Centurion arrivato alla Malpensa in serata: il suo ritorno, udite anche le parole dell’agente, era diventato assai prevedibile. È stato visto in compagnia di Carlo Borzone. 

Arrivando invece al tema allenamento, seduta iniziata con mezz’ora di anticipo, alle 17.30, l’allenamento pomeridiano al Pio Signorini. Qualche nuvola in più a sollevare dal caldo non solo i calciatori ma anche gli spettatori Stesso cliché di tanti altri allenamenti intensi da parte di Juric.

Partitella a tema 11 contro 11: il fulcro dell’esercitazione era con un portiere tra i pali e l’altro distante una sessantina di metri senza porta. Nel calcio moderno l’uno contro uno tra attaccanti e portieri è una situazione di gioco sempre più frequente.

Juric diventa maestro nel predicare di scegliere le situazioni e non subirle: per questo ricerca e vuole che il pallone sia sempre in movimento con la partecipazione del portiere con i piedi per uscire rapidamente dalla zona difensiva e ripartire senza essere precipitosi. Il pallone deve essere il principale strumento di movimento e i calciatori devono utilizzare una circolazione del pallone con l’ausilio del portiere per eludere la pressione o il pressing degli attaccanti.

L’azione a seguire, portata fuori dall’aerea di rigore, si sviluppava con una serie di triangoli tutti a grande velocità e quando l’operazione profondità non riusciva bisognava utilizzare l’opzione di scarico della sfera a un compagno a sostegno. Se lo scaglionamento in modo fluido e rapido tardava, il Pirata si arrabbiava e non le mandava a dire.

L’esercitazione è finita con una partita 10 contro 10, con Perin e Spolli rientrati in anticipo negli spogliatoi. Partita goliardica, quasi di scarico, con i difensori attaccanti e gli attaccanti difensori.

Non hanno partecipato all’allenamento Pellegri, in borghese per smaltire con il riposo l’affaticamento all’adduttore; Palladino, reduce dall’operazione alla tiroide; Brivio e Rodriguez, che hanno continuato a correre e fare allunghi. Morosini, come ieri, non visto sul terreno di gioco del Pio Signorini perfetto come un biliardo.

Piccola chiosa finale: Izzo avrebbe ricevuto il permesso a giocare le amichevoli.