A 180’ più recuperi il campionato è tornato in ballo in cima, nel mezzo e in fondo alla classifica. Anche la Juventus ha messo in discussione il sesto scudetto consecutivo, mentre Roma e Napoli lotteranno sino all’ultimo per il secondo posto in classifica. Lazio e Atalanta, anche se sono già qualificate in Europa League, cercheranno invece di salire più in alto possibile, sapendo che al capitolo per la sesta posizione, aspettando anche il risultato della Finale di Coppa Italia, si è aggiunta pure la Fiorentina.

In fondo ci ha pensato il Palermo a mettere ansia a Genoa – e il Cagliari a metterne all’Empoli – e la situazione spaventa ancor di più se si considera che il Crotone, se il campionato fosse iniziato a marzo, in questo momento sarebbe in testa alla classifica con 17 punti (5 vittorie e due pareggi) avendo fatto gli stessi punti del Napoli.

Nel dettaglio, niente festa scudetto per la Juventus strapazzata da Spalletti: la Roma senza Totti, in campo negli ultimi due minuti, è qualcosa di onirico. Situazione tra il tecnico e il Pupone troppo sgradevole. Difficile dire se domenica Allegri ha sbagliato strategia e formazione, ma la Juventus 2017 con la quantità al posto della qualità diventa normale e lo certificano i 5 gol incassati contro Atalanta e Roma.

Paradossalmente la Juventus diventa come il Genoa e l’Empoli in fondo alla classifica, così che il campionato che aveva vinto molte domeniche fa è tornato brevemente in discussione.

Al sabato la Fiorentina in piena contestazione e con Sousa mai alzatosi dalla panchina ha tramortito la Lazio di Inzaghi, evidentemente con la testa alla Finale di Coppa Italia e inebriata dal quarto posto in classifica. Euro profumo anche sull’Arno: Viola a un punto dal Milan per il sesto posto.

Alla sera di sabato, Gasperini ha poi conquistato con l’Atalanta, dopo 26 anni, l’accesso sicuro all’Europa League. Grossa soddisfazione per il G&G di Gasperini che è – e sarà – l’allenatore immagine della stagione migliore della Dea. Col Milan meritava tre punti l’Atalanta, ma dopo la vittoria Montella ha subito dichiarato che resterà sulla panchina del Diavolo. Per contrastare la Dea, il tecnico campano è dovuto ricorrere al 3-5-2 .

La domenica all’ora di pranzo l’Inter perde a San Siro contro il Sassuolo. Il pubblico se n’è andato a mangiare molto prima del secondo gol di Iemmello, centravanti arrivato dallo Spezia dopo una lunga parentesi da bomber al Foggia. Di Francesco ha detto: “se non ho giocatori motivati, giocheranno i Primavera: il mio obiettivo avendo trovato la gamba dopo le vicende europee è quello di vincere ogni partita”.

Al pomeriggio, Napoli show al Comunale di Torino: la formazione partenopea davanti ha realizzato 107 gol in stagione a domenica scorsa, nuovo record (uno in più rispetto allo scorso anno con Higuain, ndr). Sono 54 le reti del trio napoletano: Mertens (25 reti in campionato), Callejon, Insigne, e fra l’altro il Ciuccio ha ragliato 46 volte anche in campionato infilando la porta avversaria uguagliando il record della Juventus del 1950. I granata ci hanno capito poco e mai in partita.

Il Cagliari non molla al Sant’Elia, batte l’Empoli con i brividi per 3 a 2 e salva, ad oggi, il Genoa rilancia la voglia di promozione del Crotone che batte l’Udinese, che se non è già in ciabatte poco ci manca. Il Bologna intanto liquida un Pescara ormai affogato e Destro torna alla doppietta. La Samp è arrivata a 6 gare senza vittorie contro il Chievo, rilassamento che testimonia la gioventù della rosa doriana. In campo i migliori sono stati i vecchi Silvestre e Quagliarella, uscito per infortunio il Capitano. Per il resto, nulla di chic.

In fondo Empoli e Genoa devono ringraziare la Roma per aver battuto la Juventus che sabato prossimo si giocherà lo scudetto contro il Crotone allo Stadium.

Fuori Serie A. Oltre il Chelsea e Conte vincitore in Premier, la Spal che torna in serie A dopo 49 anni e Cristiano Ronaldo da record con 366 gol realizzati in carriera.

Per Andrea Agnelli Presidente della Juventus è iniziato ieri un periodo intenso non solo sul prato verde ma dentro il Tribunale di Torino perché chiamato a testimoniare dai difensori di Rocco Dominello, ultra dei Drughi, imputato di associazione mafiosa e tentato omicidio nel processo “Alto Piemonte”. Agnelli dovrà spiegare come ha incontrato l’imputato e in quale veste.

Un mix di ingredienti mica male per essere a due giornate dalla fine del campionato quando tanti verdetti si apprestano ad arrivare. Peccato che comandando le televisioni e contando zero Lega e FIGC, non ci sarà la contemporaneità  delle gare più attese.

Capitolo Genoa. Non ci sono più parole a due passi dall’inferno, che sono gli stessi due passi sbagliati da Lamanna. Il portiere entrerà nei guinness non solo rossoblu per il gol che si è fatto da solo, ma tutti gli altri guardandosi nello specchio di casa e dello spogliatoio dovranno cercare una spiegazione alla gara avvilente giocata al “Barbera” contro un Palermo già retrocesso. Del resto avevano più di un’ora per rimediare all’errore del numero uno. Oltre darsi una risposta sulla gara siciliana sarebbe opportuno che tutti capissero e si parlassero come hanno fatto a farsi recuperare 13 punti dal Crotone.

Da 66 anni il vecchio Balordo non perdeva 19 gare su 36. Campionato del Grifone in mano agli avversari, Juventus su tutti, ma anche in quelle di Gasperini in casa dell’Empoli. La Dea, pur stanca, è vogliosa di arrivare ai 70 punti.

Fa fatica Juric a capire questa squadra che vive giornalmente – e non solo nell’ora e mezza di allenamento. Figurarsi come possano comprenderla gli altri. L’avranno forse capito i tifosi? Domenica grazie ai prezzi popolari del Joker che vuole la Serie A dovranno metterci  l’anima, la voce e il cuore riempiendo il Tempio ma dopo toccherà a coloro che scenderanno in campo “matare” il Toro con qualsiasi mezzo utile alla causa di almeno un punto.

Toro incazzato per qualche sgarbo del passato? In Spagna i toreri dicono che più sono incazzati, più fanno divertire il pubblico nelle corride. Non sono campi ma arene, come dovrà essere il Ferraris domenica prossima dentro e fuori dal rettangolo verde.