Si apre ufficialmente l’anno di celebrazioni per il 125° compleanno del Genoa, il club più antico d’Italia. “Un anniversario importante, non solo per il Genoa ma per tutto il calcio italiano, – come ricordato in apertura dal portavoce rossoblù Tonino Bettanini – Un evento promosso dalla società, dalla Fondazione, in questo ambiente scenografico: 29 metri di affreschi e opere d’arte”. In un’inedita presentazione all’interno della Galleria degli Specchi, nel maestoso Palazzo dei Rolli “Balbi-Durazzo”, ecco una sintesi delle parole pronunciate dai tanti ospiti in veste ufficiale.

Il console onorario del Regno Unito, Denise Dardani, si è detta “vicina” alla società in più occasioni nel passato: “Ho già partecipato alla commemorazione di James Richardson Spensley e mi sono sentita più volte vicina al Genoa in questi anni. Ringrazio per l’impegno profuso a sostegno della società e per le prossime iniziative a partire dal mese di febbraio”.

Questo un breve estratto della lettera di Jill Morris, ambasciatore inglese, recapitata al presidente del Genoa Enrico Preziosi: “Sapere che il Genoa Cricket and Football Club, fondato da cittadini britannici, continui ancora oggi a portare con successo i valori di uno sport e della sua cultura nata nel Regno Unito e divenuta patrimonio universale, mi riempie di orgoglio”.

Parola dunque al vice-sindaco Stefano Balleari: “Oggi è un giorno importante, vedo qui una coppa che ricorda il terzo scudetto vinto dal Genoa. Una grande emozione, il legame che unisce la città più inglese d’Italia con il Regno Unito.”

Si tratta della Coppa Fawcus, che come ricorda una nota stampa viene annoverata come “uno dei trofei più rinomati nel palmares tricolore degli albori, Conosciuta prue come Coppa della Regina Elisabetta II, venne assegnata al Genoa nel 1904 dopo la conquista di tre campionati nazionali consecutivi.”

Il consigliere di Reggenza della Fondazione Genoa 1893, Giorgio Guerello, ha così commentato l’evento, “un evento con la E maiuscola”.  “Ci saranno eventi qualificati e qualificanti in sinergia con istituzioni e massimi vertici. L’obiettivo, sarà “curare e cercare di promuovere iniziative.” La nostra fondazione ha un legame di sangue con la società Genoa: ogni anno abbiamo di media 2000 persone che destinano il 5 per mille al Genoa, simbolo dell’appartenenza di una comunità, che si riconosce in determinati valori. Un’idea del passato che potrebbe riprendere vita oggi? Portare nel nostro cimitero monumentale le spoglie di Spensley, morto in un campo di concentramento durante la Prima Guerra Mondiale ed un uomo radicato in questa città. Abbiamo mosso istanza al Commonwealth ma il tutto si è concluso con una comunicazione ufficiale datata 2004, che cito: ‘Abbiamo una rigida regola che non permette di disturbare le spoglie in un cimitero militare’. Ritengo che un’iniziativa simile, di cui la Fondazione si prenderebbe carico, possa avere un interesse storico.”.

“Si tratta di un primo passo per rappresentare e manifestare il legame della società con la città e la nostra squadra – prosegue dunque l’amministratore delegato Alessandro ZarbanoSiamo fortunati e ci rendiamo conto di ottenere tanto da questo status, ma allo stesso modo vorremmo provare a dare qualcosa e contribuire, per legare e risaldare il legame fortissimo fra la città e la nostra squadra”.

Dopo i ringraziamenti speciali a Giovanna Liconti, alla comunicazione sportiva rossoblù e a tutto il mondo della comunicazione cittadina, ecco l’annuncio di uno fra i primi passi verso questo 125° compleanno: “Posso preannunciarvi che la prossima settimana presenteremo il nuovo sito – conclude Zarbano – Una nuova ala web del Genoa”.

A breve le parole dei nuovi acquisti rossoblù Hiljemark, Pereira, Medeiros, Bessa e Candela