Al Genoa sotto traccia si è incominciato a lavorare alla prossima stagione. Prima di fare passi verso gli acquisti, Donatelli e Juric dovranno valutare quelli che devono uscire, compito non facile visto l’ingaggio di qualcuno e i rientri di dai vari prestiti dopo essersi fatti le ossa nelle categorie inferiori. Operazione importante per capire il budget da poter utilizzare.

Dovrebbe essere un calciomercato con meno attenzione all’estero se non verrà sfruttato il lavoro fatto dallo scouting nella stagione appena conclusa. Sarà un altro, uguale calciomercato come gli scorsi anni: non solo per il Genoa, varrà la regola del prima vendere e dopo ingaggiare. Bisognerà investire quello che si è capitalizzato con acquisti mirati che sposino l’idea e il progetto stagionale mettendosi a disposizione del tecnico. Rispetto agli scorsi anni non ci saranno poi da discutere comproprietà.

Sempre con la speranza che trovi qualcuno per portare avanti la società, se potesse Preziosi direbbe, senza fare promesse: “cercheremo di chiudere la campagna acquisti con altro utile o in pareggio“. La politica del Genoa attraverso la famiglia Preziosi non può prescindere dal contenimento della spesa e dalla valorizzazione dei giovani. Il Genoa il prossimo anno potrebbe trovare qualcosa di buono da quelli che sono stati cresciuti nel settore giovanile e rientreranno dalle rispettive esperienze. Parole che non devono suonare come un allarme perché l’obiettivo primario di tutti, da Preziosi a Donatelli arrivando a Juric, sarà cercare di fare meglio dello scorso anno e non soffrire fino alla penultima giornata dopo aver dilapidato 15 punti.

A questo punto Juric, oltre seguire da vicino la campagna in uscita e in entrata, dovrà fare i calcoli su come andranno a finire le posizioni di Simeone, Izzo e Laxalt, i più gettonati nel futuro calciomercato. Solo dopo cercare esperienza e qualità. Tecnico e i tifosi rossoblu si devono porre un unico problema, ovvero sia che Preziosi incassi e spenda bene, attraverso un mercato oculato e intelligente che porti ulteriore qualità rispetto allo scorso campionato.

Nel calcio moderno contano sicuramente i grandi calciatori (nel Real Madrid di sabato scorso poca era la tattica e tanta la qualità e la tecnica) perché possono fare la differenza, ma conta molto anche la qualità della rosa a disposizione degli allenatori, i quali vogliono sviluppare un gioco veloce, tecnico e intenso. Ci ripetiamo: saranno tanti i calciatori accostati al Vecchio Balordo, anche perché ormai i procuratori sono diventati abili produttori di “Carosello” nel propagandare la loro merce tramite i media nazionali, quasi come nei mercati rionali, e saranno diversi questi nomi anche alla luce dei risultati che tanti calciatori hanno dato al campionato italiano.

Ultimamente poi è molto complicato che vengano fatti dagli agenti contratti ad obiettivi legati non solo di risultati ma pure alle partite giocate. VI è un solo obiettivo, quello di avere contratti almeno biennali; se dopo non si gioca o il proprio assistito non rende, si passa a dare la colpa a società e allenatore. Per tale motivo, quando sentirete qualcuno affiancato al Genoa o dato per in avvicinamento a Pegli, controllate non solo il prezzo del cartellino ma anche l’ingaggio percepito.

Anche per questo motivo, come accaduto nella parentesi invernale, il nostro calciomercato sarà sempre lo stesso: non faremo voli pindarici fino a che non avremo certezze verificate e cercheremo di aiutare la tifoseria rossoblu ogni sera con una rubrica sui calciatori avvicinati al Genoa, cercando di spiegare prezzo del cartellino, ingaggio e caratteristiche tecniche, il tutto per capire se effettivamente servano al gioco di Juric e, più in generale, al Vecchio Balordo.