Tutti i titoli sono per Migliore: giustamente. Bisogna lasciarne però qualcuno per Ballardini e per tutto quello che gli gira intorno sul prato verde del Pio Signorini. Ballardini contro il Crotone in Coppa Italia per l’ennesima volta ha assemblato e non ha inventato nulla. Anche le seconde linee rossoblu sono andate ognuna al proprio posto.

Anche nei sedicesimi di Coppa Italia è emerso il semplice pensiero di Ballardini che ha confermato che se ogni calciatore gioca nel ruolo più connaturale più adatto alle sue esigenze tecniche dovrebbero giocare meglio tutti, con vantaggi che saranno di tutta la squadra.

Genoa-Crotone, Migliore: “Corsa e grinta, questo sono io” – VIDEO

La musica contro il Crotone non è cambiata tatticamente, ma gli interpreti sì. La differenza di qualità si è vista rispetto a coloro che avevano giocato le prime due gare di campionato ma si sono scoperti, per adesso visti solo in allenamento, giocatori che possono dare un contributo alla causa della salvezza rossoblu.

Migliore su tutti l’alter ego di Laxalt. Il Balla come il maestro Liedholm potrebbe anche portare in qualche gara il piede sinistro di Laxalt a destra e quello di Migliore a sinistra.

Contro il Kroton gioco semplice a zona, possesso pallone non tanto, costruzione e praticità, organizzazione. Peccato che la fantasia che doveva scaturire da Centurion e Ricci si sia vista poco.

Se Omeonga porterà energie al centrocampo adesso al lavoro di Ballardini serve qualcuno che dia sicurezza dentro l’area avversaria al lavoro della squadra. Lapadula è il candidato principale. Tuttavia a Lapa occorrono i gol, agli altri il gioco della prima punta per battere a rete. Al Genoa serve concretizzare dentro le aree avversarie. Anche contro il Crotone troppa fatica nell’impegnare il portiere avversario e gol mancati per fisicità di testa ed anche non dettando il passaggio ai compagni smarcandosi nello spazio.

Lazovic ha fatto suo dovere affondando sulla corsia laterale ma quando alza la testa difficilmente trova un compagno pronto a svincolarsi dal controllo diretto dell’avversario e pronto a disporsi in posizione idonea per ricevere il passaggio, perciò arrivano anche cross infruttuosi.

Centurion resta quello che avevamo visto nella sua precedente apparizione genoana. Da centravanti si è visto poco, solo qualche passo di Cumbia, la danza popolare colombiana di cui è innamorato. El Wachiturro si è visto solo in una occasione nel secondo tempo. Un colpo alla Di Maria, calciatore a cui si ispira come aveva dichiarato Ricardo al suo primo arrivo a Genova. Da Centurion ci si aspettava qualcosa di più anche nel procurarsi falli, invece ha preso solo calci.

Ricci contro i suoi ex compagni ci ha messo tanta volontà ma Ballardini in Serie A gli dovrà trovare la posizione giusta sul terreno di gioco. Davanti può fare di tutto con i piedi: toccherà a Pilati aggiungergli il fisico.

Brlek deve crescere. Ha giocato da mezzala sulla trequarti nel suo ruolo preferito , ha doti tecniche e velocità, ma deve avere più coraggio e non fare solo cose elementari come il passaggio laterale o indietro.

Ballardini ha buttato dentro anche Rodriguez. È a Genova per imparare.

Tutti gli altri li conosciamo con pregi e difetti. Lamanna è pronto ad affrontare la Juventus giorno 20 e se si andrà ai rigori. Rossi pimpante e sorridente visto uscire dallo stadio: un suo ritorno ad alti livelli col Genoa è atteso e la speranza è che l’aria e il calore del popolo rossoblu possano rilanciarlo e fargli dimenticare tutte le sferzate della sfortuna nei suoi confronti.

Genoa, le prime foto di “Pepito” Rossi al Ferraris – FOTO

Il Crotone 2 ha invece meno qualità. Nicola ci teneva e ha fatto pretattica. Ha ingannato tutti i cronisti calabresi facendo due allenamenti prima della gara del Ferraris: uno con quelli che dovranno giocare domenica in campionato contro l’Udinese, un altro con quelli che dovevano scendere in campo al Ferraris. Tutte le formazioni annunciate dalla stampa nazionale e no sono state sbagliate.

Grifo, adesso sotto con la Juventus il 20 dicembre prossimo. Senza fasciarti la testa in anticipo. D’accordo: il Genoa tre giorni giocherà al Ferraris con il Benevento, ma la Vecchia Signora lo stesso giorno se la vedrà con la Roma.

Le riserve della Juventus sono più forti? Ballardini come in un carosello del 1970: “Gigante pensaci tu”. Vecchio Balordo, sempre in quel carosello, fatti la domanda. “E che, ci ho scritto Jo Condor”. Passerà la sfiga in questa inetta Coppa Italia. Provaci Genoa a colorare l’albero di Natale e aggiungere una pallina  rossoblu ai quarti.

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