Un saluto a tutti i nostri lettori direttamente dallo stadio “Olimpico” di Roma dove tra meno di un’ora è previsto l’inizio dell’incontro fra i padroni di casa della Roma e il Genoa di mister Ballardini. I giallorossi devono rispondere al successo rotondo dell’Inter sul Cagliari, il Grifone ha, dal canto suo, la possibilità di offrire un’altra convincente prova in trasferta, dove le reti subite da inizio stagione sono state solamente dieci e dove spesso ha sorpreso avversarie più spregiudicate nell’atteggiamento e nel gioco. Andiamo col notiziario.

Roma-Genoa, le formazioni ufficiali

NOTIZIARIO

La trasferta è stata vietata ai tifosi rossoblu residenti in Liguria e restano ancora immotivate le motivazioni di questa decisione da parte dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Partita che perderà la cornice dello spicchio di tifosi rossoblu alla sinistra della tribuna Monte Mario. Sono all’incirca 20 i gradi percepiti all’Olimpico: terreno di gioco in buone condizioni e lungamente innaffiato prima dell’inizio della gara. Non certo il pubblico delle grandi occasioni, con una curva Sud poco nutrita di pubblico. In totale superano di poco 30mila le presenze all’Olimpico (30.095). In tribuna Bebe Vio, atleta paralimpica.

PRIMO TEMPO

Le squadre stanno facendo il loro ingresso in campo. “Roma All” il coro che avvolge l’ingresso in campo delle due formazioni. Ribadiamo che è davvero un peccato non avere il tifo rossoblu al fianco del Grifone in questa gara dell’Olimpico, dove sono promossi titolari Migliore ed El Yamiq. Se il primo andrà a piazzarsi a sinistra, sarà interessante capire dove si collocherà il difensore marocchino, se a destra o al centro della difesa a tre di mister Ballardini. Arbitrerà Pairetto, diventato nelle ultime giornate un abitudinario di casa Genoa. Rispetto alle formazioni ufficiali, Pellegrini giocherà come mezzala sinistra, Gerson a destra.

Parte la gara: la formazione rossoblu attaccherà da destra verso sinistra. El Yamiq gioca sul centrodestra e dovrà contenere El Shaarawy. Partita che si protrae nei primi tre minuti fra molto lanci lunghi e molta pressione sui rispettivi portatori di palla. Prova ad animare l’Olimpico El Shaarawy al 4′ di gioco con una discesa in solitaria ma sul servizio per Under è bravo Migliore in copertura. Rigoni la mezzala sinistra con Hiljemark a destra e Bertolacci centrale.

Al quinto di gioco fallo di Gerson su Rigoni non sanzionato seppur da dietro. Prova intanto a premere la squadra padrone di casa, che al sesto di gioco conquista il primo tiro dalla bandierina su una discesa di Kolarov. Brava la difesa genoana a rigettare il pericolo e ribaltare l’azione con un rapido 4 contro 3 non sfruttato a dovere da Rigoni e compagni.

La Roma sta provando a fare la sua gara ma il Genoa non sta affatto rinunciando a difendersi e contrattaccare, nel più classico degli spartiti visti sin qui lontano da Genova. Primi dieci minuti di buon Genoa all’Olimpico, Roma frettolosa e con pochi spazi.

Il primo tiro in porta arriva al 13′ di gioco con Under, che si libera in area ma, braccato da un attento Rossettini, non trova troppo specchio per calciare e spedisce fra i guantoni di Perin. Al quarto d’ora lo stesso Rossettini viene ammonito: entrata a gamba tesa sulla caviglia di Gerson. Giallo che poteva essere tranquillamente un arancione.

Sugli sviluppi della punizione, al minuto 16′, Cengiz Under parte da dietro e scappa a tre giocatori che in quel momento componevano la difesa rossoblu, e da pochi passi raccoglie il pallone spedendolo in rete. Perin non avrebbe potuto nulla da quella distanza. Al ventesimo prova subito a raddoppiare Florenzi, ma il suo destro è strozzato e finisce ampiamente sul fondo. Il Genoa chiamato a reagire dopo un primo quarto d’ora di buon livello.

Al minuto 22′, dopo una conclusione finita larga e seguita ad uno scambio nello stretto fra Gerson ed el Shaarawy, Migliore resta a terra dopo aver ricevuto una spallata da Fazio nella zona del centrocampo. Il gioco si interrompe, ma si riprende senza conseguenze per l’esterno rossoblu.

Al 25′ ci prova Dzeko dopo una serie di carambole di testa: pallone spedito fra le mani di Perin. Il Genoa sta cercando di uscire per lo più con lanci lunghi dalla difesa, spesso dallo stesso portiere, a cercare Lapadula, che però difficilmente riesce a vincere il duello aereo con Fazio, che lo segue passo passo. Passata intanto mezz’ora di gioco. 

Al minuto 32′ una buona trama partita da El Yamiq con un pallone profondo per Hiljemark trova impreparata la difesa giallorossa: il servizio teso in area trova Alisson in anticipo sull’accorrente Lapadula, che fa il movimento alle spalle del portiere avversario e viene anticipato. Buona chance per la formazione rossoblu, che si ripete due minuti dopo quando Bertolacci cerca di trovare Rosi in area con un bacio in profondità: Alisson in uscita è provvidenziale.

Si tratta di un buon momento per il Genoa quello che ha seguito lo scoccare della mezz’ora di gioco: tre occasioni da sfruttare meglio non concretizzate, a dimostrazione che la Roma concede se attaccata e pressata alta. I giallorossi proveranno a rifarsi vivi dalle parti di Perin con un calcio d’angolo, il secondo, al 42′ di gioco.

Si procede verso il recupero, che sarà di due minuti. Un recupero entro il quale il Genoa, con un buon crosso dalla sinistra di Migliore, trova Hiljemark capace di saltare più in alto di tutti. La sua conclusione di testa terminerò purtroppo alta sulla traversa, configurandosi come la quarta o quinta occasione per andare in gol da parte della squadra rossoblu. Ballardini nell’intervallo studierà come fare male per davvero a questa Roma, fino ad ora non certo irresistibile. Primo tempo che si conclude sull’1-0 per i padroni di casa

SECONDO TEMPO

Ripartito il secondo tempo senza cambi da entrambe le parti. Al 46′ subito terzo angolo per la Roma su un impreciso retropassaggio di Zukanovic all’indirizzo di Perin. La Roma si manterrà in attacco dopo questa battuta dalla bandierina e Genoa chiamato subito a difendere e contenere. Tra le file rossoblu si scaldano Rossi, Cofie e Medeiros.

Al 49′ segnalato fuorigioco a Lapadula servito da un preciso lancio dalla difesa di Rossettini: resta più di un dubbio visto che il centravanti rossoblu non pareva davanti alla difesa giallorossa. Il vero ispiratore della manovra giallorossi è Under, autore della rete del vantaggio che propizierà l’angolo da cui scaturirà l’autorete di Zukanovic. Siamo al 52esimo: la Roma raddoppia.

Ballardini corre subito ai ripari e richiama Medeiros: al 53′ lascia il campo Hiljemark per fargli spazio. Il modulo si ridisegna in un 3-4-2-1 molto fluido, con Medeiros e Pandev che si abbassano a turno in copertura lasciando solo Lapadula.

Si prepara anche Giuseppe Rossi, che rileva Migliore al 58esimo ed entra fra gli applausi. Rosi si abbassa sulla linea a quattro difensiva. Cambia ancora il modulo, da 3-4-2-1 al 4-2-3-1, e cambia ancora il risultato: Lapadula riapre la gara battendo con grande freddezza al 60′ Alisson.

Ballardini si gioca l’ultimo cambio al 62esimo gettando nella mischia Cofie per Pandev, che esce leggermente zoppicante e interrogato da Ballardini sulle proprie condizioni. Rimane un Genoa offensivo, con Pepito Rossi a supporto di Lapadula.

La Roma continua a cercare di calciare dalla distanza o arrivare dalle parti di Perin e lo fa con una discreta costanza, faticando sempre su azione per le buone chiusure degli spazi da parte del Genoa. Un Genoa che al 68′ chiude lo specchio a Rossi, che debolmente colpisce sotto porta cercando la precisione e fa conquistare al Grifone il primo angolo della sua partita. La formazione di mister Ballardini, più spregiudicata tatticamente, non rinuncia a cercare il pareggio.

Al 69′ Di Francesco si copre e inserisce Manolas togliendo Gerson. Mai la Roma aveva tenuto un difensore sulla linea del centrocampo in occasione di un corner a suo favore, come fatto al 70esimo di gioco. Mancano venti minuti al termine della gara e il Genoa, esauriti i proprio cambi, deve continuare a crederci e fare affidamento alle ultime forze.

Al 74esimo secondo angolo del Genoa conquistato da Lapadula e Rigoni in società. Dal corner non scaturisce nulla, se non un’azione insistita e un secondo tiro dalla bandierina. Il tecnico giallorosso toglie l’autore della prima rete giallorossa, Under, e inserisce l’ex blucerchiato Schick. Rimane un cambio al tecnico della Roma, che manda a scaldare Nainggolan e Strootman.

Al 78′ il Genoa si mangia un’occasione clamorosa per pareggiare. Su un disimpegno errato di Manolas che innesca un 4 contro 3 per la formazione rossoblu Rigoni e Lapadula orchestrano al meglio e il centravanti genoano serve in profondità Medeiros che cerca di accentrarsi sul sinistro e servire al centro un compagno. Alisson legge in anticipo la situazione e salva provvidenzialmente. Mancano dieci minuti al termine della gara ed ecco che arriva anche l’ultima sostituzione dei padroni di casa: dentro Strootman, fuori un non brillante El Shaarawy.

All’82esimo angolo negato alla Roma e proteste di Florenzi. Lo stesso Florenzi che all’83esimo troverà sulla propria strada uno strepitoso Perin a chiudergli lo specchio su un destro da distanza ravvicinata. 

Al minuto 86′ il Genoa può sfruttare una buona punizione dalla destra e sugli sviluppi El Yamiq, travestito da attaccante, cerca di calciare verso la porta di Alisson dopo aver stoppato di petto. Murato da un compagno deve veder sfilare il pallone sul fondo. Ad ogni modo, il Genoa cerca di chiuderla in attacco alla ricerca del 2-2.

Saranno 3′ i minuti di recupero all’Olimpico. Genoa in dieci per alcune cure mediche che dovrà ricevere Lapadula, colpito alla testa involontariamente da Manolas in caduta dopo un colpo di testa. Al primo minuto di recupero grande chiusura in coppia di El Yamiq e Perin su un altro tiro di Florenzi da pochi passi. poi ultimi assalti rossoblu. Il Genoa può cercare di avere un’ultima occasione con una punizione dai 25 metri nei pressi dell’area di rigore giallorossa. Sul pallone c’è Medeiros: purtroppo nessuna emozione scaturirà dal calcio piazzato.

Partita che si conclude sul 2-1 a favore della formazione giallorossa, col Genoa che nonostante un doppio svantaggio non ha mai rinunciato a giocare la sua gara cambiando almeno due o tre volte assetto tattico in corso di gara. Zero punti e trend negativo che si conferma, ma formazione rossoblu che esce con più di una nota positiva dall’Olimpico. Due reti regalate quelle del Grifone alla Lupa, che tiene il passo di Lazio e Inter. Adesso testa alla sfida contro un Hellas Verona ancora sconfitto in casa e sempre più penultimo. Ottime prestazioni di El Yamiq e Lapadula, oltre che del solito Cofie che a partita in corso continua ad essere garanzia di equilibrio quando serve coprire bene per attaccare con le spalle coperte.