Il tecnico del Crotone Davide Nicola ha parlato ieri sera, al termine della vittoria contro la Lazio che ha permesso – grazie anche alla sconfitta esterna dell’Empoli al Renzo Barbera di Palermo – ai rossoblù calabresi di raggiungere una salvezza all’ultimo respiro.

Questi i passi più significativi:

“La società ha creduto in noi e nel nostro progetto, adesso godiamoci questo momento. Del futuro c’é tempo di parlare. Io ci credevo, ero convinto che attraverso il lavoro e la costruzione di un gruppo si potesse raggiungere questo obiettivo“.

“Andare da Crotone a Torino in bicicletta è la parte più facile: lo farò con grande piacere, le promesse le mantengo. In questo momento la prima parola che mi viene in mente è gratitudine. E sono dispiaciuto per l’Empoli, perché so che per una squadra che festeggia ce ne è un’altra che soffre. Ogni anno può capitare a chiunque: è la regola del calcio. Se rimarrò a Crotone? Ora penso a festeggiare, poi vedremo”.

Dietro a questo c’è un grande lavoro e non voglio sentire parlare di favola. Lo sport è questo: chi perde non lo fa a vita. La ruota gira e può capitare a tutti. So cosa vuol dire perdere e so cosa significa avvertire la delusione: può succedere a tutti ed è una regola del calcio che va accettata. Non ho mai dato alibi a nessuno, e questa cosa ha pagato. La coerenza dà valenza ai progetti. Trovare colpevoli è più facile: difficile è rimboccarsi le maniche come abbiamo fatto noi. Gli obiettivi si raggiungono con costanza e spirito di sacrificio. Ora festeggio con il mio ambiente, per il futuro vedremo”.