Novara-Frosinone ribadisce quanto dettoci dal direttore sportivo Angelo Mariano Fabiani non più tardi di una settimana fa: “Questa Serie B è un campionato livellato verso il basso”. Tradotto: solamente 7 punti distanziano il 1° dal 22° posto, si passa dai 14 di Empoli, Palermo e Frosinone ai 7 di Ternana, Foggia e Cesena.

Spezia ed Empoli rispettivamente peggiore e migliore attacco (8 reti per Caputo, 4 per Donnarumma), la miglior difesa spetta di diritto al Venezia di Pippo Inzaghi.

Se nel nostro resoconto della domenica (inedito, anticipato a causa della sosta per le nazionali) avevamo lodato le gesta dei giocatori in prestito dal Genoa (la rete di Improta, le buone prestazioni di Fiamozzi ed Asencio, gli assist di Ninkovic e Renzetti), il tabellino del posticipo segnala un’autorete sfortunata di Andrea Beghetto, deviazione decisiva per la vittoria finale del Novara.

Improta risveglia il Bari, Pro Vercelli senza freni a Perugia. Prima volta per Brivio, gol e rosso per Andrea Signorini

Lo scontro diretto delle 12.30 fra Pescara e Cittadella proietta gli amaranto in piena zona playoff con 13 punti: Zeman paga l’assenza di Capone (fuori con l’Under 19), anche se il suo sostituto Benali (diventato papà  nelle ultime ore a Manchester) segna il rigore della tentata rimonta biancazzurra. All’Adriatico finisce 1-2, i padroni di casa restano a quota 10.

Se in coda sorridono un po’ tutte, in vetta non si può dire lo stesso: un colpo di testa di Gagliolo ferma il Palermo sul pari contro il Parma, in una sfida dal profumo di Serie A con un giallo finale per la dubbia rete dell’1-2 (ancora di Gagliolo) annullata agli emiliani. Cade invece – e lo fa piuttosto fragorosamente – il Perugia, irriconoscibile e umiliato in casa dalla “manita” della Pro Vercelli: la squadra di Gianluca Grassadonia risponde così al Cesena, cosa che non riesce alla Ternana in casa della Cremonese. Con un clamoroso 3-3 gli umbri restano invischiati in coda a 7 punti, gli stessi dei bianconeri.