Alle ore 15 si alza il sipario sulla sfida fra Genoa ed Inter Primavera, vincenti negli ottavi di finale contro Spezia e Pro Vercelli. La gara, che si disputerà allo stadio “Bresciani” di Viareggio, metterà di fronte il migliore attacco del torneo, quello rossoblu con 15 reti, e un’altra delle migliori difese della competizione assieme al Genoa con un solo gol subito. Sarà anche scontro fra i tecnici Sabatini e Vecchi, già affrontatisi in campionato: in quell’occasione trionfò il Grifone.

L’Inter perde ben 8 giocatori per le convocazioni in nazionale, per il Genoa restano fuori dalla lista Micovschi (Romania), Karic (Svezia), Candela (Italia) e Szabo (Ungheria).

LA FORMAZIONE DEL GENOARollandi, Oprut, Altare, Zanoli, Tazzer, Bruzzo, Zvekanov, Odasso, Piccardo, Salcedo, Zanimacchia

PRIMO TEMPO – Il Genoa parte forte sotto il sole di Viareggio, andando vicino al gol con un colpo di testa di Tazzer sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Salcedo, servito in profondità da Odasso, sfiora la rete al minuto 8′, ma viene pescato in fuorigioco. Sugli spalti presenti Christian Stellini e Massimo Gazzoli, Elio Signorelli ed il fratello di El Shaarawy.

Palla gol Genoa, ancora Tazzer: servito da Bruzzo, il numero 2 prova un colpo a giro che costringe il portiere nerazzurro Pissardo a rifugiarsi in corner. Al 13′ è Piccardo a tentare di rendersi pericoloso con un’incursione in area di rigore, respinta dalla difesa avversaria. Buon possesso palla del Grifone, che con il trio Bruzzo-Zvekanov-Odasso riesce, per il momento, a concedere all’Inter solamente ripartenze mediante lanci lunghi dalla difesa.

Al minuto 17 ecco il primo sussulto nerazzurro, con Adorante: il tiro del numero 9 si spegne tuttavia alla destra di Rollandi. Immediata reazione del Genoa, che sfiora la rete del vantaggio con Eddie Salcedo lanciato a tu per tu con il portiere. Il numero 9 del Grifone aspetta, si fa recuperare e il suo colpo sotto scheggia il palo alla sinistra di Pissardo, che aveva deviato in calcio d’angolo. Quattro corner a zero, per il momento. Cross di Sala, nulla di fatto: si prosegue sullo 0-0 al minuto 20.

Grande combinazione del Grifone, che arriva sull’out di destra con il rumeno Raul Oprut e conquista il calcio d’angolo numero 5 di giornata, corner sul cui sviluppo arriverà un fallo in attacco sul portiere nerazzurro.

Al minuto 30 fuori Zvekanov (per infortunio) e dentro Zola. Inter vicinissima al colpo del vantaggio prima con Brignoli e – sulla ribattuta – con il numero 11 Belkheir, il cui tiro viene tuttavia respinto dalla difesa rossoblù a pochi passi da Rollandi.

Inter vicina al gol in tre occasioni ravvicinate: il Genoa traballa e la squadra di Vecchi prova ad approfittarne, senza successo. Prima un colpo di testa di Adorante, totalmente fuori fase, poi un paio di ripartenze senza esito. La manovra è passata in mano ai padroni di casa, ma la difesa rossoblù regge in maniera abbastanza ordinata. Sesto corner per il Genoa, l’Inter prova a scambiare la coppia Belkheir-Brignoli in attacco. Visconti scappa sulla fascia sinistra, Altare allontana il lancio in piena area. Inter propositiva, ma anche il terzo corner nerazzurro viene allontanato con ordine da Tazzer.

Il primo tempo finisce sul risultato di 0-0: turnover ragionato di Carlo Sabatini, sintomo di quanto la gara contro lo Spezia si sia fatta sentire sulle gambe dei ragazzi. Sibilia e Silvestri nel trio in mediana, sono stati rimpiazzati finora a dovere da Odasso e Zvekanov, uscito per infortunio a metà della frazione. Bravo anche Rollandi in uscita.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa è l’Inter a cambiare volto, con due cambi su 7 a disposizione nella competizione viareggina: dentro il numero 7 Rover, definito asso nella manica dalla stampa locale, al posto di Belkheir. Entra anche Roric per Visconti.

AGGIORNAMENTO ZVEKANOV – Il centrocampista serbo lascia la panchina con una vistosa fasciatura alla gamba destra.

Si apre con uno spiovente Al minuto 13 è ancora il Genoa ad avvicinarsi alla porta avversaria con uno scambio insistito fra Salcedo e Zanimacchia: quest’ultimo serve l’attaccante italo-colombiano che spara alto. Qualche minuto dopo sarà sempre il Grifone a sfruttare un errore per avviarsi verso la porta, Bruzzo viene fermato in area in maniera regolare.

Zanimacchia è libero di svariare sulla fascia sinistra, Piccardo prova altri slalom ma non si arriva in porta. Al 25′, al termine di una lunga azione insistita del Genoa, l’Inter cambia la punta Adorante con il giovanissimo Vergani, classe 2001 come Salcedo. Passano pochi secondi e Sala, rapido a liberarsi in mischia, viene ancora una volta fermato dalla difesa in maglia bianca e rossoblù.

L’Inter di nuovo vicina al gol: il numero 22 Zappa fa partire uno spiovente, il 23 Vergani manca l’appuntamento con il pallone. Palla gol clamorosa per i nerazzurri al 29′, quando ancora Sala butta dalla sinistra un pallone basso in piena area, pallone deviato da Altare e sfiorato da Valietti, a pochi passi dalla porta difesa da Rollandi. Al 28′ dentro Seno e Calcagno, escono il difensore Zanoli e Piccardo. Ancora spiovente pericolosissimo di Sala, ancora una chiusura provvidenziale di Oprut.

Punizione dalla sinistra di Oprut, colpo di testa di Seno: Pissardo para senza problemi, il risultato rimane bloccato sullo 0-0 ma la gara è diventata leggermente più frizzante. Al 40′ dentro il ghanese classe 1998 Danso, fuori anche Brignoli per D’Amico. Ultimo calcio di punizione dalla sinistra, a tempo scaduto: batte Roric, dopo una serie di spizzate è Valietti a superare Rollandi e portare l’Inter in semifinale all’ultimo respiro. Fischiato il fallo, evitabile e sulla trequarti, al 47’ e 56”. Il giocatore nerazzurro si attarda a battere: Cipriani di Empoli avrebbe dovuto fischiare lasciare le squadre alla roulette dei calci di rigore. Così non è stato, gol subìto e Genoa tradito proprio sul più bello dopo una partita combattuta e già avviata verso i calci di rigore. Passano anche Parma e Juventus.

Sabatini: “Sconfitta difficile da digerire a tempo scaduto. Ora obiettivo playoff”