Difendere bene e avere portieri affidabili si confermano presupposti per costruire una buona classifica. In alcuni campionati, come in Premier League, i portieri vengono pagati fior di milioni da tornei esteri: si pensi ad Ederson, attuale portiere del Manchester City. In Italia, fra i pali più che in altri ruoli, si conferma una buona tradizione nostrana. Sono 9 su 20 le squadre ad aver schierato sempre un portiere italiano, mentre sono 15 su 20 quelle ad aver far partito titolare almeno una volta da inizio stagione un estremo difensore cresciuto nei vivai italiani. Ma al di là di questi dati, siamo andati a vedere quali di questi calciatori vengano premiati dalle statistiche. Statistiche che ineriscono ovviamente sia ai dati di squadra, in particolare al numero di gol subiti, sia al momento di forma dei singoli portieri. Nella tabella che segue abbiamo riassunto quello che è il rapporto le parate fatte e i gol subiti da ogni squadra, in alcuni casi sommando le statistiche di giocatori che si sono avvicendati tra i pali nelle prime 19 giornate. È il caso delle coppie: Viviano-Puggioni (Sampdoria), Mirante-Da Costa (Bologna), Cragno-Rafael (Cagliari), Buffon-Szczesny (Juventus), Berisha-Gollini (Atalanta) e Brignoli-Belec (Benevento).

TABELLA 1: il rapporto parate/gol subiti dei portieri di Serie A

  • Alisson 4,4
  • Handanovic 3,6
  • Perin 3,4
  • Strakosha 3,1
  • Viviano/Puggioni 2,7
  • Gomis 2,4
  • Sportiello 2,4
  • Sorrentino 2,3
  • Sirigu 2,3
  • Mirante/Da Costa 2,2
  • Consigli 2,2
  • Cragno/Rafael 2,2
  • Nicolas 2,1
  • Buffon/Szczesny 2,1
  • Reina 2
  • Bizzarri/Scuffet 2
  • Berisha/Gollini 1,9
  • Cordaz 1,9
  • Donnarumma 1,8
  • Brignoli/Belec 1,6

I FANTASTICI QUATTRO – Gli unici quattro portieri che hanno un rapporto parate/gol subiti superiore a 3 sono Strakosha (Lazio), Perin (Genoa), Handanovic (Inter) e Alisson (Roma). In altre parole, gli estremi difensori di quattro delle migliori sette difese del campionato a fine girone d’andata sono capaci di neutralizzare almeno tre tiri prima di rischiare di subire gol. Il loro rapporto è così alto un po’ perché le squadre di cui difendono i pali subiscono poche reti, un po’ perché il loro momento di forma è in crescendo o vive di costanti riconferme. Si parla di quattro profili dei quali, ad oggi, è quasi impossibile dire il contrario. Lo evidenzia anche la grafica a destra, dalla quale manca soltanto Handanovic perché autore di 51 interventi: si tratta della top ten dei portieri per parate effettuate in queste prime 19 giornate (non ci si lasci fregare dal 18 che riportano Strakosha e Alisson alla voce “presenze”: devono recuperare una partita con le loro rispettive squadre, ndr). Perin guida il precedente quartetto con 76 parate, seguito dall’albanese Strakosha (70) e dal giallorosso Alisson (53). Per altro il portiere rossoblu è, statistiche alla mano, quello ad aver effettuato più parate su tiri da fuori area (44).

ATTENZIONE ALLA FASCIA DI MEZZO – Proseguendo l’analisi, un folto gruppo di portieri si attesta, come rapporto, tra 2,7 e 2. Troviamo in questa fascia anche Reina o la coppia bianconera Buffon-Szczesny o, infine, il miracoloso 38enne Sorrentino senza le cui parate il Chievo avrebbe una classifica ancora più deficitaria. Attenzione: non si parla necessariamente di portieri in calo di forma o col freno a mano tirato. In alcuni casi anzi, come in quelli di Sirigu o dello stesso Sorrentino, di giocatori che hanno piuttosto garantito un buon numero di punti alle loro squadre e che vengono traditi dal rendimento difensivo dei compagni, come accade per l’italiano Gomis, difensore della carta peggiore difesa del campionato con 33 reti concesse. In calo di prestazioni, o comunque in leggero ribasso, le sole quotazioni di Viviano e Nicolas.

CHI SCENDE SOTTO IL DUE – Scendono sotto il rapporto 2 solamente quattro squadre coi loro rispettivi portieri. Si tratta di Atalanta, Crotone, Milan e Benevento. Spicca il nome di Donnarumma, la cui mano sul destino del mano non sta imprimendo la giusta direzione. La porta rossonera è la 12° più perforata e sicuramente avrebbe bisogno oggi di ricevere più copertura da una difesa che invece sta in larga parte “tradendo” le aspettative estive.

Nel caso invece della Dea, la presenza in quest’ultima fascia evidenzia che i suoi portieri sono sì meno impegnati rispetto a quelli di altre squadre (48 parate totali tra Berisha e Gollinindr) ma che non sono per questo anche meno impermeabili. Dato interessante dal momento che l’Atalanta non sfigura come difesa con le sue 25 reti, che le valgono l’ottavo posto dopo Lazio e Genoa (vedi tabella a inizio articolo).

Crotone e Benevento invece hanno un problema con la difesa, essendo i pitagorici la peggiore difesa in trasferta (24 gol subiti) e i sanniti, detentori di tutti gli altri primati negativi in termini difensivi. Ne risentono anche Cordaz, capitano e irriducibile baluardo della formazione oggi allenata da Zenga, e gli estremi difensori del Benevento, che neppure tra i più impegnati (68 parate totali fra Belec e Brignoli, ndr) hanno raccolto 41 volte il pallone in fondo al sacco.

Fonte: WhoScored.com

TI POTREBBE INTERESSARE…

Serie A, top e flop del girone d’andata: Perin miglior portiere, Chievo delusione