In campo, al fischio dell’arbitro Massa, non scenderanno certamente i numeri che questa rubrica elenca di seguito. Giusto sottolinearlo. I numeri, delle squadre così come dei due allenatori, possono magari inquadrare un po’ meglio quello che potrebbe vedersi in campo. Ecco dunque quali dati, quali curiosità accompagneranno il prossimo derby della Lanterna.

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I NUMERI DEL PROSSIMO DERBY DELLA LANTERNA – Le statistiche che accompagnano il prossimo derby della Lanterna, il 116esimo in ordine di tempo, raccontano storie diverse. Se il paragone è fra il Genoa e la Sampdoria e le loro posizioni in classifica, vi è un divario di tredici punti. Punti che risultano quattro in meno rispetto a quando Ballardini subentrò, esattamente un girone fa, all’ex tecnico Ivan Juric. Ma la sola classifica non tragga in inganno. I numeri raccontano infatti di una gara che metterà contro:

  • terza difesa in trasferta (Genoa) contro quarto attacco casalingo (Sampdoria);
  • dodicesima difesa casalinga (Sampdoria) contro penultimo attacco in trasferta (Genoa);
  • il sesto attacco complessivo del campionato (Sampdoria) contro la quinta difesa (Genoa);

Considerando il Genoa come in casa, pur giocando ufficialmente in trasferta per ragioni di calendario, dopo la gara col Cagliari i numeri raccontano che ha segnato al “Ferraris” il doppio delle reti siglate in trasferta (16 contro 8, ndr). Affronterà una squadra che di fronte al proprio pubblico ha segnato oltre il 60% delle proprie reti (31 su 50) e che ha in Quagliarella l’uomo che ha contributo per oltre un terzo alle reti complessive blucerchiate (36%). Nel Genoa, un Lapadula in crescita contribuisce per ora al 16%. Attenzione anche alla variabile tiro da fuori: se il Genoa è la penultima squadra della Serie A dopo il Cagliari per tiri da fuori area (114), ha riscoperto in Medeiros un preciso battitore dalla distanza e cerca ancora di far valere la sua iniezione di centimetri: il Grifone infatti è la sesta squadra ad ingaggiare più duelli aerei in campionato (955) e a vincerne poco meno della metà (49,6%). La Sampdoria risponde come sesta squadra per tiri in porta (153), mentre il Genoa è terzultimo (96) a braccetto col Bologna ma vanta fra i propri pali il terzo portiere con più parate in campionato (105) dopo Nicolas e Sorrentino. Portiere che diventa il primo relativamente ad interventi compiuti su tiri da fuori (60).

Passando alle guide tecniche, si evidenzi come nel corso di un girone, che andrà completandosi proprio con la disputa del Derby, mister Ballardini abbia collezionato 28 punti viaggiando a una media di oltre un punto e mezzo a partita (1,56). Gli ha risposto Giampaolo che ne ha fatti invece 24, assestandosi anch’egli sulla medesima media punti (1,57). Già questo dato consentirebbe di parlare alla vigilia di un confronto che, fra i due tecnici, appare assai equilibrato. Ma le conferme arrivano andando ancora più indietro e ripercorrendo il loro percorso dall’inizio.

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DAVIDE BALLARDINI: LA STORIA IN NUMERI E LE 127 GARE A PUNTI – Nel corso di tre parentesi separate e dilatate negli anni, l’allenatore ravennate ha raggiunto le 63 panchine alla guida del Genoa. Panchine che descrivono un percorso molto lineare, senza iperboli: 23 vittorie, 20 pareggi e 20 sconfitte per una media di 1,41 punti a partita. Scarti minimi e grande equilibrio che sono recentemente valsi a mister Ballardini non solo il raggiungimento di un record personale (mai tanti successi in Serie A sulla stessa panchina, ndr) ma pure di un dato numerico che fa parte della storia del Genoa, ovvero sia quello del numero di panchine rossoblu collezionate a suo tempo da Osvaldo Bagnoli.

Oltretutto la stabilità che Ballardini ha assicurato negli anni al Grifone, con 25 partite in cui non ha concesso reti all’avversario (39,6%), è dovuta anche ad un bilancio fra reti fatte (68) e subite (66) che lascia spazio a un +2 che è fedele immagine, forse più che in altri casi, della stagione attuale del Genoa: pochi gol subiti e otto su nove delle vittorie stagionali maturate con un solo gol di scarto. Un +2 che, peraltro, inquadra il saldo fra le reti fatte (14) e quelle concesse (12) da un girone a questa parte dal Genoa targato Ballardini.

Ma c’è di più. Questo equilibrio sembra mantersi inalterato anche allargando il tiro a tutta la carriera da allenatore di Serie A di Davide Ballardini, dove le panchine sono 205 (64 vittorie, 63 pareggi, 78 sconfitte) e la media punti di 1,24 a partita. Inoltre sono 127 le sue gare a punti, quasi il 62% del totale. E sarà singolarmente il trait union col collega blucerchiato.

Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria (Immagine tratta da Internet)

MARCO GIAMPAOLO: PUNTI DI CONTATTO E DIFFERENZE COL COLLEGA ROSSOBLU – Non condividerà tutto con Davide Ballardini in termini di principi di gioco, ma sicuramente ha dimostrato di essere un altro grande cultore dell’arte del pallone. E se in campo scenderanno sabato idee differenti, i numeri dicono che i percorsi dei due tecnici rossoblucerchiati, ad oggi, non sono poi così diversi.

Partiamo dai punti di contatto. Alla luce di qualche panchina in più in Serie A (224), Marco Giampaolo ha lo stesso numero di gare a punti di Ballardini (127) ma una ventina di sconfitte in più. Si parla anche in questo caso di oltre il 56% di partite terminate con almeno un punto conquistato dalle squadre del tecnico di Giulianova.

Anche il saldo complessivo dell’esperienza in blucerchiato di Giampaolo parla di un forte stabilità. Gli alti e bassi ci sono sempre, ma i 99 gol fatti e le 101 reti subite individuano un saldo -2 che traccia pochissima differenza dal +2 ballardiniano. Oltretutto, come ultimo punto di contatto, va senza dubbio tenuto a mente il ritmo della media punti che si attesta per entrambi i tecnici su 1,40 a partita, con l’allenatore rossoblu in leggerissimo vantaggio.

A tracciare probabilmente la più netta fra le differenze del mondo Ballardini e di quello Giampaolo ci sono le 14 le clean sheet del tecnico blucerchiato in 68 partite (20,5%) che risultano poco più della metà di quelle di mister Ballardini (25 in 63 partite, ndr). Nel computo delle trenta partite sin qui disputate, di gare in stagione concluse con la porta inviolata se ne contano 7 blucerchiate (23,3%) contro 10 rossoblu (30%), di cui otto conquistate dal solo avvento di mister Ballardini.

Vi è anche il dato sulla vena realizzativa delle due squadre: il Genoa contro il Cagliari – per la sua sesta volta in stagione, per la terza dal ritorno di Ballardini – ha fatto almeno due gol nella stessa partita. Alla Sampdoria di segnare almeno due reti nei 90′ succede con maggiore frequenza, esattamente il triplo delle volte (18 partite su 30, ndr). Così come è Giampaolo a triplicare il dato di Ballardini da un girone a questa parte con nove gare in cui a referto sono state messe almeno due marcature blucerchiate. Si concluda dicendo che 26 sono i gol segnati dalla Sampdoria dalla vittoria dell’ultimo derby ad oggi, mentre 14 sono quelle del Genoa.

I PRECEDENTI FRA BALLARDINI E GIAMPAOLO – Era dalla stagione 2008/2009 che Davide Ballardini e Marco Giampaolo non occupavano due panchine contrapposte. Allora le due sfide andarono in scena con l’attuale tecnico del Genoa alla guida dei rosanero del Palermo. Mentre il mister oggi della Sampdoria allenava il Siena. A farla da padrone fu il fattore campo: 2-0 per i siciliani alla Favorita, 1-0 per i toscani al Franchi. Nove volte su dieci l’esito è stato PERò favorevole al tecnico di Ravenna: si possono riassumere così gli incroci fra Ballardini e la Sampdoria in campionato. L’unica sconfitta non è però rappresentata dallo 0-2 patito dai rossoblù nel derby d’andata. Allora in sella al Grifone c’era Juric. Bensì da un altro 0-2, quello patito col Palermo alla 17esima giornata del 2015/2016. Diciannove turni più tardi sarebbe però arrivata la rivincita con un altro 2-0, stavolta a proprio favore.

Tre delle quattro affermazioni del bellinzonese sul Genoa in campionato, al contrario, sono figlie degli ultimi tre derby della Lanterna. Il primo successo arrivò nel 2015/2016 alla guida dell’Empoli. Colpisce, tuttavia, l’unico segno X in ben 11 incroci di campionato (9 in A e 2 in B): ancora nella già citata stagione 2008/2009, alla guida del Siena quando fu 0-0.