Di ritorno da Madrid, dove ha seguito la Nazionale contro la SpagnaEnrico Currò, firma de La Repubblica, è stato contattato telefonicamente dalla nostra redazione per dare un giudizio, oltre che sulla sfida del “Bernabeu”, anche su cosa hanno raccontato le prime due giornate di Serie A e come ha visto il Genoa. Ecco le sue parole (in fondo, come di consueto, l’audio dell’intervista).

Questa Italia rischia dopo sessant’anni di non qualificarsi al Mondiale?

Secondo me no perché se non va ai Mondiali battendo in due partite delle avversarie inferiori è giusto che non vada ai Mondiali. Ha perso con la Spagna, che non dico essere la squadra più forte, ma la nazionale più tecnica del mondo, soprattutto a centrocampo. Ha perso il 2 settembre: ricordo in tal senso che la Nazionale nelle ultime dieci stagioni la prima partita della stagione l’ha persa per 5 volte su 10, che adesso diventano 6 su undici. Non credo che si debba drammatizzare più di tanto e portare alle estreme conseguenze la sconfitta, pensando che non si possa qualificare al Mondiale. Anche perché le due partite, oltre a giocarle contro una squadra verosimilmente inferiore – l’Italia sarà comunque testa di serie e affronterà una squadra nel ranking decisamente inferiore -, le giocherà a novembre quando la condizione fisica, uno dei dati importanti della sconfitta di ieri sera, sarà senz’altro migliore. E qui la statistica conforta: l’Italia infatti quando gioca a novembre generalmente vince quasi sempre.

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Publié par Buon Calcio a Tutti sur vendredi 1 septembre 2017

Liga e Serie A sono partite entrambe il 19 agosto. Puntiamo un attimo i riflettori sul nostro campionato: cosa ci hanno raccontato queste prime due giornate di Serie A?

Torno un attimo indietro per puntualizzare. Vero che siamo partiti pari alla Liga. Vero che, per esempio, Verratti, uno dei peggiori ieri, è partito con la Ligue1 molto prima della Serie A. Questo per dire che il discorso fisico vale fino a un certo punto. Un discorso che vale però per tradizione dal momento che, purtroppo, la prima partita dopo le vacanze l’Italia la perde la metà delle volte. E questo è un dato di fatto, che non so da cosa dipenda. Forse un fatto mentale, o chissà. Peraltro quando l’avversario è molto forte, questa partita al ritorno dalle vacanze la perde praticamente sempre. Quindi c’è una correlazione tra le due cose, malgrado il divario sia stato soprattutto tecnico: la Spagna e i suoi giocatori sembravano di due categorie diverse.

Tornando invece al campionato, penso che dopo due giornate, che sono pochissimo, sia prestissimo per dare un giudizio. Quello che si è capito è che la Juventus, aggiustata secondo  quello che vuole Allegri, allenatore estremamente pragmatico, può ancora vincere il campionato. Questo perché il Napoli gioca bene, probabilmente anche meglio della Juventus, ma non ha la costanza ed è ancora troppo costretta a giocare bene per vincere. Quindi, per esempio, se la giornata è storta magari non vince, mentre la Juventus vince anche le partite sporche. 

Per il resto, credo che difficilmente ci sarà un campionato come quello scorso dove lo strappo tra le prime 6/7 della classifica e le altre è stato incredibile. Vi è stata una differenza di punti pazzesca. Penso che da quest’anno, quantomeno dall’ottava in poi, il distacco sarò molto inferiore: quindi si alzerà la quota salvezza e vi saranno alcune squadre, come il Crotone, che se quest’anno non rimedieranno un pochino con la campagna acquisti di gennaio mi sembrano un pochino inferiori alle altre.

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Publié par Buon Calcio a Tutti sur jeudi 31 août 2017

Un giudizio sul Genoa visto in queste due prime giornate?

Mi pare una squadra ben equilibrata tatticamente. Una squadra che Juric sta assemblando secondo le sue credenze tattiche, quindi con una certa compattezza. E’ comunque molto presto per dire qualcosa in più: ritengo sia abbastanza confortante quello successo alla prima giornata, dove probabilmente nessuno si aspettava che il Genoa riuscisse a reggere così bene l’impatto in trasferta rischiando quasi di vincere la partita. Invece la partita con la Juventus ha dimostrato che rispetto all’anno scorso il livello tecnico della squadra, al momento, è un po’ inferiore. L’anno scorso Genoa-Juventus è stata la migliore partita del campionato del Genoa e quest’anno il criterio è stato più o meno lo stesso: partire fortissimo e inguaiare subito la formazione bianconera. Soltanto che questa volta la differenza è che si è che ci si  fatti recuperare e superare da una squadra, la Juventus, di cui Allegri al momento deve ancora mettere insieme i pezzi. 

Non so se la Juventus sia più debole dell’anno scorso – e probabilmente non lo è -, tuttavia è una squadra in costruzione e con meno certezze. Quindi che il Genoa si sia fatto riprendere in quel modo sostanzialmente da un solo giocatore, Dybala, di cui si conoscevano le potenzialità, mette francamente dei dubbi sul fatto che il Genoa abbia la stessa consistenza tecnica del periodo in cui batté la Juventus. Una consistenza poi persa andando avanti, anche un po’ clamorosamente. Ad ogni modo, il miglior Genoa dell’anno scorso è leggermente superiore a quello attuale. Bisogna vedere se strada facendo ci si riuscirà ad aggiustare, specialmente in difesa, perché credo sia quello il punto focale del campionato rossoblu. Per fortuna non tutte le squadre sono la Juventus, ma se fai errori difensivi poi li sconti anche con squadre più deboli dei bianconeri.

DI SEGUITO L’AUDIO DELLA NOSTRA INTERVISTA AD ENRICO CURRO’ (REPUBBLICA):