Un rigore segnato ed uno sbagliato per Gianluca Lapadula, tornato nella formazione titolare del Genoa nel pareggio casalingo contro la SPAL maturato questo pomeriggio allo stadio Luigi Ferraris. Intervistato in zona mista, il numero 10 rossoblù ha così commentato la partita: “Devo dare grande merito a compagni e squadra, perché dopo il rigore tutti hanno avuto parole di supporto e nessuno mi ha detto ‘questo lo tiro io’ in occasione del secondo.  Devo ringraziare davvero tutti, a partire dal mister allo staff medico. I ragazzi lavorano benissimo, vi posso assicurare che la squadra ha molta voglia e si allena con grandissima professionalità. Oggi dovevamo portare a casa una vittoria, sono d’accordo. Martedì contro il Cagliari bisogna segnare, sono d’accordo e non soltanto per me stesso: dobbiamo stare tutti uniti. Al derby non sto ancora pensando, prima c’è il Cagliari. Forse rispetto alle altre esperienze mi mancano i numeri, perché ho sempre segnato tanto.”

“Sicuramente avremmo potuto far meglio, soprattutto perché eravamo con l’uomo in più. Ho un ottimo rapporto con i compagni e con la società, massimo rispetto. Penso che le annate sfortunate siano altre, devo solamente ritrovare il gol. Il rigore? Mi sono sentito toccare in maniera evidente, con il VAR hanno rivisto che sono stato toccato nella gamba, anche perché altrimenti avrei segnato. Aver sbagliato il primo mi è dispiaciuto, non ero abbattuto. Il dubbio non esiste, si va sempre decisi. Impegno e voglia non devono mai mancare, la professionale ci vuole sempre anche se non arrivano i risultati. Le critiche non mi arrivano, non mi toccano, cercherò sempre di dare il massimo prendendo un rigore, dando il massimo. Al momento del cambio sono uscito con il sorriso, ero dispiaciuto per il risultato ma non per i fischi ricevuti. Credo che la parola giusta per definire Giuseppe Rossi sia talento, parliamo di un giocatore fantastico che merita di tornare grande.”

DI SEGUITO RIPORTIAMO L’AUDIO CON LE PAROLE DI GIANLUCA LAPADULA