Il Genoa Primavera affronta l’AZ Alkmaar nella seconda gara del 70° Viareggio Cup in quel di La Spezia, a poche ore dalla vittoria convincente contro la Lucchese (6-0 con reti di Tazzer, Salcedo, Romairone, Micovschi, Zvekanov e Zito). Contro di loro la SPAL di mister Cottafava ha trovato la vittoria solamente nei minuti finali, grazie alla rete di Petrovic e dopo essere stata raggiunta da un colpo firmato Baas su calcio di rigore a distanza pochi giri di orologio. Proprio la SPAL sarà impegnata nella sfida contro la Lucchese alle ore 17 presso lo Stadio “Pianigiani” di Tavarnelle Val di Pesa.

LA FORMAZIONE DEL GENOA E DUE POSTILLE – Il Genoa ha comunicato la sua formazione in vista della seconda gara del suo girone. Torna Zanimacchia da capitano e lo schieramento dovrebbe essere il consueto 4-3-3 visto con l’Atalanta in campionato. Due piccole postille prima della gara: prezzo dei biglietti (15 euro) esagerato per l’offerta sugli spalti e fuori. Inoltre appare altrettanto assurdo che i due assistenti di linea debbano arrivare entrambi da Treviso. Ma veniamo alla gara.

LA PARTITA – Almeno un centinaio i tifosi presenti in una ventosa e fredda La Spezia in occasione della gara del “Federghini” fra Genoa ed Az Alkmaar, formazione olandese che schiera ben 7 classe 2000 e soltanto ragazzi sopra la leva Duemila ad eccezione di un 1998 (Springer) e un 1999 (Kevin Duin). Il match sarà diretto da Maggio della sezione di Lodi; assistenti Carraretto e Collavo, entrami di Treviso. Il Genoa gioca con Zanoli, Altare e Seno arretrati, con Oprut a spingere sulla sinistra e scendere sulla linea di difesa in caso di non possesso rossoblu. Sibilia centrale di centrocampo, con Zvekanov alla sua sinistra e Bruzzo alla sua destra. Zanimacchia a sinistra nel reparto offensivo, Micovschi a destra. Salcedo unica punta. La formazione olandese risponde con una sorta di 4-3-1-2. In difesa, oltre al portiere Gorter, la linea è composta, da destra a sinistra, da Kevin Duin, Jacobs (capitano, ndr), Hass e Ens; i tre di centrocampo, nel medesimo ordine, sono Helmer, Biberoglu e Springer; Taabouni alle spalle delle due punte Lo Ning Ning e Oosting.

Al nono di gioco l’AZ va avanti sugli sviluppi di calcio d’angolo dalla sinistra col numero 17 Lo Ning Han: colpo di testa e gol a superare Rollandi. Continua a piovere al “Federghini”, con gli olandesi che giocano molto sugli errori del Genoa, inevitabilmente chiamato a rimettere in equilibrio la gara. Alla mezz’ora del primo tempo la migliore occasione del Genoa sin qui, dopo aver rischiato di subire il raddoppio su conclusione di Oosting, capita sul sinistro di Micovschi che si accentra dalla destra e scarica a rete sul secondo palo. Pallone fuori di poco. Nervoso il finale di tempo, con alcuni falli un po’ sopra le righe da parte di entrambe le squadre: l’arbitro comunque decide di non estrarre cartellini per il momento. Il Genoa deve riordinare le idee nell’intervallo. L’AX Alkmaar di Koen Sta, senza scomodare paragoni scomodi, interpreta il calcio in maniera totale con un pressing molto alto tipico del totalvoetball di Rinus Michels: pallone rubato alto, incrocio delle punte che crea problemi alla difesa avversaria, pochissimo spazio per le ripartente avversarie. Con le debite proporzioni, il Genoa di mister Sabatini a fine gara ha impattato su questa struttura di tecnica di calcio. Adesso avanti col secondo tempo al “Federghini”.

Il secondo tempo, alla presenza del direttore generale Perinetti e del direttore sportivo Donatelli, si apre con due cambi per il Genoa (in totale potranno essere sette in sette posizioni diverse, ndr): fuori Zvekanov e Seno, dentro Karic e Piccardo. E si apre subito con un cambio di modulo, dal 4-3-3 al 3-5-2, e con la rete del pareggio rossoblù siglata da Bruzzo, anche se lo speaker annuncia erroneamente la rete di Salcedo.

Passano cinque minuti e poco prima del decimo della ripresa i rossoblu sorpassano l’AZ Alkmaar con una buona discesa di Zanimacchia sulla destra che ribadisce a centro area per l’accorrente Bruzzo: rigore in movimento allo spalle del portiere avversario. Raddoppio Genoa. Fondamentale il cambio e l’ingresso di Piccardo, che sulla destra ha messo il piede sull’acceleratore. L’AZ Alkmaar prova a rispondere mettendo centimetri e fisico avanti con Jelle Duin, che subentra a Biberoglu. Dentro anche Koopmeiners per Ens, che anticipano un tris di cambi che arriverà poco dopo l’ora di gioco (dentro anche De Brujin, solo nella pronuncia assimilabile al De Bruyne del Manchester City ma escluso da ogni vincolo di parentela col giocatore belga, ndr).

La pioggia non accenna a diminuire sul “Federghini” col Genoa sempre avanti a poco meno di venti minuti da fine gara. E proprio al 71′, su una bella azione orchestrata ancora sulla destra prima con un colpo di tacco smarcante di Salcedo, poi con un cambio gioco in verticale di Karic, Micovschi tutto solo in area sigla la rete del 3-1 addomesticando il pallone e calciando di destro a tu per tu col portiere. Azione di pregevole fattura per la formazione rossoblu, vicina alla decima rete nella competizione in sole due giornate. Non passano neppure due minuti e il copione si ripete: Piccardo scarica su Karic, il quale crossa col destro e trova Micovschi bravo a segnare non di testa, non di piede ma di coscia sinistra. Battuto per la quarta volta l’estremo difensore olandese. Decimo gol nella competizione per il Genoa di mister Sabatini.

A dieci minuti dalla fine il tecnico rossoblu toglie gli autori delle quattro reti rossoblu e butta nella mischia Zola e Calcagno. Il Genoa, a risultato ormai acquisito, toglie anche Salcedo e Zanimacchia e lascia spazio  nel finale al tandem offensivo Gibilterra-Romairone. A cinque minuti dalla fine non viene sanzionato un fallo da ultimo uomo di Altare per una leggera spinta su Jelle Duin, che poi inciampa sul pallone. Per l’arbitro il gioco può proseguire.

La gara finirà dopo il recupero (3 minuti) e dopo l’ammonizione di Sibilia sul medesimo punteggio: 4-1 per il Genoa. Reti di Bruzzo (2) e Micovschi (2) in uno scenario meteorologico piovoso e ventoso, nonché fastidioso. Ancora Genoa che si scuote nei secondi tempi grazie al cambio di modulo e ad una manovra a trazione offensiva sugli esterni sopportata anche dal centrocampo. Rossoblu che si godono adesso la prima posizione nel girone in attesa del risultato fra Spal e Lucchese, in campo alle ore 17. Il tutto con un +9 di differenza reti.