Dopo le parole del direttore generale Perinetti, che hanno commentato il calciomercato invernale del Genoa e chiarito in qualche modo lo scenario che dovrebbe venire a crearsi in merito alla lista dei 25 (che vedrà esclusi Brlek e Landrendr), hanno rilasciato le prime dichiarazioni da rossoblu i neo acquisti invernali. Si parte con quelle di Daniel Bessa:

“Me lo sentivo che venire al Genoa poteva essere un passo avanti nella mia carriera e ho voluto farlo: sono molto contento. Se avevo offerte della Sampdoria? Sì, ma insieme al mio agente e a mio fratello, che mi consigliano sempre, abbiamo scelto quello che ci dicesse anche lo spirito. Non ho guardato la posizione di classifica, ma più che altro a cosa andassi incontro e cosa mi dicesse il cuore: e il cuore ha detto molto chiaramente Genoa“.

“Dove mi vedo in questa squadra? In questa squadra da mezzala ricoprirei il mio ruolo naturale. Posso comunque fare più ruoli del centrocampo, dall’interno al centrale. A centrocampo mi trovo bene. Se mi chiederanno di avere compiti più difensivi non avrò problemi: l’ho già fatto tante volte, non soltanto a Verona ma anche da altre parti. Per partite specifiche. Sono a disposizione e se devo fare altri ruoli li faccio volentieri, dado il mio massimo”.

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“Se dovremo aiutare gli attaccanti a fare gol? Sicuramente, ma nella mia idea anche i difensori possono fare gol. Non bisogna mettere troppa pressione agli attaccanti, anche se in area sono i più bravi. Si può aiutare sempre chiunque a segnare e l’importante resta la squadra”.

“Se adesso parla tanto portoghese in questa squadra? Sì, ci sono tre ragazzi portoghesi e anche molto bravi: è bello perché si può parlare anche questa lingua. Ma l’importante è parlare tutti quanti l’italiano e vincere le partite. Il Genoa è una grande occasione per la mia carriera? Sì, e questa è stata la motivazione principale: che io possa trascorrere un percorso importante per la mia carriera prendendo tutto ciò che il Genoa può darmi per trasformarli in un passo importante della mia carriera”. 

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Infine un passaggio sulla bellezza della sede di Palazzo Reale e della Sala degli Specchi che ha fatto da teatro alla presentazione delle celebrazioni per il 125° anno di vita del Genoa, ma anche per la presentazione dei nuovi innesti rossoblu, escluso El Yamiq presentatosi poco più tardi via social.

Sono stato fortunato perché è capitato alla prima conferenza stampa un posto che non fosse un centro sportivo o una sala stampa. Oggi è stata un’esperienza speciale che rimane già un marchio per me”.

Aperto l’anno di celebrazioni per il 125° del Genoa: “Un patrimonio sportivo universale”