Nei giorni in cui si è concluso il calciomercato più sfrenato dell’ultimo decennio, cerchiamo di riassumere in poche righe cosa hanno vissuto i tifosi delle squadre nei principali campionati d’Euorpa.

Qualcuno ha perso MBappé trovando Keita Baldé e Jovetic, altri sopravvivono grazie a prestiti secchi, qualcuno si inventa spese azzardate sperando di non cascare in un flop al termine della stagione, quando finalmente si faranno i conti e capiremo se tutti quei soldi siano stati spesi a dovere.

Prima di conoscere il finale e dopo aver visto la classifica europea delle spese estive (fonte transfermarkt.it), la domanda iniziale rimane la stessa per tutti: cosa ci ha detto il mercato? 

Nella massima divisione inglese è stato tutto piuttosto schietto e diretto fin dai primi giorni; la cosiddetta transfer market window ci ha detto che le valutazioni dei calciatori vivono in un ecosistema a parte rispetto al resto dell’Europa. Vedere per credere: Maguire, difensore retrocesso la scorsa stagione con l’Hull City, è andato al Leicester per 14 milioni di euro. In Italia, fatte le dovute proporzioni, un trasferimento simile per caratteristiche tecniche, squadra ed età ha portato Goldaniga dal Palermo al Sassuolo per circa 4 milioni.

La differenza abissale si è vista anche nella capacità economica di squadre di medio livello capaci di prendere in prestito oneroso campioni rinomati: Renato Sanches dal Bayern allo Swansea (prestito di 8 milioni) e Krychowiak dal PSG al West Bromwich-Albion sono la sintesi dello strapotere inglese rispetto al resto d’Europa.

ANCHE IN SERIE B – Il mercato cadetto ci ha sottolineato come la disponibilità economica non sia un problema, nemmeno se ti chiami Wolverhampton e lo scorso anno sei arrivato 15° in classifica: Ruben Neves è stato infatti pagato 18 milioni, nella speranza che possa guidare le volpi arancioni in Premier League.

A “faticare” è solo Conte, che non è riuscito a chiudere per la stragrande maggioranza dei giocatori richiesti ad inizio mercato (ha perso Lukaku, Llorente al Tottenham, Oxlade-Chamberlain al Liverpool, Mahrez e Barkley), cosa che invece hanno fatto Guardiola e Mourinho rendendo le due squadre di Manchester le vere favorite – almeno sulla carta – per la vittoria finale.

Senza fine la telenovela Diego Costa: fallito anche il passaggio all’Atletico Madrid, potrà sempre cercare di accordarsi con il club per Gennaio ma nel frattempo è stato inserito nella lista dei 25 convocabili del Chelsea per la stagione in corso. Dalla guerra si arriverà ad una tregua finale?

Il Liverpool si è dimostrato talmente in salute da potersi permettere di trattenere Philippe Coutinho rifiutando cifre vicine ai 150 milioni dal Barcellona. E pensare che l’Inter lo scaricò non più tardi di 4 anni fa. Spese ingenti anche per l’Everton, che dopo la cessione di Lukaku si rifà la vetrina spendendo ben 158 milioni di euro tanto da far ravvedere persino Ross Barkley, che dopo aver terminato le visite mediche con il Chelsea ha deciso di fare ritorno da Ronald Koeman. Goodbye al tipico aplomb britannico.

 

Il mercato francese ci ha detto che il Paris Saint-Germain può davvero fare tutto. Persino acquistare il miglior giovane attaccante in circolazione con la formula del prestito gratuito fino al giugno 2018, quando i parigini dovranno sborsare 180 milioni ai rivali monegaschi che nel frattempo hanno vinto il premio per le migliori plusvalenze della stagione viste le cessioni milionarie di Bernardo Silva (50 milioni), Benjamin Mendy (57 milioni) e Tiemoue Bakayoko (40 milioni).

Se di conseguenza anche il Monaco si trova costretto a spendere cifre considerevoli per rimpiazzare i suoi gioielli – vedi i 75 milioni per portare nel Principato Keita Balde, Jovetic ed altri giovani promesse olandesi, belga e francesi -, anche le restanti squadre di spessore come Marsiglia, Lille, Nizza ed il Bordeaux si sono dovute adeguare rinforzando la rosa con acquisti dai 25 ai 60 milioni a testa.

Tutto il resto è vero e proprio limbo, con affari che difficilmente superano la soglia del milione.

Il nuovo acquisto del Marsiglia Mitroglu firma il contratto…o meglio, il tavolo.

Se il Bayern ha concluso la campagna acquisti durante l’anno, assicurandosi Rudy e Sule dall’Hoffenheim più James Rodriguez in prestito con obbligo di riscatto dal Real Madrid, il Borussia Dortmund ha risposto presente alla cessione di Dembelé rimpiazzandolo con Yarmolenko ed il giovanissimo Sancho dal Manchester City.

Nel resto del paese non sono arrivati acquisti imponenti, ma ben 16 squadre su 18 hanno speso almeno 10 milioni per rinforzare la propria rosa: 60 a testa fra Wolfsburg (Origi e Camacho i colpi più importanti) e Red Bull Lipsia (Jean-Kévin Augustin, Kampl e Bruma su tutti), tra le ultime invece troviamo il Werder Brema (che ha preso nei giorni scorsi Ishak Belfodil) e proprio l’Hoffenheim di Julian Nagelsmann (dei 6 acquisti solamente uno supera i 25 anni).

Campionato equilibrato ma diviso sul mercato: metà delle squadre hanno chiuso la campagna acquisti con un saldo in rosso di almeno 10 milioni, le altre si sono mantenute in linea fra cessioni ed entrate con un bilancio, se non positivo, quantomeno in rosso di 1-2 milioni.

Il mercato spagnolo ci ha detto che senza una stella in squadra non si può cominciare: ne sanno qualcosa Alaves, Deportivo La Coruna e Betis Siviglia, che nelle ultime ore di mercato hanno siglato rispettivamente gli acquisti in prestito di Munir e Bojan Krkic, Lucas Perez e Joel Campbell. Il Las Palmas sostituisce Kevin-Prince Boateng, partito alla volta di Francoforte, con Loic Remy.

Il dopo Nasri a Siviglia si chiama Johannes Geis, talento che arriva dallo Schalke 04.

PLUSVALENZE REALI – La vera notizia è che le prime 4 squadre del campionato hanno chiuso il mercato in verde: se il Real Madrid ha messo a segno un positivo di 75 milioni, complice la cessione di Alvaro Morata al Chelsea all’incirca per la stessa cifra, l’Atletico Madrid non avrebbe potuto fare altrimenti visto il blocco del mercato fino a Gennaio 2018. Bene il Siviglia, che ne spende circa 62 incassandone 76, storia diversa per Valencia e Villarreal.

Unico nel suo genere il bilancio dell’Athletic Bilbao, che come ogni anno riesce nella brillante ed ardua impresa di trattenere tutti i talenti in casa per non doversi preoccupare di cercarne altri nei Paesi Baschi.

La Liga, grazie alla cessione di Neymar al Paris Saint-Germain, è seconda solamente a Eredivisie ed al campionato portoghese per quanto riguarda la cifra totale ricavata delle cessioni. In Francia gli oltre 350 milioni incassati dal Monaco hanno ammortizzato le spese pazze del Paris Saint-Germain.

Caicedo è stato il giocatore della scorsa Liga ad aver giocato in più nazioni differenti: Ecuador, Svizzera, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Arabia Saudita e oggi anche in Italia. James ha seguito le sue orme cambiando anch’egli paese e passando in Germania, al Bayern Monaco