La 28esima giornata di campionato è andata in archivio nel segno di Astori, ricordato in tutti i campi con commozione affetto non solo sul prato verde di Firenze.
Anche se la 28esima giornata ha delineato ancor di più la classifica bisogna aggiungere che solo 5 squadre (Napoli, Roma, Lazio, Spal, Bologna) non devono  recuperare un incontro. Altre 14 hanno giocato 27 gare e addirittura l’Atalanta solo 26.

Mercoledì la Dea sarà in campo allo Stadium contro la Juventus e se la Signora dovesse vincere potrebbe mettere un’altra seria ipoteca sulla vittoria finale perché i 4 punti di vantaggio sul Napoli potrebbero essere mortiferi psicologicamente per il Ciuccio.

Si è capito nei tre giorni giocati da venerdì a domenica sera perché Sarri è sempre stato fatalista, anche con il Napoli in vantaggio di vari punti. Probabilmente era l’unico consapevole che la Juventus in serie A viaggia su un altro binario. Contro l’Udinese Allegri ha vinto con abbondante turnover. Qualsiasi rincalzo a caso estratto dalla rosa bianconera farebbe le fortune delle altre 19 squadre, tutti assieme in campo si giocherebbero l’Europa.

Il difetto degli altri aver aspettato la Juventus in crisi di uomini soprattutto (Higuian e Dybala) nella prima parte di campionato. Ritrovato il tango argentino la Juventus asfalterà nuovamente il campionato italiano?

Il Napoli pareggia in casa dell’Inter. Nulla di nuovo: i nerazzurri non hanno mai perso con le prime sette della classifica e le migliori prestazioni sono state con le Big. Il Napoli di Sarri oggi fa solo guizzi singoli.

Sul Napoli pesa molto non avere e cambiare strategia tattica, non solo in corso di gara. Gli avversari che gli hanno preso e bene le misure ora che Mertens è appannato e Callejon non più scaltro  a prendere le difese avversarie alle spalle , non permettono più al Ciuccio di andare al tiro velocemente. Insigne è diventato il calciatore a cui appigliarsi per risolvere le partite, l’unico a provare a tirare da tutte le parti esaltando i portieri. Il Napoli deve stare in scia della Juve e affidarsi allo scontro diretto del 22 aprile.

Dopo Juve, Dybala, Higuain alla ribalta più che il Milan c’è Gattuso. Per qualcuno vince di deretano: la gara con il Genoa però ha dimostrato che Ringhio è anche navigato nella strategia tattica e psicologica. Vince a 8 secondi dalla fine al Ferraris ma in precedenza con due nuovi centravanti aveva chiuso il Grifone davanti a Perin. Milan a caccia della Champions per la fortuna dei cinesi e di coloro che avevano sbancato solo con gli euro lo scorso calcio mercato estivo con kalinic, Calhanoglu, Bonucci, Kessiè e compagnia, tutti rigenerati da Gattuso più negli uomini che nei calciatori.

Andrè Silva al suo primo gol in serie A difficile considerarlo una prima punta classica  da Champions , meglio puntare su di lui come fantasista e per adesso aspettarlo al prossimo campionato senza tante attribuzioni o incombenze.

La Roma venerdì ha scornato il Toro di Mazzarri giocando da Roma anche all’Olimpico e non da rometta. Per fare tutto ha dovuto aspettare di andare in vantaggio con il gol di Manolas e gli errori di Mazzarri che coi cambi ha lasciato ampi spazi. Uno in particolare: in svantaggio di un gol per recuperare ha fatto uscire Iago Falque il migliore in campo.  Tre sconfitte consecutive per Mazzarri pesano non solo in classifica.

La Lazio raggiunge il pareggio sul filo di lana contro il Cagliari con un colpo di tacco di Immobile. A Ciro quest’anno riesce tutto: speriamo che succeda anche con la Nazionale. Inzaghi si lamenta del VAR e questa volta ha ragione. Lancia messaggi non positivi al Campionato affermando che la tecnologia è una “lunga mano” che penalizza chi insegue la Champions…e gli altri devono solo guardare. Noi aggiungiamo che ciò accade non solo in testa alla classifica.

La Sampdoria quasi sfigurata dalla quaterna in casa del Crotone. I calabresi si sono vendicati della cinquina dell’andata, facendo un altro passo verso una salvezza sempre più complicata.
Sconfitta doriana che fa contento il Diavolo e anche l’Atalanta di Gasperini che ritrova forze e vince in casa del Bologna a sei minuti della fine pur dominando sempre in largo e in lungo il gioco. Gomez con le polveri bagnate.

La Fiorentina in un silenzio assoluto e con un Franchi bagnato da tante lacrime e non dalla pioggia nel ricordo di Astori vince con un altro regalo del Capitano dal cielo. Un segno del destino: in gol contro il Benevento va il suo sostituto Vitor Hugo.

La sfida emiliana tra Sassuolo e Spal finisce in parità per complicare la vita di tutti. Il Sassuolo sbaglia anche i rigori con il suo gioiello da mercato Politano. Per la Spal un punto quasi d’oro dopo due vittorie consecutive.

È rimasta solamente la gara tra Verona e Chievo, in fondo al pezzo come in fondo alla classifica. Il derby di Giulietta e Romeo rilancia Pecchia e stordisce Maran tecnico dei clivensi, anche lui con la panchina traballante.

La classifica in fondo, lasciando da parte il Benevento, con Cagliari 26 punti, Chievo 25, Crotone, Sassuolo, Spal 24 punti, Verona 22 oltre far alzare il punteggio della salvezza con solo Spal a pieno regime di gare giocate sarà l’Agatha Cristie del campionato se la Juventus farà il vuoto. Giallo calcistico si spera perché qualcuno pensa e afferma che qualche squadra insegue il paracadute come ha fatto lo scorso anno l’Empoli, adesso capolista in B.

Capitolo Genoa: in tutte le gare con Ballardini al Vecchio Balordo è mancato solo il gol. Nulla è mancato sotto l’aspetto tattico più che tecnico visti anche gli errori. Bene anche sul piano della concentrazione. Tutto si è visto anche con il Milan: la solita squadra quadrata dove davanti fanno poco e sprecano molto quando producono,  eccetto quei 15’ di rinculata che sono stati deleteri e decisivi.

Se tre indizi nei gialli fanno una prova, nel campionato del Genoa gli indizi  che confermano gli errori sotto porta sono troppi. Il Genoa deve fare la corsa su sè stesso e sul calendario a disposizione nei primi quindici giorni di Aprile. Bisognerà non migliorare le prestazioni ma cercare il gol in qualsiasi maniera, operazione non facile per Balla non avendo a disposizione come tutte le altre 19 squadre un attaccante da 10 reti.