Lunedì si voterà per l’elezione del presidente federale? La domanda è quanto mai lecita viste le dichiarazioni di ieri rilasciate da Giovanni Malagò, presidente del CONI, che ha minacciato entro un mese il commissariamento della FIGC laddove la Lega Serie A non trovasse un accordo per il rinnovo delle nomine. Di rilievo anche la risposta di Gravina a nome pure degli altri due candidati, Tommasi e Sibilia. Ecco quanto accaduto nelle ultime 72 ore.

Non abbiamo ricevuto risposta formale dalla FIGC alla lettera che abbiamo inviato il 5 gennaio scorso” avrebbe detto ieri il presidente Malagò, facendo seguito a quanto anticipato il 24 gennaio scorso ai tre candidati alla presidenza federale in un incontro tenutosi a Roma. Ma cosa vi era scritto in questa lettera?

In realtà, come riporta lo stesso sito del CONI, non vi era altro che un richiamo alla FIGC “ad ottemperare all’adeguamento dello Statuto della Lega di Serie A in base ai principi informatori approvati dal Consiglio Federale il 26 ottobre 2017, non avendo ricevuto alcun riscontro dall’analoga lettera inviata alla FIGC lo scorso 5 gennaio“. In parole più semplici: veniva chiesto un rinnovo delle nomine.

L’accusa si è fatta più pesante quando Malagò è giunto a sostenere che di questa lettera non fosse stata data corretta diffusione dal commissario straordinario Tavecchio al resto dell’assemblea. E affermarlo in periodo di piena campagna elettorale rischia di segnare indirettamente le sorti del calcio italiano, quello che nell’estate 2020 vedrà aprirsi l’Europeo all’Olimpico di Roma.

Di questa mancata diffusione siamo dispiaciuti perché fa capire quale sia attualmente lo stato dell’arte ha poi aggiunto lo stesso Malagò – In Lega Serie A in questo momento vi è il commissario straordinario Tavecchio che dovrebbe ottemperare a regole che per primo sta invece disconoscendo. Carlo Tavecchio doveva rendere pubblica la lettera del 5 ma nessun candidato ne era a conoscenza“.

La risposta di Tavecchio non si è fatta attendere. “Non ho mai nascosto nessun documento: la lettera fu inviata subito ai vari club di Serie A e presentata all’attenzione del Consiglio FIGC“. Per i passaggi formali, sempre a detta del commissario Tavecchio, basterebbe rifarsi ai verbali. Ad ogni modo, in questo botta e risposta, c’è l’immagine di un intero sistema alla ricerca di un equilibrio fondamentale e vitale capace di assicurare realmente una svolta.

E se quella della lettera è solo la goccia ad aver fatto traboccare il vaso, la richiesta che ne è seguita è stata altrettanto clamorosa e non ha certo calmato le acque. Il CONI infatti ha chiesto apertamente un rinvio delle elezioni per attendere sviluppi all’interno della Lega Serie A. Insomma, Malagò e il Comitato Olimpico vorrebbero capire quali saranno le sorti della Lega prima di andare ad elezioni e per questo, per mettere pressione là dove già ve n’è moltissima, hanno dato un ultimatum: trenta giorni a partire dal 24 gennaio per vedere eletti un Presidente di Lega e due rappresentanti in Consiglio Federale. Altrimenti sarà commissariamento della FIGC.

E i candidati alla presidenza della FIGC, inevitabilmente coinvolti nella discussione, rispondono a mezzo Gravina. “È vero, il presidente Malagò ci ha chiesto di rinviare l’elezione di lunedi 29 gennaio per aspettare l’evolversi della situazione riguardante la Lega Serie A“. I candidati Tommasi, Gravina e Sibilia ne parleranno dettagliatamente domani, ma fanno già capire che “si tratterebbe di un’ipotesi che comporterebbe difficoltà oggettive: l’assemblea elettiva è infatti già stata incardinata. Ma ci siamo riservati di fare una riflessione“.

Andare ad elezioni subito significherebbe sventare l’ipotesi di commissariamenti, o quantomeno placare le ire di Giovanni Malagò, il quale non ha mancato ancora di recente di strizzare l’occhio a Gianluigi Buffon, che oggi compie gli anni ma che nel prossimo futuro dovrà capire se continuare a lavorare tra i pali o dietro una scrivania (quella del Club Italia?).

Sono tante le ipotesi che si incrociano e il tempo si assottiglia: in tutto ciò, il sistema calcio italiano necessita di solidità, pragmatismo e promesse mantenute. In tal senso, oggi vi sarà un passaggio importante in Lega, dove tra mille nomi rimane ancora in carica il commissario straordinario Tavecchio. Nuovo aggiornamento assembleare dei presidenti di Serie A: si parlerà senza dubbio di diritti tv, ma anche di lettere non diffuse e accuse del CONI?

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