Marco Nappi e Massimo Briaschi vantano oltre trecento presenze e quasi ottanta gol in due con la maglia del Genoa: alcuni gol pesanti, altri ricordati da anni. Alla partita benefica per Matteo Casavecchia (clicca qui per saperne di più) c’erano anche loro e li abbiamo raggiunti per farci raccontare cos’è, per loro, il Genoa. Ecco le loro storie tra presente, passato e futuro del Grifone:

MARCO NAPPI ha vestito la maglia del Genoa in tre riprese: la prima volta nella stagione 1988/89, quando divenne il miglior marcatore rossoblu conquistando la promozione in Serie A con la maglia rossoblu. Una Serie A che non vivrà con la maglia del Genoa passando in prestito per quattro anni lontano dalla Liguria. Tornerà nel 1993, col Grifone sempre nel massimo campionato, e soltanto un altro anno a Brescia nella stagione 1994/95 lo terrà lontano una seconda volta dalla squadra che “lo aveva consacrato”. A fine stagione sarebbe tornato sotto la Lanterna e lì sarebbe rimasto stabilmente sino al 1999. In totale collezionerà con la casacca rossoblu 189 presenze e 44 gol ed è nella hall of fame della storia rossoblu come il sesto giocatore per presenze (161) in Serie B con la maglia del Grifone.

Il Genoa è la squadra che mi ha consacrato e a cui sono rimasto legato. Dal Genoa mi hanno sempre mandato via. E io sono sempre tornato” (Marco Nappi)

MASSIMO BRIASCHI ha giocato per la formazione rossoblu in due riprese. La prima nelle stagioni tra 1981 e 1984 collezionando 80 presenze e 29 gol; la seconda tra 1987 e 1989, incrociandosi nell’ultimo suo anno in rossoblu anche con Marco Nappi, assieme al quale segnerà dieci reti fondamentali per concorrere alla promozione del Grifone allenato da Franco Scoglio. Nel mezzo tra le due lunghe parentesi genoane l’esperienza alla Juventus. In totale può vantare 122 presenze e 34 marcature con la maglia del Club più antico d’Italia.

Il Genoa è qualcosa che ti rimane dentro: colori, città, tifosi. Quando posso qui torno molto volentieri” (Massimo Briaschi)

Occhi al Pio #1: la partita benefica per Matteo Casavecchia e le parole di Ballardini – VIDEO