Col Genoa non vogliamo nasconderci dietro una tastiera. Verifichiamo le notizie che circolano sulla fantomatica vendita di Preziosi a Cellino. Trattativa troppo pubblicizzata, con troppi pregi e difetti del calcio – non solo del Genoa – portati in piazza da coloro che vogliono entrare nella trattativa a dare l’impressione che sia una tattica. Un po’ come il Cavallo di Troia, uno stratagemma con cui penetrare le difese avversarie tramite i media e l’umore dei tifosi.

L’impressione – e non è la verità di questa marmellata di pensieri sulla vendita del Genoa dove le false verità se non vengono smentite sembrano vere – è che non si facciano i conti sul ruolo della Fingiochi SPA, dove il Genoa società di calcio gioca un ruolo non imprescindibile, ma quasi: è difficile, non solo nel calcio, comprare la metà alle proprie condizioni e voler comandare. Chi lo vuole capire lo capisca.

Ad oggi la traccia è che Preziosi rimanga. Basta avere pazienza, solamente una settimana dove tutto sarà deciso. Ci sarà l’Assemblea degli azionisti domenica alle ore 18 e qualcosa di più si capirà tramite il bilancio sui conti del Grifone, anche se qualcuno lunedì metterà in gioco i suoi dubbi.

Da  lunedì  prossimo, o al massimo martedì, si saprà il futuro del Vecchio Balordo con il Joker o senza, cercando di mettere in piedi una squadra che possa mantenere la Serie A anche nella prossima stagione, il tutto sempre con lo stesso obiettivo della Famiglia Preziosi: vendere entro la fine dell’anno e investire cifre non roboanti.

Si prospetta un’altra settimana di ubriachezza di notizie per i tifosi rossoblu. Tra gli ubriachi è difficile rimanere sobri perciò è meglio rispolverare la famosa frase di Trapattoni: “non dire gatto finché non c’è l’hai nel sacco”.