Non è stata la migliore gara dal punto di vista tecnico, ma senza dubbio il peso della posta in palio ha influito sull’economia della partita e sui tanti errori di misura e di gestione del possesso pallone dall’una e dall’altra parte. Quella di ieri sera è stata una partita da 76 palle perse, una quindicina di ripartenze dal recupero del pallone all’avversario e un’altra settantina di passaggi non riusciti. La differenza vera in una sfida poco frizzante l’ha fatta la formazione che più di tutte ha dimostrato di essere squadra.

Non sono mancate le iniziative dei singoli neppure in casa rossoblu (10 palloni persi dal solo Taarabt su un totale di 41, ndr), ma sulla sponda gialloblu non si ricordano quasi mai azioni orchestrate da tutta la squadra: le più pericolose sono state una traversa rocambolesca di Verde nei primi minuti e un sinistro a giro di Cerci nel secondo tempo. Per il restoFoto TanoPress l’impatto con la retroguardia rossoblu varata da Ballardini è sempre stato anestetizzante per la manovra degli uomini di Pecchia (il trio difensivo Izzo, Spolli, Zukanovic ha recuperato 13 palloni su 30 totali riconquistati dai rossoblu). Il Genoa, dal canto suo, ha giocato in verticale quando ne è stato capace e avrebbe potuto gestire meglio almeno un paio di contropiedi: sempre però arrivando in porta con una trama di 3/4 passaggi e una discreta rapidità nel rigirare la fase di non possesso in fase di possesso e d’attacco. Migliorare nelle due fasi di gioco, del resto, è un mantra ripetuto da Ballardini ogni conferenza stampa.

Il fattore stadio ha sicuramente avuto ulteriore rilevanza sulla gara (“siete uno di meno” il coro alzatosi dalla curva dei tifosi dell’Hellas a fine partita e indirizzato a squadra e allenatore, con Pecchia bersaglio privilegiato sin dal fischio d’inizio perché presunto colpevole di questa difficile situazione di classifica), malgrado non possa averla condizionata al punto da indirizzarla a favore del Grifone. Perché il Genoa, da qualche mese a questa parte, di trasferte se ne intende. Un cammino positivo oltre ogni aspettativa quello lontano dal “Ferraris”: percorso che sta facendo della formazione rossoblu un cliente difficilissimo per chiunque.

Se infatti la gara del “Bentegodi” ha detto che in termini di precisione e finalizzazione si poteva essere meno opachi, il dato generale sul rendimento in trasferta del Genoa è invece limpidissimo: 11 punti conquistati; settimo posto virtuale se il campionato si fosse disputato solamente lontano da casa; difesa concreta e solida, con cinque reti subite in 8 gare; in ultimo – ma non in ultimo – la più lunga imbattibilità esterna del torneo (Perin non subisce gol fuori casa da 214′ minuti, esattamente dalla rete di Antenucci a Ferrara). Peraltro, dal ritorno dalla pausa per le Nazionali e con l’avvento di mister Ballardini, il Genoa ha collezionato 7 punti tenendo, nell’ultimo mese, il passo di Roma e Bologna e figurando secondo solamente all’Inter, a punteggio pieno con 9 punti e capolista.

Entrando però nel dettaglio che più interessa il Genoa per la sua attuale posizione di classifica, e quindi evidenziando le dirette concorrenti per la salvezza, il Genoa ha preso 3 punti al Cagliari (con cui vanta lo scontro diretto vincente alla Sardegna Arena, ndr), 4 aFoto TanoPress Sassuolo, Udinese e Verona, 6 a Spal e Benevento e addirittura 7 al Crotone, che perde da tre turni di fila. Se per Ballardini chi aveva il doppio dei punti del Genoa al suo arrivo sulla panchina rossoblu (il Genoa ne aveva 6) “voleva dire che era bravo il doppio rispetto a noi“, adesso il Genoa ha ribaltato in soli 270′ minuti le prospettive, riportando la situazione in uno stato di equilibrio e di freddezza mentale tali per cui lavorare e migliorare ancora sono obiettivi raggiungibili con qualche serenità in più. Ma l’attenzione non andrà abbassata: nell’arco di un mese arrivano Atalanta, Fiorentina, Benevento, Torino e Sassuolo prima di due settimane di “riposo”. Invertire il ruolino di marcia in casa potrebbe significare tantissimo per la salute del Vecchio Balordo.

I NUMERI DEL GENOA (aggiornati alla 15° giornata)

  • GOL FATTI: 13 (15° attacco della Serie A)
  • GOL FATTI IN CASA: (13° attacco della Serie A)
  • GOL FATTI FUORI CASA: (17° attacco della Serie A)
  • GOL SUBITI: 20 (9° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI IN CASA: 15 (18° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI FUORI CASA: (2° difesa della Serie A)
  • RIGORI A FAVORE: 2
  • RIGORI CONTRO: 2
  • VITTORIE: 3
  • SCONFITTE: 8
  • PAREGGI: 4

TI POTREBBE INTERESSARE…

Hellas Verona 0-1 Genoa, 3 punti d’oro per il Grifo. Ballardini fa del Bentegodi terra di conquista

Ballardini: “Meglio nelle occasioni, peggio nel gioco. Sono rustico e spigoloso come i genovesi”