Fra 22 giorni inizia il campionato del Vecchio Balordo, indipendentemente dal calendario che lascia il tempo che trova, anche se i risultati positivi ad inizio stagione potrebbero lasciare un segno positivo considerata la caratura degli avversari da incontrare nelle prime due giornate prima della sosta.

Dopo 25 giorni di preparazione e ritiro, guardando gli allenamenti di Juric, tutto sembra andare per il meglio a livello di tattica e messa a punto di schemi e la maggior parte dei presenti in rosa ormai sa tutto e non c’è bisogno di insistere molto.

La richiesta di Juric sembra essere improntata nell’aumentare l’intensità per trovare subito una buona condizione fisica essendo a conoscenza che se il Grifone non viaggia a cento all’ora non riesce a volare.

Le notizie positive arrivano dalla linea di centrocampo: Bertolacci si è integrato con Veloso. Sono piaciuti non solo contro l’Hoffenheim ma anche negli allenamenti. Entrambi sembrano in grado di poter garantire le due fasi di gioco: copertura per la linea difensiva, capacità di verticalizzare pallone al piede e con il lancio lungo. Non sappiamo se ci sarà la stessa risultanza in campionato, ma ad oggi Bertolacci si completa in buona maniera con Veloso che è più tattico e ragionatore. Per di più entrambi arrivando da dietro possono essere pericolosi in fase conclusiva da fuori area e potrebbero garantire i 6/7 gol mancanti nel tabellino delle reti nello scorso campionato da parte dei centrocampisti.

Tra le note positive bisogna aggiungere Gio Simeone, migliorato molto dopo aver ripetuto cento volte dallo scorso anno determinati esercizi sotto la guida del Pirata. Positiva la sua crescita mentale,l così come quella di tutta la squadra: tutti sono convinti di poter realizzare qualcosa di bello nel prossimo campionato.

Buono anche l’impatto dei giovani nella nuova realtà: Pellegri, Salcedo e Omeonga hanno colpi importanti nel loro repertorio e allenamento dopo allenamento prendono sempre più confidenza del mondo dei grandi. Per l’ennesima volta, anche nel prossimo campionato rossoblu, sarà fondamentale il lavoro di tutto lo staff: dai preparatori agli assistenti di Juric, dai medici ai magazzinieri. Il lavoro di gruppo continua ad essere scrupoloso e sia sul campo che dentro lo spogliatoio nulla è lasciato al caso. I dettagli nel calcio alla fine fanno la differenza.

Fisiologicamente il Genoa è apparso a posto anche se la brillantezza migliorerà appena l’acido lattico sarà smaltito dopo l’intenso lavoro svolto. Il Vecchio Balordo ha fatto vedere contro i tedeschi di avere un gioco e anche buona qualità nel gioco espresso. Tutti sono convinti di poterlo tenere fino alla fine del campionato provando a risalire la classifica della scorsa stagione.

Le note non liete giungono come da tanto tempo nei meccanismi difensivi , non solo sui palloni inattivi. Un aspetto da non prendere sotto gamba per le ambizioni di raggiungere una salvezza senza patemi. Juric il possibile lo ha fatto e continuerà a farlo. I miracoli nel calcio non sono visibili perciò il salto di qualità in difesa dovrà farlo la società.

Difficile capire se Juric voglia innestare in difesa un altro senatore che porterebbe le sue caratteristiche nel bene e anche nel male. Forse meglio puntare su qualcuno che abbia già dimostrato di essere all’altezza del ruolo e in grado di apprendere, anche se giovane.
Nel calcio italiano l’inesperienza è una colpa atroce, l’unica mai derubricata dai reati, paura inconscia del futuro collegato al risultato, il terrore per l’ignoto e il crollo delle certezze. I giovani rappresentano il domani , lo incarnano fisicamente. A tal proposito se Preziosi e Donatelli riuscissero portare a Pegli Mandragora, il Pirata potrebbe trovare la ciliegina sulla torta difensiva rossoblu.

Mandragora centrale nella difesa a tre non sarebbe una scoperta con i piedi educati che si ritrova. Opzione già utilizzata da Oddo al Pescara quando ritornò in Serie A e attualmente provata negli allenamenti da Allegri. Altra possibilità in questi giorni di preliminari di Champions e Europa League che lo scouting scopra qualcuno tra le squadre che potrebbero uscire dall’Europa.

Il gioco è uguale a tutte le latitudini e longitudini, ha migliorato la qualità e la velocità. La spaccatura tra le società molto ricche in Europa e le altre centinaia ad andatura normale ha fatto sì che le piccole e medie società allevino giovani non per avere una grande squadra ma per poterli vivere e vendere bene.

Nell’attuale campagna acquisti del Vecchio Balordo questo problema sembra non esistere anche se lo scorso campionato ha dimostrato che la crescita dei giovani dall’inizio della stagione è stata impressionante e qualcuno si è comprato anche lo stadio. Luna di miele della preparazione, piatto d’amore caldo coniugato con la tifoseria che continua ad abbonarsi. Importante per tutti, non solo sul campo, non farlo diventare freddo durante il campionato.