frasi che fanno gossip o titoli ad effetto. Ognuno l’ha colorata a modo suo ma l’ultima frase del Presidente potrebbe essere la più significativa:

“Voglio parlare di cose concrete: sono certo che i ragazzi ne verranno fuori. Quando accadono queste cose c’è solo un responsabile ed è il sottoscritto; spero di venirne fuori pure io così da far tesoro di tutto questo. Non mi rassegno, voglio la salvezza”.

Squadra in ritiro da oggi e i buon pensanti credono che sia un operazione in ritardo. Ci hanno provato anche dopo la sconfitta con l’Udinese ma è stato difficile trovare una struttura alla vigilia di Pasqua che accogliesse 30/35 persone. Juric giustamente, alla Scoglio, ha provato dare la scossa aprendo il Pio Signorini tutti i giorni .

E anche qui bisognerebbe meditare: perché è sempre andato deserto? Colpa degli allenamenti mattutini? Nessuno fa più turni tra i genoani ? Una carica negativa di rabbia o positiva avrebbe potuto dare una spinta in più al Vecchio Balordo ?

Preziosi intanto a pranzo con Spinelli . Pronti a pensare alla vendita del Genoa, una salvezza per la famiglia Preziosi che entro giugno vorrebbe allontanarsi dalla Lanterna e sta studiando tutte le possibili situazioni, anche se non arriveranno perché non ci sono all’orizzonte “paperon de paperoni”. Nessuno gli è passato per l’anticamera del cervello che il pranzo non è servito per il calcio ma per qualche altro argomento di proprietà di Preziosi.

Dimenticavo: Galliani è uscito dai palloni è entrato tra i mattoni essendo stato nominato Presidente delle società immobiliari Fininvest.