La promozione della stagione 2004/2005, con Serse Cosmi in panchina, se la costruì anche lui con le sue sgroppate sulla fascia sinistra. Parliamo di Vittorio Tosto, ex calciatore rossoblu con trenta presenze all’attivo con la maglia del Grifone e una promozione che avrebbe presto portato il Genoa dal paradiso al purgatorio. Un trapasso difficile da accettare, che però non ha affatto scalfito il ricordo che il calciatore calabrese nutre da sempre nei confronti del Genoa e dei suoi tifosi (“la prima gara in curva l’ho vista nella Nord“). Lo abbiamo contattato telefonicamente per farci un po’ raccontare che significato abbia avuto la vittoria rossoblu a Crotone e che idea si sia fatto sul cambio d’allenatore e sulla Serie A in generale. Ecco le sue parole.

Il Genoa vince a Crotone dopo aver cambiato allenatore: che idea ti sei fatto?

Vincere uno scontro salvezza su un campo difficile come Crotone non è stato facile. Il cambio di allenatore ha certamente dato uno scossone. È stata ad ogni modo una partita di quelle giocate per ottenere i punti in palio, che erano preziosissimi. E per il Genoa in questo caso “buona la prima”: l’arrivo di Ballardini ha portato entusiasmo, convinzione e soprattutto quei tre punti che mancavano.

Come si spiega, secondo te, un inizio di stagione così?

Purtroppo succede. Avere un periodo negativo nel corso della stagione capita a tutti: per il Genoa è coinciso con tutta una serie di cose non positive. Dall’inizio della stagione, con qualche problema societario dovuto alle cessioni e qualche problema di infortunati, che ha fatto venire meno giocatori importanti per il mercato estivo sono venuti meno, come Lapadula. Una serie di circostanze che hanno portato il periodo negativo subito all’inizio.

Speriamo che ora col cambiamento, con questa vittoria si sia messo il periodo buio definitivamente alle spalle. Perché in effetti i punti in classifica sono pochi, viene meno l’entusiasmo e si è chiuso questo ciclo con la sconfitta nel derby che, si sa, porta ancora più malumore e dispiacere. Questa vittoria di Crotone è stata fondamentale per dare una sterzata a questo periodo negativo.

Cosa ci sta dicendo di nuovo questa Serie A? La lotta salvezza si allargherà ancora in un campionato che si sta spaccando in tre tronconi?

Si è già spaccato. Questo campionato sta dicendo che, soprattutto in cima le prime cinque squadre dal Napoli alla Lazio, si stanno facendo tanti punti segnando anche tanti gol, spaccandosi verso l’alto. Se sommiamo i punti delle prime sei squadre nel campionato italiano battono tutti i campionati a livello mondiale. I punti che si stanno facendo tra le squadre, soprattutto quelle di vertice, sono tantissimi: anche il Napoli stesso, che le ha vinte tutte pareggiandone soltanto due, non è riuscito neanche a staccarsi. Per vincere il campionato occorreranno forse più di cento punti. E lo potrà vincere chiunque.

Vuoi lasciare un saluto ai tifosi rossoblu?

Conservo un grandissimo ricordo dei tifosi rossoblu. La prima – ed ultima – partita che ho visto in una curva è stata proprio in Gradinata Nord. Un giorno ero infortunato e alcuni amici mi ci hanno portato in Gradinata Nord: fu la prima partita che vidi in una curva in vita mia. E ci tengo a dire che mio figlio (Stefano, ndr) è cresciuto legandosi a Genova e al Genoa, di cui è grande tifoso: si può dire che lo sia in maniera quasi maniacale. Naturalmente sono legato al popolo genoano per tanti motivi ed è ovvio che saluto i tifosi con affetto e dico loro “Forza Genoa”.

DI SEGUITO L’AUDIO DELL’INTERVISTA A VITTORIO TOSTO: