È stata la giornata delle parole di Preziosi a Pegli (clicca qui per leggerle) e degli italiani all’estero: se l’ex Genoa Andrea Ranocchia lascia l’Hull City per tornare all’Inter, l’allenatore azzurro Antonio Conte ha scelto – di comune accordo con la società campione d’Inghilterra – di non festeggiare il titolo in piazza come segno di rispetto verso le vittime di Manchester.

In un clima tutt’altro che sereno si giocava poi anche la finale di Europa League fra lo United e l’Ajax, vinta dalla formazione britannica per 2-0 (reti di Pogba e Mkhitaryan, ndr)  e per la prima volta nella sua storia. Gran bel gesto su Twitter della società rivale dello United, il Manchester City, che rilancia l’hashtag #acityunited dopo l’attentato terroristico di due sere fa.

Red Devils rientrano finalmente in Champions League dopo tanti anni di assenza. Tanti anni che anche la famiglia Currò ha dovuto vivere senza Fulvio, celebrato lunedì scorso dalle parole del fratello Enrico, dalle foto della sorella Silvia, dalle parole del giornalista di Sky Sport Marco Nosotti:

“È bello, si fanno volentieri i chilometri. Ogni anno cambia la data ma si trova sempre un modo per stare insieme e ricordare Fulvio. Poi c’è il calore ed il senso di partecipare a una cosa bella anche per il posto, che alla famiglia Currò ha detto e ricorda tanto. Ci sembra di dare un piccolo contributo, però allo stesso tempo è divertente”.

 

L’inviato di SkySport Marco Nosotti, dopo aver ricordato l’importanza del Trofeo Currò, ci ha poi dato un parere sulla Serie A quasi ai titoli di coda. “Prima non prenderle” si dice solitamente nel campionato italiano, dove vincono le migliori difese. Quest’anno tuttavia verrà ricordato per le reti, è stata la stagione degli attaccanti.

Questa la sua risposta: “C’è una spiegazione per le tante reti in questo campionato, in generale oggi si segna perché c’è molta attenzione alle giocate e agli schemi offensivi. Ci sono molti allenatori meno conservativi, molto innovativi per certi versi: Sarri, Gasperini per come ha lavorato sui giovani, Di Francesco, Juric e Giampaolo, ma resto dell’idea che l’equilibrio, l’intensità e l’interpretazione veloce e nuova dello spazio che porta sul campo la Juventus sia l’arma migliore. Insomma, la squadra che ha vinto il campionato è stata magica: riesce a non subire tiri o preminenti occasioni da gol. Credo che il tutto sia dovuto alla grande capacità degli allenatori italiani, attenti al dettaglio e tutti di altissima levatura”.

LE FOTO DEL GIORNO – Direttamente dal “Pio Signorini”, dove sono ripresi gli allenamenti in vista della trasferta di Roma, ecco alcuni scatti dal centro sportivo rossoblu dove si è rivisto Perin allenarsi con tuffi e parate…

[foogallery id=”11969″]

IL VIDEO DEL GIORNO 

LA FRASE DEL GIORNO 

Lasciare il Genoa con una retrocessione sarebbe stata una macchia che non mi sarei perdonato” (Enrico Preziosi)