All’inizio della stagione si presentarono al Genoa Museum and Store Rossettini, Veloso e Lapadula che commentarono l’inizio di stagione e i voti sotto la sufficienza dati dai quotidiani sportivi nazionali sul mercato rossoblu. Oggi, a distanza di un mese e mezzo, le stanze di Palazzina San Giobatta, sede del Museo e dello Store rossoblu, si sono affollate di tifosi che aspettavano di scattarsi una fotografia con Izzo, Pellegri e Bertolacci. Ecco quello che hanno detto i tre rossoblu.

VOGLIO DIMOSTRARE CHI SONO – Il primo a rispondere alle domande dei giornalisti, in attesa che venissero aperte le porte alla tifoseria radunata all’esterno dello Store, è stato  Armando Izzo. Queste le sue parole, con in grassetto le nostre domande.

“Siamo una grande squadra e possiamo far male a tutti, bisogna stare sempre concentrati e non mollare mai. Dobbiamo dimostrare a tutti che meritiamo la maglia del Genoa, allora potremo competere con tutti. Il mio primo pensiero a Cagliari è stato vincere, non tanto il mio ritorno in campo dopo la squalifica. Sette mesi non sono pochi, è stato bravo il mister a farmi sentire sempre nel gruppo ma a farmi restare sulla corda senza perdere mai la condizione fisica”.

Contro il Milan mi aspetto una prestazione come contro l’Inter, magari senza perdere al 90’. Ci vuole cattiveria, rimanere compatti. Mondiale? Ci penso, è un sogno per tutti i bambini. Significherebbe coronare un sogno e portare avanti tutto quel che di buono abbiamo fatto”.

Sbaglio se dico che con l’ultima vittoria avete lanciato più di un messaggio, un po’ all’ambiente, un po’ al tecnico. Nel senso che avete fatto capire: “crediamo nel lavoro che facciamo tutti i giorni”?

“Vero, il mister ne soffre. Juric è un grande professionista, molto competente e siamo tutti con lui perché sappiamo cosa ci trasmette e cosa vuole che mettiamo sul campo. Se facciamo quel che dice possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Dobbiamo sacrificarci tutti, non mollare mai. Non siamo partiti bene, è vero, ma basti pensare all’Atalanta dell’anno scorso per capire che si può ripartire da zero: bisogna stare sempre sul pezzo, credere in noi stessi e giocare senza paura”.

Una delle grandi novità della scorsa settimana è stato l’arrivo di Perinetti, in panchina al Pio e anche a Cagliari. Che indicazioni vi ha dato? Vi ha parlato anche individualmente?

“Perinetti? Si vedeva, era molto sereno e positivo, è entrato in un momento difficile e deve trasmettere serenità. Se riusciremo a fare tutto questo allora ci potremo davvero togliere grandi soddisfazioni, e di lui posso dire che è un ottimo direttore”.

Tornato Izzo, il Genoa è tornato a vincere. Punti a diventare uno dei leader di questa squadra? 

“Lavoro sempre con grande umiltà, non penso ad essere leader ma a giocare sul campo. Se metto le cose in campo viene tutto di conseguenza: la voglia e la fame vengono prima di tutto, voglio dimostrare a tutti chi sono. Ho rinnovato anche per questo, ormai sono 4 anni che sto benissimo qui, anche la mia famiglia. Ho deciso di rinnovare perché sto bene qui e voglio dare davvero tanto per questa maglia”.

Genoa, Izzo: “Ora dimostrerò a tutti chi sono. Voglio dare tutto per questa maglia” – VIDEO

ADEL HA COLPI IMPORTANTI – Parola dunque al centrocampista Andrea Bertolacci, che ricorda a tutti come le ottime prestazioni dell’esterno offensivo marocchino Taarabt, in rete a Cagliari, non siano affatto una sorpresa: “Taarabt come giocatore mi è sempre piaciuto, è un grande talento. Lo conoscevo già in passato, ha dei colpi importanti”.

“Si è vista una squadra con più fame contro il Cagliari, un’altra squadra del nostro livello. La vittoria ci ha dato morale, ma ora sta a noi cercar di rimediare agli errori e andare avanti con fiducia, con quella determinazione in più per cercare di vincere. Tre punti in trasferta contro una squadra difficile da affrontare, conoscevamo l’importanza della partita e abbiamo dimostrato di essere una squadra competitiva e superiore. Dobbiamo cercare di limare quegli errori che ancora facciamo, cercare di trovare la fame per risalire pian piano la china. Abbiamo dimostrato a Cagliari di avere la forza di tirarci fuori da una situazione che non andava”.

“Ora sto meglio, ho avuto qualche piccolo fastidio ma adesso posso dire che inizi il mio campionato e quello della squadra in generale. In tre anni di Genoa ho segnato qualche rete ma mi manca un gol nel derby. Sarebbe bello, ma preferirei vincere anche senza segnare”.

SOGNO UN GOL NEL DERBY – Dulcis in fundo, ecco le concise ma chiare parole di Pietro Pellegri, il più piccolo ad essersi presentato al Genoa Museum&Store per incontrare i tifosi e presentare il gioco Best11, di cui vi parleremo nel dettaglio questa sera con un’intervista agli ideatori.

“Abbiamo fiducia in noi stessi e andiamo avanti così, lavoriamo sempre per dare il massimo contro ogni avversario. Il mister mi dà consigli per migliorare e lo seguo con molta fiducia nel suo lavoro. Stiamo lavorando duramente per andare a vincere anche contro il Milan, già la vittoria contro il Cagliari è stata molto importante”. 

“L’impatto con i difensori della Serie A è stato normale, quello con il Ferraris invece è stato bello forte: sono nato a Genova e tifo per il Genoa, ovviamente un gol sarebbe un sogno che si avvera”.