Intervenuto a pochi minuti dalla fine di Roma-Genoa, Simone Braglia ha commentato a caldo la stagione appena conclusa dai rossoblu, che hanno tenuto testa alla formazione capitolina fino a cinque minuti dalla fine. Alcune domande particolari, ai microfoni di Radio Nostalgia, hanno preso in considerazione soprattutto il capitolo portieri.

Quando una squadra va male sono discussi tutti i portieri. Nessun portiere para l’imparabile, ma quello che la squadra gli permette di parare. Quest’anno al Genoa, sia Perin che Lamanna, non hanno effettuato il campionato che avevano effettuato gli anni scorsi. Rimangono comunque due grossi portieri”. 

“A Genova si vive di gioie e dolori e in forma quasi autolesionista distrugge quello che crea. Qui sono forti giovani come Pellegri. E’ una piazza dove un calciatore trova stimoli per fare una stagione ad alto rendimento. E’ una piazza straordinaria, che va capita e vissuta, e qui si possono fare grandi cose”.

“Io sono innamorato di Genoa, lo sai: la stessa emozione che oggi prova Totti la provai anch’io quando mi diedero la possibilità di ritornare a tastare l’erba del “Ferraris”. Una piazza a cui ho dato tanto e che mi ha dato tanto, che può fare grandi cose. Lo dimostrano la nostra impresa ad Anfield o le stagioni con Gasperini”.