Davanti in classifica si fermano, in fondo anche le ultime 4 in classifica (Sassuolo, Genoa,  Verona, Benevento). Scappano dalla zona rossa Crotone e Spal.

IL PODIO – Sul podio della 12° giornata di campionato salgono il Crotone e Nicola. Vincono a Bologna dopo aver battuto la scorsa settimana l’altra squadra dell’Appenino tosco emiliano, la Fiorentina. Crotone che lo scorso anno aveva dovuto aspettare la 21° giornata di campionato – pareggio al  “Ferraris con il Genoa – per andare in doppia cifra. Sette punti in più rispetto al campionato passato, calabresi in gol con più facilità con il ritrovato Budimir a secco nella scorsa stagione  con la Doria.

Sul secondo gradino del podio la Spal di Semplici che blocca la Dea di Gasperini sul pareggio. Atalanta bene nel primo tempo, male nel secondo. I nerazzurri incominciamo a sentire nelle gambe l’Europa League e subiscono una Spal ringalluzzita dopo i 3 punti contro il Genoa, apparsa più viva che mai.

Sul terzo gradino di diritto a pari merito la Roma di Di Francesco che dopo tre striminziti 1 a 0 – e dopo aver vinto con il Chelsea di Conte – strapazzano con 4 gol la Fiorentina al “Franchi”: in gol non dagli undici metri Perotti. Pioli non cambia colore: Viola anche dopo l’avventura all’Inter. Con i giallorossi in terza posizione di giornata troviamo anche la Sampdoria. Vince il 115° derby della Lanterna senza il solito gioco ma con cinismo.  Giampaolo sale a 3 derby vinti consecutivamente, ma non per questo nel mirino di società d’alta classifica italiana e europee: spagnole e tedesche.

In cima alla classifica il campionato sembra non aver leader. Il Napoli non si è ripreso dalla “tranvata” con il Manchester City e pareggia in casa del Chievo. Tira poco in porta contro i clivensi reduci dall’aver incassato più di 10 reti nelle ultime tre partite. La rosa della capolista mostra i suoi limiti per affrontare campionato e Champions. Se sarà fortunato a  superare il turno europeo, De Laurentis dovrà mettere mano al portafogli, oltre agli sforzi di parola ad ogni occasione.

La Juventus giocando male ma raggiunge il secondo posto in classifica.  Ci  mette 70’ per superare il Benevento passato in vantaggio. La più brutta Signora del 2017 vista allo Juventus Stadium, truccata solo da Higuain (meno male che doveva andare in pensione per qualche solone del calcio) e Cuadrado.

L’Inter per adesso vince lo scudetto degli spettatori: 71mila presenti al Meazza per una gara normale. Tutti a dieta all’ora di pranzo i milanesi: pareggio contro il Torino. Mihajlovic salvato da quattro ex genoani. Burdisso ineccepibile all’esordio stagionale; Rincon tornato General e chiave del Toro; Falque gol su assist di Ansaldi (convocato nel’albiceleste a causa dell’infortunio a Marcos Acuña, ndr). Il pareggio è il male minore per Spalletti, che rischia di perdere Icardi per lungo tempo.

In cima si ferma la Lazio contro l’Udinese per l’Olimpico allagato. Roma, Lazio, Samp tutte con una gara da recuperare. Nel mezzo Montella salva la panchina. Milan a sprazzi e Suso non fa ammarare l’aereoplanino. Primo tempo senza un tiro in porta. Bucchi non ferma il Diavolo con 11 calciatori italiani in campo. Per Montella la vittoria a Reggio Emilia potrebbe essere il cambio passo tanto atteso?

Dall’Inghilterra arrivano voci commentate anche da penne delle calcio italiano, se non  sono  fake news da copia incolla a tutti i livelli,  secondo le quali Conte potrebbe prendere la panchina del Diavolo già dal girone di ritorno del campionato italiano, nel 2018.

Nella zona di mezzo ci sono, oltre al Milan, anche Torino, Fiorentina, Chievo, Bologna in una forbice di 5 punti. Nella zona calda l’Udinese che deve recuperare una gara; poi Cagliari, Crotone, Spal, Sassuolo dai 12 agli 8 punti. In fondo in zona rossa Genoa, Verona, Benevento da 6 a zero punti. Tra le curiosità: nella dodicesima giornata di campionato non segna Mertens e gli ultras partenopei  devastano un Bar a Verona.

LA NAZIONALE – Intanto arriva lo stop al campionato: l’Italia si gioca contro la Svezia, tra venerdì e lunedì, la partecipazione al Mondiale russo. Non è tempo di polemiche. Bisogna  battere la Svezia in qualsiasi modo. Mister Ventura, se possibile scansa il 4-2-4 che non è – e non può essere – libidinoso visto quello che ti passa il convento calcistico italiano.

CAPITOLO GENOA – Esonerato Juric arriva Ballardini. Il Pirata fregato dagli errori in serie della difesa, l’anello debole della squadra. Ballardini, lo special-normal,  starà attento ai dettagli non solo quelli sul campo ma anche dentro lo spogliatoio. Partirà curando la fase difensiva: non è questione di difesa a tre o a quattro, troppo importante per il gioco del calcio non lasciare i difensori (specialmente quelli del Grifo) uno contro uno in campo aperto.  Al Vecchio Balordo occorrono risultati e fino alla fine del girone di andata l’obiettivo sarà prima non prenderle vincendo le gare anche cinicamente.

Ballardini rispetto al Genoa di Juric farà qualcosa di diverso: non cambierà lo spartito in  avanti raccomandando di buttarla dentro, tirando senza fare voli pindarici.