Con due vittorie consecutive in trasferta il Genoa si è regalato un po’ di tranquillità in classifica, anche se come dice Ballardini non bisogna mai staccare il piede dall’acceleratore e si deve rimanere sempre concentrati. L’avversario odierno del Grifone è la squadra giusta per confermare questa tesi. Oggi il Genoa ospita l’Inter, un avversario con una rosa piena di campioni, anche se ultimamente il suo rendimento è risultato molto al di sotto delle aspettative.

Cominciamo dall’allenatore.

Luciano Spalletti, molto bravo e attento nel lavoro settimanale e nella lettura delle partite, non sempre è irreprensibile nel comportamento con la dirigenza e la stampa. Fa giocare la squadra con il 4-2-3-1, sistema addottato anche negli anni trascorsi a Roma e che conosce in maniera ottimale.

La difesa

Handanovic è portiere di livello internazionale, forte in tutti i fondamentali del ruolo, nel gioco coi piedi presenta qualche difficoltà, ma è uno spauracchio per i rigoristi. La linea difensiva, formata da Cancelo, Skriniar, Ranocchia (che gioca al posto di Miranda infortunato), e D Ambrosio non ha ancora trovato i sincronismi e la lettura delle situazioni che si verificano in partita lascia a desiderare. Cancelo, esterno destro ottimo in fase di spinta, ha buone doti tecniche, è resistente sul piano fisico, ma le diagonali difensive e l’attenzione non sono le sue qualità migliori. D’Ambrosio, l’esterno di sinistra, spinge e si propone, attento in marcatura, ha piedi non eccelsi. Skriniar e Ranocchia, la coppia centrale, hanno giocato insieme raramente e quindi non sono affiatati, soffrono la rapidità e l’uno contro uno, Ranocchia soprattutto, ma data la statura sono bravi nel gioco aereo.

Il centrocampo 

I due centrali Vecino e Gagliardini hanno caratteristiche similari, buona fisicità e discreta tecnica. Vecino è più propositivo negli inserimenti palla al piede; più monopasso e con propensione alla regia il secondo.

L’attacco

Candreva e Karamoh sulle fasce, Rafinha dietro la punta centrale. Candreva ha buona corsa e resistenza, è tutto destro, ma non sta attraversando un buon momento di forma. Karamoh, giovane del ‘98, dovrebbe giocare al posto dell infortunato Perisic: è in possesso di accelerazioni importanti e di un ottimo dribbling, è stato il match winner nella partita di domenica scorsa con il Bologna. Rafinha, ultimo arrivato in casa nerazzurra, ex Barcellona, piedi buoni, veloce di piede e di pensiero, fa poco movimento senza palla. La punta centrale è Eder, che gioca in virtù dell assenza del bomber Icardi. Eder gioca molto in profondità e svaria su tutto il fronte dell’attacco nerazzurro, ha un destro forte e preciso, però non possiede stesso killer instinct dell’argentino.

Come si comportano sulle palle inattive?

Sulle palle inattive e i corner a sfavore si schierano a zona e hanno un grande aiuto da Handanovic; in alcune occasioni effettuano marcature preventive. In fase offensiva i corner vengono calciati quasi sempre da Candreva o da Rafinha, e salgono i due difensori centrali che sono buoni colpitori di testa. Riempiono l’area anche con Gagliardini e Vecino, ed è pericoloso D Ambrosio sul secondo palo (cosa accaduta all’andata), mentre Eder va a caccia delle palle sporche. Dal limite dell’area possono calciare Eder e Candreva di potenza o Rafinha con il tiro a giro.

In conclusione?

Non perdere oggi sarebbe per il Genoa un ottimo risultato, vincere vorrebbe dire poter raggiungere posizioni sino a poco tempo fa insperate. La tifoseria rossoblu ha ripreso fiducia e non vede l’ora di riesplodere di gioia e far sì che il nostro tempio ridiventi un catino infernale per gli avversari.

LE PROBABILI FORMAZIONI

GENOA (3-5-2): Perin; Rossettini, Spolli, Zukanovic; Rosi, Rigoni, Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Pandev, Galabinov. Allenatore: Davide Ballardini.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Ranocchia, D’Ambrosio; Gagliardini, Vecino; Candreva, Valero, Karamoh; Eder. Allenatore: Luciano Spalletti.