Nella giornata del Milan e della decisione dell’UEFA sul voluntary agreement, da Argentina, Inghilterra e Cina arrivano notizie che fanno da contorno a un calcio che cambia giorno dopo giorno. E l’Italia rischia di essere snobbata dall’Argentina di Messi, che nel 2018 diventerà il calciatore più pagato del mondo 

MILAN, UEFA E TOP PLAYER – La giornata calcistica italiana odierna sarà di colore rossonero. Oggi l’UEFA dovrebbe dare un altro dispiacere al Milan ma non per risultati sul campo: dovrebbe darglielo perché boccerà tutti i piani di richiesta di voluntary agreement, l’accordo che consente di non pagare sanzioni per la violazione del fair play finanziario dei precedenti tre anni, a fronte di un piano di rientro e del rispetto di una serie di obblighi. Il Milan sarà rimandato in primavera con il Settlement agreement con sanzioni ancora da definire.

Una situazione difficile non solo per i risultati che non arrivano dato che l’UEFA ha dettato due condizioni che saranno difficili da mantenere da parte dei cinesi rossoneri. La prima: non potranno esserci “rischi di instabilità della proprietà” dal momento che se il Milan non onorerà il debito con il fondo Elliot in scadenza ad ottobre 2018 passerà al Fondo inglese e quindi l’Uefa in alternativa pretende che il debito sia rifinanziato nei prossimi giorni, anche se siamo a dieci mesi dalla scadenza. Il Milan ha in corso una trattativa con il fondo Highbridge per rifinanziare il debito in cinque anni, ma con la premura dell’Uefa dovrebbe rinunciare a contrattare condizioni più favorevoli.

L’alternativa che hanno i Cinesi e l’ad Fassone per sistemare il play finanziario con l’Uefa è rimasto solamente una: vendere un top player. I  candidati principali sono Donnarumma,  con il procuratore Raiola subito in movimento con il PSG, o Bonucci messo nel mirino del Real Madrid questa estate per sostituire Pepe. Operazione non andata in porto per la richiesta di ingaggio di 7,5 milioni più 2,5 di bonus. Un fardello per lo stopper della nazionale dopo l’esclusione azzurra dai mondiali russi e le non perfette prestazioni con il Diavolo di Montella.

Donnarumma a 18 anni è già nel vortice dei tifosi e dà l’idea di essere messo nel mezzo. Lo striscione duro della curva milanista: “Violenza morale 6 milioni all’anno e l’ingaggio di un fratello parassita?” è stato ad orologeria. Si tratta di una chiara allusione alle indiscrezioni secondo cui Mino Raiola ha chiesto di annullare il rinnovo del contratto.  Il  procuratore, dichiarato dalla dirigenza rossonera uno show man, arriva come il cacio sui maccheroni per risolvere il play finanziario con il Diavolo a fare da Ponzio Pilato.

IN CINA NON SANNO PIÙ CHI TIFARE – A proposito di Mondiali del prossimo giugno. L’uscita dell’Italia ha messo in crisi centinaia di milioni di tifosi cinesi che orfani della propria nazionale avevano deciso di tifare gli azzurri. In questi giorni hanno scelto di tifare Germania e non Brasile. Perché i tedeschi? In una inchiesta hanno risposto: “sono  vincitori seriali, efficienti e hanno uno stile di calcio sinonimo di qualità”. Inchiesta condotta sul South China Morning Post. Su questo successo teutonico ha molto inciso Mesut Ozil, considerato un sex simbol in Cina.

ASMA IN CRESCITA NEL MONDO DEL PALLONE? – Altra notizia che arriva dall’Inghilterra, più precisamente dalla British Thoracic Society: su 97 calciatori provenienti da squadre di Premier League, Championship (B italiana) e League One,  27 sono risultati asmatici. Dieci di questi non avevano mai avuto precedenti di asma o precedenti alle vie aeree. La notizia ha scatenato gli scienziati dell’Università di Kent che hanno dichiarato: “nel calcio tutte le società individuano eventuali problemi cardiaci ma non effettuano test sulla respirazione”.

Gli esperti ritengono che il fenomeno asmatico possa essere collegato agli allenamenti regolari ad alta intensità, che inducono il giocatore a respirare con alta frequenza, anche quando l’aria è fredda e secca, e sono esposti all’inquinamento atmosferico (strutture vicino a flussi importanti di macchine) oltre ad altri allergeni come il polline. Gli scienziati hanno invitato i club inglesi a non sottovalutare i sintomi di oppressione del petto o tosse finiti gli allenamenti e le gare.

MESSI SFIORERÀ I 40 MILIONI L’ANNO – Spostiamoci a Barcellona, dove temendo di vedere partire Messi in scadenza di contratto a parametro zero il primo gennaio lo copriranno d’oro: la Pulce avrà una clausola rescissoria di 700 milioni e un ingaggio di 39 milioni all’anno. Messi doppia CR7, sarà il calciatore più pagato del mondo superando Neymar che guadagna al Psg 30 milioni.

ITALIA, NON LA VUOLE PIÙ NESSUNO – Dietrofront dell’Argentina. Il 23 Marzo Mister  Sampaoli non vuole giocare l’amichevole di Basilea contro la nazionale azzurra. Una scelta condivisa dalla Federazione argentina. Il motivo? Perché il ct dei blancocelesti non vuole affrontare una squadra fuori dal Mondiale, che oltre non essere concentrata, potrebbe non limitarsi nelle entrate dopo il KO da parte della Svezia andando così ad alzare la soglia di pericolo a poche settimane dal Mondiale russo. Il no di Messi e compagnia all’Italia dà la misura di quanto quest’ultima abbia perso credibilità, e con essa i suoi sponsor non partecipando al Mondiale russo.

La speranza che la FIGC, chissà quando arriveranno nuovo Presidente e c.t., non vada per vie legali chiedendo i danni per il mancato introito di 3 milioni di euro proveniente la maggior parte da diritti televisivi. Cifra che se dovesse essere richiesta dalla Figc potrebbe far cambiare idea a Sampaoli e all’ultimo momento fargli schierare le riserve. Altra brutta figura del calcio italiano, e non solo per l’incidente diplomatico con la Federazione argentina: sarebbe anche una presa per i fondelli dei tifosi che accorrerebbero in Svizzera.

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