Genoa non in ritiro ma a Pegli. Porte aperte per non più di 35 spettatori nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì. Domani allenamento a porte chiuse e probabile ritiro di concentrazione anticipato al Porto Antico.

Il Presidente dopo i due giorni lavorativi all’estero è arrivato al “Pio Signorini” di prima mattina e tornerà nei giorni di sabato o domenica per stare vicino alla squadra e allo staff di Juric. Primi dieci minuti con la squadra – e conoscendolo non avrà fatto nessuna ramanzina e sarà stato positivo chiedendo di fare bene contro il Torino e giocare al massimo – dopodiché il Joker è stato a lungo a colloquio con Juric sul terreno di gioco: un faccia a faccia con tante spiegazioni.

Seguito l’allenamento in compagnia di Fabrizio e Donatelli. Assente probabilmente Zarbano, sceso a Roma in compagnia di Izzo per il processo alla Corte d’Appello la cui sentenza è prevista per domani. Le motivazioni? Questa sera si decidono tutti i verdetti della Serie B ed essendo coinvolto l’Avellino nella lotta salvezza, le sentenze saranno emesse domani.

Tornando alla visita del Presidente, intorno alle 11.45 ha lasciato l’impianto senza fare dichiarazioni ai media presenti e per non correre rischi di essere fermato persino coi finestrini chiusi, nonostante la calura.

Sul campo, dopo il riscaldamento, mini partite in campo ridotto con porte piccole da hockey: 5 contro 5 con Ostojic a rinforzare e tre primavera: il portiere Bulgarelli, Quaini e Raul. Ormai Pellegri è in pianta stabile in prima squadra.

Dopo l’esercizio di possesso, controllo e pressing in una metà campo (con Lamanna che doveva giocare solamente con i piedi), partita 11 contro 11 prima sugli 80 metri di campo e a seguire su campo intero.

Ballottaggi e dubbi tattici sono emersi da parte di Juric. I ballottaggi: Biraschi/Munoz, Lazovic/Hiljemark e Cofie/ Ntcham. L’ultimo dubbio è legato al come giocare, se con due o tre mediani. il numero di modulo con i tre mediani non sarà il 3-3-1-3 del loco Bielsa: farneticando da cronista potrebbe essere un 3-3-3-1, idea del Pirata per restare il maggior tempo possibile nella metà campo avversaria. In evidenza Ntcham, l’unico a tirare da fuori area quattro bombarde di cui due “gollassi”.

Partita senza centravanti titolari: da una parte Raul e dall’altra Pellegri con i presunti titolari. Simeone si è allenato con il Professor Barbero tra paletti e variazioni di percorso. Gio anche domenica a Palermo è stato colpito alla caviglia che gli aveva rovinato Medel con l’Inter senza prendere neanche il calcio di rigore. Simeone non ha completato l’allenamento ed è tornato negli spogliatoi. “Giocholo” vuole esserci a tutti i costi domenica prossima e la speranza in questi due giorni è di recuperarlo ma contro il Toro non essendo nulla di muscolare stringerà i denti e potrebbe farsi aiutare da una infiltrazione.

Pinilla invece ha fatto allunghi con una rabbia in corpo inconsueta. Attenzione a quelli delle prime file se farà gol il cileno! Anche lui dovrebbe arruolarsi se smaltirà l’affaticamento al tendine del piede.

Assenti Cataldi per i problemi intestinali patiti ieri; Brivio uscito prima dal Pio Signorini senza partecipare al pranzo collettivo dopo le terapie nei fondi dell’impianto; Taarabt e Orban, che in questo momento ha altro a cui pensare.

Le sensazioni sull’allenamento sono positive come quelle viste ad Acqui. Emerge la consapevolezza che il Torino viene al Ferraris a rompere i palloni e perciò bisognerà fare la partita giusta nell’atmosfera che stanno preparando i tifosi. Già 23mila sono dentro il Tempio, ma sono ancora pochi: tra domani, sabato e domenica bisogna raggiungere i  30.000. Non si parla di spettatori, ma “banderillas” nella corrida de toros.

Non eravamo a Catania, ma dopo aver visto gli allenamenti di Acqui e di questa settimana c’è la consapevolezza che la forza  degli avversari freghi la truppa di Juric anche se lui non fa sconti a nessun avversario. Considerazione che sopraggiunge visti i risultati non arrivati in altre gare per troppa convinzione e poca preparazione a qualsiasi risultato.

Allenamento finito con altro colloquio tra Fabrizio, Donatelli e Juric.