Ci siamo presi tempo per verificare la notizia di un possibile ritorno di Domenico Criscito al Genoa, cercando di andare un po’ oltre quello letto stamane sui giornali (clicca qui per leggere la rassegna stampa). Dall’entourage del calciatore ci hanno fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni, ma nulla di nuovo: confermate in tal senso le dichiarazioni trapelate già ieri attraverso Fantagazzetta.it. “Commentiamo cose concrete, non rumors“.

Le nostre verifiche hanno confermato che vi è un discorso aperto, tuttavia quando si tratta di calciatori che provengono da squadre che offrono bonus contrattuali sostanziosi, come lo Zenit, bisogna pensare che sulle cifre dell’ingaggio – allo Zenit vicino ai 4 milioni, nel caso dell’offerta al Genoa intorno a 1,2 milioni di euro – potrebbero dover essere aggiunti bonus legati agli obiettivi e alle prestazioni. Ponendo che le cifre di questi bonus vadano ad aggirarsi intorno ai 300mila euro, l’operazione (tasse comprese, ndr) peserebbe 3 milioni di euro all’anno per le casse rossoblu.

Logica vuole che, a prescindere anche da quello che sarà il destino di Izzo, il quale ha un contratto sino al 2019 col Genoa e in caso di partenza verso un altro club sgraverebbe il monte ingaggi rossoblu di una cifra intorno ai 4 milioni di euro (a cui andrebbero aggiunti eventualmente i soldi incassati dalla società compratrice, ndr), con un contratto quinquennale la cifra dell’operazione Criscito sarebbe di 15 milioni.

In quest’ottica, viste le dichiarazioni da parte della società rossoblu di voler portare avanti un consistente ammortamento dei costi, si dovranno tenere le orecchie ben aperte anche sul fronte del futuro societario. L’alternativa, laddove si prosegua con l’attuale organigramma, è che Mimmo Criscito, spinto dalla voglia di tornare a tutti i costi a vestire la casacca rossoblu, non decida di ridurre la durata del suo nuovo, ipotetico contratto.

Situazione che dunque confermiamo essere in piedi, ma in divenire. Un po’ come tutto il calciomercato rossoblu.