Continua la nostra rubrica Very Important Genoani (clicca QUI per rivedere tutte le altre puntate), per la quale abbiamo incontrato come 12° episodio Augusto Cosulich, uomo dello shopping genovese, Cavaliere del Lavoro dal giugno 2014 ed amministratore delegato della Fratelli Cosulich, che ammaina come simbolo una bandiera biancorossa che poi la città di Brema avrebbe addirittura rubato alla famiglia di armatori. In ultimo – ma non in ultimo – grande tifosi genoano. Ecco la sua intervista, dagli aneddoti all’epoca Spinelli passando per i ventilati interessi della Cina per il Porto di Genova e la squadra rossoblu e gli investimenti “mancati” dell’imprenditoria genovese nel mondo del calcio cittadino.

“Il Genoa è una fede anzitutto, è attaccamento alla maglia: è difficile da spiegare perché il Genoa appartiene ai tifosi. Si nasce genoani. L’imprenditoria genovese è “spaventata” nell’investire? No, sa che il pubblico rossoblu è molto esigente: vuole tutto e subito. Il tifoso genoano è fatto così”.