Nona giornata di campionato per il Genoa che affronta il suo secondo impegno consecutivo in trasferta facendo visita al Milan. Ambiente in subbuglio in casa rossonera, con il tecnico in bilico chiamato a dare risposte sul campo già questo pomeriggio. Il tecnico rossoblu Juric invece parte con 24 giocatori e, sapendo di avere sempre qualcosa da perdere, punta a tornare in Liguria con qualche punto conquistato. Segui la cronaca della gara su Buoncalcioatutti.

NOTIZIARIO

Clima tipicamente lombardo quello che accoglie la nostra redazione a Milano, dove ci sono 16° e dove il cielo è terso e lievemente velato. Terreno di gioco in ottime condizioni nonostante l’impegno a distanza ravvicinata con l’AEK Atene, che seguiva a quattro giorni di distanza il derby tra nerazzurri e rossoneri. Il Genoa conferma l’undici titolare di Cagliari, mentre il Milan si affida a Calhanoglu, che assieme a Suso dovrebbe supportare l’unica punta Kalinic.

I tifosi rossoblu, questa volta in curva Nord, sono una cinquantina quando manca ancora mezz’ora al fischio d’inizio. “Tranvieri Instabili” e lo stemma dei Figgi Dö Zena (“Sezione Milano”) fanno la loro comparsa come striscioni nel settore. Ma se ne attendono altri, anche perché il settore si riempie costantemente. Preziosi presente in tribuna come annunciato. Sono 47219 gli spettatori per questo Milan-Genoa.

PRIMO TEMPO 

Il Milan ha già fatto ritorno negli spogliatoi, il Genoa lo sta facendo proprio in questo momento: manca un quarto d’ora all’inizio della partita. Lo speaker di San Siro sta diffondendo in questo istante, alle 14:51, le formazioni che scenderanno in campo dal primo minuto. Applausi al nome di Lapadula, che partirà dalla panchina. In tribuna stampa avvistata una parte dello staff tecnico e tattico del Genoa; in campo fanno intanto la loro comparsa le panchine (il Milan per la prima volta sosterà nella panchina sotto la curva rossonera, ndr). Squadre che stanno scendendo in campo accompagnate dalla terna arbitrale guidata da Giacomelli di Trieste. Sono adesso un centinaio i tifosi del Genoa nel settore opsiti, dove compare anche lo striscione “Jack Vive” e da dove parte l’inno rossoblu.

Genoa che attaccherà da sinistra verso destra e che si dispone con un 3-5-1-1, almeno inizialmente. Milan che risponde con una difesa a tre, Biglia e Kessiè davanti alla retroguardia, Bonaventura a sinistra, Borini a destra e la coppia Suso-Calhanoglu dietro a Kalinic. In questo primo minuto sembra un 3-4-2-1. Rodriguez il terzo di difesa, largo a sinistra.

Al 2′ ci prova Calhanoglu di testa su cross di Borini: palla ampiamente alta sulla traversa, ma primo sussulto rossonero. In queste prime battute, dove il Genoa non rinuncia a battagliare, Suso sembra stare più alto sulla destra, con Calhanolgu in posizione leggermente più arretrata.

Al 5′ Biglia dimenticato in mezzo all’area conclude a botta sicura ma la palla finisce fuori: difesa rossoblu colta impreparata. Al 6′ miracoloso Perin su un tiro dal limite di Borini: primo angolo rossonero. Non si risparmiano le squadre, col Milan partito più forte facendo valere il fattore casa. Il Genoa risponde in contropiede, come al settimo minuto si vedrà con un bel lancio di Veloso verso Galabinov che si invola verso la porta e ribadisce a centro area, dove non trova gli accorrenti Taarabt e Laxalt. Nel Genoa si sta scaldando già Biraschi.

Fase della partita in cui il Milan cerca di gestire il possesso del pallone mentre il Genoa attende e riparte cercando di svariare da un fronte all’altro. Al 13′ prova il gol della domenica Rodriguez da distanza siderale: palla ampiamente fuori.

Al 15′ primo corner per il Genoa: Galabinov vince il duello fisico con Bonucci, ma non serve Taarabt e prova a calcio are. Deviato in angolo. Veloso chiama lo schema con Zukanovic: il susinistro finisce in curva.

Sospetta trattenuta di Borini su Bertolacci al 17′: sarebbe stata punizione dal lato sinistro dell’area di rigore rossonera. Giacomelli non ravvisa l’irregolarità: il numero 11 rossonero è già al secondo fallo in poco più di un quarto d’ora. Il fischietto di Trieste ammonisce poco malgrado il suo curriculum da sanzionatore e fischia molto poco. Almeno sino al 21′ quando al Milan viene concessa una punizione dalla fascia destra che Calhanoglu batte, vedendo il pallone sfilare per tutta l’area di rigore. Sugli sviluppi del piazzato scontro testa contro testa tra Bonucci e Rosi, col numero 20 rossoblu che sembra avere la peggio. E Giacomelli è richiamato al VAR per un episodio dubbio: forse una gomitata di Bonucci, che viene infatti espulso dall’arbitro. Montella corre ai ripari e inserisce Romagnoli per Calhanoglu. Rosi è senza maglia a bordo campo, con una vistosa fasciatura alla testa, che attende una maglietta pulita per rientrare in campo.

Persi almeno 4 minuti effettivi di gioco: si riprende col Genoa che è in superiorità numerica. Il Milan si ridisegna con una sorta di 3-4-1-1.  Al 30′ ci prova col destro Bonaventura, che trova Perin attento in presa bassa. I padroni di casa spingono nonostante l’inferiorità numerica e trovano il secondo angolo della gara al 33′ per una deviazione di Zukanovic su tentativo di cross di Kessié. Nessuno sviluppo pericoloso dopo la battuta dalla bandierina. Conquisteranno anche una punizione al 35esimo di gioco per fallo di Laxalt su Suso. Proprio l’ex rossoblu va alla battuta del calcio piazzato. Rossettini libera l’area dal pericolo.

Ammonito al 39′ di gioco Zukanovic per una brutta entrata su Borini. Il Genoa conduce il pallone e il proprio palleggio nella metà campo rossonera quando scocca il 40′ di gioco. Un cross teso di Rosi non trova Galabinov un minuto più tardi, bensì i guantoni di Donnarumma, impegnato per la prima volta in questo primo tempo. Il Milan però palesa diverse difficoltà quando gli esterni del Genoa trovano il modo di tagliare fuori la difesa rossonera con cross tesi che passino intorno ai difensori, un po’ come accaduto anche con Candreva quando servì Icardi per il gol nel derby della scorsa settimana.

Curiosità per il recupero che verrà concesso in questo primo tempo, ancora fermo sullo 0-0. Detto, fatto: saranno tre i minuti da recuperare. E il Genoa si renderà molto pericoloso con Rigoni nel primo dei minuti di recupero: il numero 30 rossoblu si inserisce e prende il tempo a Romagnoli, colpendo di testa. Donnarumma si allunga e la fa sua in presa, ma l’occasione era di quelle ghiotte per i rossoblu.

Giacomelli fischia la fine della prima frazione di gioco. Punteggio in equilibrio, Milan in dieci per il rosso a Bonucci.

SECONDO TEMPO

Ripartito il secondo tempo senza cambi né da parte di Juric né da parte di Montella. Anche Rosi ancora in campo.

Al 48′ un cross teso di Bonaventura deviato da Rossettini sotto porta rischia di beffare Perin. La palla per fortuna finisce soltanto in corner. È il terzo rossonero. Il Genoa cerca di gestire la manovra e sfruttare l’uomo in più e Juric decide di inserire in un solo colpo, al 51esimo di gioco, sia Lapadula (entra tra gli applausi dello stadio, ndr) sia Lazovic. Usciranno Galabinov e Rosi.

Al 55′ l’occasione più nitida per il Genoa capita sui piedi di Bertolacci dopo una deviazione della difesa rossonera. Il suo destro a giro si spegne di poco a lato a Donnarumma battuto. Genoa vicinissimo al vantaggio. Ci riprova un minuto più tardi Taarabt: palla larghissima sul fondo.

Brivido al 57′ per una palla trattenuta da Perin proprio sulla linea su punizione diretta in porta di Suso e scaturita da un fallo di Bertolacci sui trenta metri. Giacomelli in questo secondo tempo fischia molto di più.

Grande sinistro di Veloso dalla distanza al 59′ deviato in angolo da Donnarumma. Anche il Genoa fa tre dalla bandierina. Al 60′ di gioco ammonito Taarabt: secondo giallo per i rossoblu. Da segnalare una posizione più avanzata di Kessié in questo secondo tempo che sta costringendo Bertolacci a maggiori compiti di copertura, specialmente dopo il tiro di qualche minuto fa.

Al 63′ quarto angolo per il Genoa, che però sbaglia tutto e viene preso in contropiede 4 contro 3: Kessié decide di fare tutto da sé e spara a lato della porta difesa da Perin. Genoa scopertissimo in questo frangente. Al 66′ dentro Calabria, fuori Bonaventura. Borini si sposta sul versante di sinistra in seguito a questa sostituzione.

Il Milan pochi secondi dopo il cambio è insidioso e sfrutta un disimpegno maldestro di Veloso senza capitalizzare la buona occasione. Lo stesso Veloso toglierà le castagne dal fuoco al Genoa quando Suso, al 69′ entrerà in area ma verrà chiuso in angolo (il quarto anche per i rossoneri, ndr). Passato il settantesimo di gioco a “San Siro”: il Genoa non subisce in maniera particolare, se non fosse per una gestione del pallone che a tratti potrebbe essere migliore. Molto vicini in fase di non possesso Rigoni, Bertolacci e Veloso, che cercano rapide verticalizzazioni.

Scoccava esattamente la mezz’ora del secondo tempo quando sui piedi di Kalinic, confezionata da Suso, arrivava la più grande occasione rossonera dopo il tiro di Biglia a inizio gara. Solo davanti a Perin, l’attaccante croato non riesce a ribadire in rete ma semplicemente sul fondo. Perin era sulla traiettoria, ma la deviazione sotto porta rischiava di essere mortifera. Al 76′ ultimo cambio rossoblu: fuori Rigoni, dentro Ricci.

Il Genoa sembra accusare un po’ di stanchezza pur non mollando un centimetro, il Milan dal canto suo cerca di approfittarne soprattutto sull’asse di destra, dove Suso imperversa negli uno contro uno. Proprio Suso porta il Milan vicino al gol all’80esimo quando serve a rimorchio l’accorrente Biglia che calcia scaricando tutta la potenza del suo destro sulla schiena di Rossettini.

Suso al minuto 83′ ci prova ma la palla viene neutralizzata da Perin. Nelle file rossonere si prepara ad entrare Cutrone. Fischiato l’attaccante croato. Mancano cinque minuti alla comunicazione del recupero. Da quando il Milan si è rimesso a quattro dietro, con l’ingresso di Calabria, disponibile a spingere e ritornare in copertura, per il Genoa sono iniziate le difficoltà nel provare a concretizzare le ripartenze. Il recupero sarà nuovamente di tre minuti.

Il Genoa conduce il finale di gara nella metà campo rossonera ma senza esiti. L’ultima occasione è un calcio di punizione dai 40 metri che Veloso gioca corto su Izzo. Il Genoa fa possesso e preferisce portare a casa un punto che non rischiare ulteriormente. Secondo risultato utile consecutivo per gli uomini di Juric, che non hanno però sfruttato – merito anche di alcuni accorgimenti tattici del Milan – la superiorità numerica.

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