In testa corrono tutti, eccetto la Juve, così come per la lotta retrocessione, dove si fermano soltanto il Benevento e il Verona sconfitto nel lunedì calcistico.

Il Napoli di Sarri in testa alla classifica. I 16 punti di differenza in classifica tra Napoli e Milan si sono visti tutti. Un Napoli normale ha avuto ragione del solito Milan sempre alla ricerca del gioco come i dirigenti alla ricerca della Miniera di fosforo del Presidente cinese. Nel sabato del villaggio capitolino la Roma mette la freccia, supera la Lazio e aggancia il terzo posto con una partita da recuperare. Dopo aver perso tre derby con Totti, senza il capitano Di Francesco colora il cupolone di giallorosso.

Alla domenica l’Inter con fame e carattere, la ricetta di Spalletti per nascondere i difetti del biscione, batte l’Atalanta di Gasperini. Icardi timbra due volte il cartellino del gol. Maurito è la grande differenza tra la Dea di Gasperini e l’Inter. Gasperini ha provato ad imbrigliare la matassa non avendo un centravanti-gol con Gomez falso nove alla Sculli di memoria genoana. Gaspe non ha centrato solo una marcatura ad uomo da “segugio”, quella nei confronti di Borja Valero, che quando ha trovato spazi ha illuminato i nerazzurri creando i gol. L’Atalanta a 17 punti tra Europa e campionato.

La Juventus perde contro la Samp. Allegri alla Ventura ha pensato alla Champions, al Barcellona, facendo turnover contro la squadra più in forma del campionato.

Per adesso tutti pensano che la Signora pensi più alla Coppa con le orecchie che al campionato ma la sentenza contro il Barcellona è vicina per capire se è finito l’effetto bianconero sul campionato. A Torino si consolano: lo scorso anno persero nuovamente a novembre al Ferraris. Troppi regali alla Samp con al timone il più forte degli allenatori, facendo attualmente i paragoni tra la rosa di Giampaolo e quella di Sarri. Sampdoria che ha dimostrato di essere solida e attenta nella prima parte di gara e cinica e concreta nel secondo tempo. Samp sesta in classifica con vista Europa e una gara da recuperare contro la Roma e sette punti di vantaggio sul Milan.

Dopo i 19 punti dei rossoneri, Torino a 18 con Belotti che sbaglia il terzo rigore del campionato e pareggia con il Chievo a 17 punti in compagnia di una Fiorentina, sempre viola anche a Ferrara. Pioli le prova tutte con scarsi risultati. Al gruppo si è aggiunto il Bologna dopo la vittoria al Bentegodi contro l’Hellas Verona.

In fondo, escluso il Benevento dopo 13 sconfitte consecutive grazie ad una difesa da brividi e il Verona di Pecchia a corto di gioco e sul filo dei nervi, tutto si è mosso.

Sono arrivate la vittoria del Cagliari ad Udine, più neri che bianchi con Del Neri licenziato per far posto a Oddo, e del Sassuolo con palpiti contro il Benevento. Una vittoria sul filo di  lana che allarga la zona salvezza. Il campionato conferma che bastano due vittorie consecutive per cambiare posizione in classifica.

Genoa e Sassuolo: sei punti di platino per non decidere già dopo le vacanze invernali la zona salvezza e dare competitività  ad un campionato senza mondiali e stimoli. Al Var  Sport di diritto entra Banti. L’Internazionale non vede più i rigori, i falli di punizione diretti dentro l’area di rigore: 3 rigori concessi, tutti e tre tramite il video assistenza arbitro .

IL GENOA: TRA BALLARDINI E LAPADULA – Ballardini centra la prima vittoria e tre punti senza i quali oggi si parlerebbe non di zona salvezza ma di altro.

Ballardini nelle due settimane di lavoro non avrà riempito le viscere del Pio Signorini come faceva H.H. Helenio Herrera con quelli dell’Inter con frasi fatte: “Classe + intelligenza + preparazione = scudetto (salvezza per il grifo)”. “Lottare o giocare? Lottare e giocare”. “Chi gioca da solo gioca per l’avversario, chi gioca con la squadra gioca per se stesso“.

Frasi storiche che Balla e i suoi collaboratori avranno non scritte ma dette faccia a faccia, occhi a occhi con tutti i calciatori genoani.

P.S: non esiste un caso Lapadula. Ballardini gli aveva parlato tra sabato e domenica anche a lungo e gli avrà spiegato l’esclusione dalla gara con il Crotone. Lapadula per Ballardini è come il Borriello che salva il Grifone a suon di gol nel 2012/2013.