Il mercato di gennaio degli anni Duemila è definito da tutti di “riparazione”, ma in realtà spesso è la conferma che è meglio riconfermare quanto si aveva in cascina dall’estate piuttosto che cercare di andare a trovare l’occasione, il colpo da maestri. Negli anni José Mari, Marcio Amoroso, Esneider, Fabio Junior hanno insegnato relativamente poco perché alla fine, come sempre, “più dell’amor (proprio) potrà il digiuno (da calciomercato)”.

In generale, vista la concitazione di una finestra di mercato estenuante ed eccessivamente lunga, è successo a poche squadre di centrare l’obiettivo nel mese di gennaio. E in tempi recenti, a dirla tutta, si contano davvero sulle dita di una mano le operazioni che hanno garantito alle squadre una reale inversione di tendenza. Sono molti di più i profili che dalle loro dimensione ideali hanno fatto voli pindarici senza mai incidere. Si pensi a Eder dalla Sampdoria all’Inter oppure a Gabbiadini, oggi al Southampton perché mai entrato in empatia con Sarri e il Napoli. E ancora si considerino Iturbe, Gilardino (dall’Empoli al Pescara nella passata stagione, ndr); i Boateng e i Kakà di ritorno al Milan; Hernanes dalla Lazio all’Inter nell’inverno 2014; Edu Vargas al Napoli; il tanto criticato Anelka dallo Shangai Shenhua alla Juventus.

Genoa, visite mediche svolte per Medeiros. Ora attesa solo l’ufficialità

Inevitabilmente il nostro sguardo passa anche al Genoa, quello che nelle stagioni più travagliate per via della classifica ha vissuto di prestiti “rigeneranti” nel mese di gennaio: lasciando indietro l’agenda dei tapulli difensivi messi negli anni coi vari Antonelli (gennaio 2011 per sostituire il partente Criscito), Portanova, Manfredini o Burdisso, poi riconfermati anche nelle stagioni successive e sofferte per il Grifone in Serie A, si arriva all’annata 2014/15. Si tratta della stagione che porta Sturaro al passaggio anticipato alla Juventus e agli innesti temporanei di Pavoletti e Niang: in entrata come in uscita, è una stagione emblematica. Quel Genoa finirà la stagione centrando l’Europa, poi non vissuta a causa della questione licenza UEFA. Sono addirittura due le operazioni centrate, a cui andranno sommate quella di Tino Costa, mai però esploso del tutto, e quelle di Borriello e Bergdich (che così male non fece). Non ci si dimentichi, per dovere di cronaca, anche del duo També-Ariaudo mai sceso in campo.

Si continuerà con un buon fiuto per le occasioni d’inverno anche l’anno dopo: stagione di transizione, l’ultima di Gasperini prima del passaggio all’Atalanta col fardello della mancata passerella europea. A gennaio 2016 arriverà Suso, che sin dalla prima partita di Verona propizia la risalita del Genoa in classifica (in quel momento è 16°, ndr) con un gol su punizione. In realtà è un autogol del portiere Coppola su una traiettoria insidiosa del mancino spagnolo, ma è la prima goccia di un bicchiere che si riempirà col tempo. Il mancino iberico si consacra con reti pesanti contro Frosinone e Sampdoria, nel derby di ritorno. Deluderà invece Alessio Cerci, da tempo seguito dal Genoa.

Nella stagione successiva Niang ha lasciato il Genoa e fatica in un Milan che presto lo diretterà in Premier; Pavoletti intanto si appresta di lì a pochi mesi ad abbandonare la Liguria per virare su Napoli, dove non esploderà mai (10 presenze, 0 gol, 17 milioni sborsati da De Laurentiis). Con lui anche Rincon, valutato 8 milioni di euro dalla Vecchia Signora, le cui presenze da titolare con Allegri alla Juventus si conteranno sulle dita di una mano.

Calciomercato, tutti DS

Altra squadra che negli ultimi anni ha avuto un feeling altalenante con gli innesti invernali è proprio il Milan, che nel gennaio 2013 propiziò il ritorno in Italia di Mario Balotelli, richiamato in patria dal Manchester City. I rossoneri arriveranno terzi grazie alle sue reti, che saranno 12 in tredici presenze.

Si ricordano comunque poche altre operazioni di questo tenore nei più recenti inverni, meno rigidi per temperature e pure per parsimonia nell’estrarre denaro dai portafogli. L’anno scorso Deulofeu al Milan incise notevolmente sui risultati del Diavolo, così come incisero nella stagione 2013/14 i massicci innesti invernali fatti da Squinzi per il Sassuolo, chiamato a lottare per una salvezza storica al suo primo anno di Serie A. Arrivarono in una botta sola Biondini e Manfredini dal Genoa, e con loro Sansone, Paolo Cannavaro, Peluso e Rosi. La salvezza fu centrata.

Da inserire nella quanto mai breve lista di operazioni positive Ghoulam al Napoli nel gennaio 2014, Nainggolan alla Roma, Taarabt dal QPR al Milan. Assolutamente da non dimenticare poi l’operazione Salah-Fiorentina del gennaio 2015: Cuadrado abbandona la causa viola, ma la dirigenza toscana acquisisce in prestito l’attaccante egiziano che nel girone di ritorno farà 6 gol in sedici presenze e permetterà alla Fiorentina di chiudere al quarto posto. Poi in estate il trasferimento alla Roma.

Tra le notizie estere più significative e che un po’ riguardano anche il calcio italiano, si segnali il trasferimento del gennaio 217 dal West Ham al Valencia di Simone Zaza, diventato un contendente per la classifica marcatori assieme a campioni del calibro di Messi, Suarez e Cristiano Ronaldo.

CHI INCISE DI PIÙ

  • Balotelli dal Manchester City al Milan (gennaio 2013)
  • Taarabt dal QPR al Milan (gennaio 2014)
  • Ghoulam dal Saint-Etienne al Napoli (gennaio 2014)
  • Nainggolan dal Cagliari alla Roma (gennaio 2014)
  • Pavoletti dal Sassuolo al Genoa (in prestito, poi riscattato nell’estate 2015)
  • Salah dal Chelsea alla Fiorentina (gennaio 2015, contropartita per Cuadrado ai Blues)
  • Suso dal Milan al Genoa (gennaio 2016)
  • Perotti dal Genoa alla Roma (gennaio 2016)
  • El Shaarawy dal Monaco alla Roma (gennaio 2016)
  • Deulofeu dall’Everton al Milan (gennaio 2017)
  • Bereszyński dal Legia Varsavia alla Sampdoria (gennaio 2017)

CHI INCISE DI MENO

  • Regini dalla Sampdoria al Napoli
  • Grassi dall’Atalanta al Napoli
  • Cabral dal Sunderland al Genoa
  • Cerci dal Milan al Genoa
  • Postiga dal Valencia alla Lazio
  • Eder dalla Sampdoria all’Inter
  • Bastos dall’Al-Ain alla Roma
  • Maniche dall’Atletico Madrid all’Inter
  • Hernanes dalla Lazio all’Inter
  • Shaqiri dal Bayern Monaco all’Inter
  • Podolski dall’Arsenal all’Inter
  • Gabbiadini dalla Sampdoria al Napoli
  • Doumbia dal CSKA Mosca alla Roma
  • Macheda dal Manchester United alla Sampdoria
  • Rincon dal Genoa alla Juventus
  • Pavoletti dal Genoa al Napoli
  • Anelka dallo Shangai Shenhua alla Juventus
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