Nella giornata di ieri non abbiamo analizzato i dati statistici del Genoa dopo la trasferta di Palermo, ma del resto sarebbe stato poco utile. I rossoblu hanno tutti i dati al di sopra di quelli rosanero, comprese le palle perse, e ciascuno conosce l’episodio che ha deciso la sfida, che non spetterà a noi analizzare dal punto di vista tecnico. Dal punto di vista statistico invece, con quella del “Barbera”, il Genoa mantiene comunque un poco appetibile primato nella classifica delle autoreti a sfavore (6), che hanno rappresentato il 10% delle reti subite dai rossoblu (in totale 60, ndr).

Nello specifico, le reti subite per autorete sono ipoteticamente costate al Genoa almeno 3 punti in meno in classifica: contando come ininfluenti quella di Munoz con la Juventus (4-0), quella di Orban col Pescara (5-0), tra tutte la più gravosa avendo consentito l’1 a 0 pescarese, e infine quella di Rubinho con l’Udinese (3-0), le due di Izzo (nel derby d’andata e contro la Roma, ndr) e l’ultima di Lamanna, che la Lega ha considerato autorete solo in un primo momento attribuendo poi il gol al rosanero Rispoli, hanno virtualmente condizionato il risultato finale di queste tre partite, quantomeno ipotizzabile sul segno “X”.

Ritornando però all’ultimo turno e lasciando da parte “se” “ma”, quello del Palermo è tra i gol del 36° turno che hanno permesso alla Serie A di eguagliare il proprio record di gol fatti (1035) che resisteva dal 2013. Adesso, a due giornate dal termine, le reti messe a segno sono già 1040.

Nella corsa alla vetta della classifica cannonieri potrebbero vedersi altre reti utili a sfondare, malgrado sia difficile, il muro dei 1100 gol stagionali. Quale squadra contribuisce di più, ad oggi, a questo numero? Senza dubbio il Napoli, che con le sue 86 reti ha prodotto l’8,3% di queste 1040 segnature. A ruota seguono la Roma (82) e le due finaliste di Coppa Italia, Lazio e Juventus, appaiate a 72 reti fatte.

La minore contribuzione arriva invece dall’Empoli, che con 28 marcature ha contribuito solo per il 2,7%. Genoa poco distante da questa percentuale (3,3%) con le sue 34 reti segnate. La difficoltà del Genoa ad andare in gol, palesatasi soprattutto nel girone di ritorno, ha fatto sì che il Vecchio Balordo si presenti come la peggiore squadra in assoluto del massimo campionato per differenza tra punti fatti nel girone d’andata e punti conquistati in quello di ritorno (23 contro 10, ossia -13), come testimonia la classifica sottostante tratta da Whoscored.com (cliccare sopra per ingrandire):

Grande accelerata, da gennaio in poi, quella del Crotone (+13) che distacca notevolmente Napoli (+8) e Sassuolo (+8). Da segnalare in ripresa, soprattutto dopo il filetto di due vittorie e un pareggio completato col successo sul Genoa, il Palermo, che nel girone di ritorno ha messo in saccoccia un +4, poco influente però per mantenere la Serie A. Spicca poi, in negativo, il -12 del Milan: evidentemente le beghe made in China hanno tolto qualcosa in termini di punti.

Al di là poi del cammino “da Champions” del Crotone, riportato oggi da tutti i giornali sportivi italiani, le classifiche dell’ultimo mese e mezzo di campionato raccontano anche altro. Raccontano, per esempio, della volata juventina nel mese di Aprile per chiudere il capitolo Scudetto – ora riaperto – e della grande stabilità che Sarri ha dato al Napoli, che perde per strada una bassissima percentuale dei punti a disposizione guadagnando un punto sulla Roma e incendiando la lotta per il secondo posto.

Da segnalare un ultimo dato, ossia quello riguardante la classifica cannonieri che potrebbe riservare sorprese nelle ultime giornate. Sia Belotti che Mertens hanno la grande occasione di sfruttare, forse, un altro turno di stop dell’infortunato Dzeko, primo con 27 marcature. Rincorrono a tre lunghezze di distanza Higuain e Icardi, col bianconero che proverà a cogliere l’occasione col Crotone, 11esima difesa del campionato.