Il Genoa centra matematicamente la salvezza. Fra qualche calcolo sbagliato e un ragionamento sugli scontri diretti che non aveva tenuto conto del calendario e della cosiddetta classifica avulsa, il Grifone è volato là dove gli spetta: all’undicesimo posto, a sole sei lunghezze di distanza dal decimo posto occupato dal Torino che significherebbe parte sinistra della classifica. Fatte queste premesse, si prendano in mano i numeri della gara contro l’Hellas Verona.

LA GARA – Mai il Genoa aveva segnato tre reti nella stessa gara dal ritorno di mister Ballardini. Forse è questo il dato da mettere in evidenza su tutti gli altri dopo il successo sull’Hellas. A braccetto con questa statistica se ne va un altro scenario: è quello che segnala 16 tiri totali da parte della formazione rossoblu verso la porta di un non certo impeccabile Nicolas, dei quali 12 nello specchio della porta. Si tratta di un dato ulteriore, significativo ed importante, dal momento che per la prima volta in stagione il Genoa registra questa percentuale di tiri, raddoppiando – e andando anche oltre – alla media dei tiri a partita nello specchio che, per il Grifone, sarebbe di 5 conclusioni in tutto l’arco dei 90 minuti di gioco (vedi Tabella 1). Lo ha fatto con l’attacco Medeiros-Lapadula, uno dei tanti tandem che si sono resi funzionali ai fini del risultato. Per esempio, sarebbe stato quello fra l’asso portoghese e Galabinov quello ad avviare la gara vinta sul Crotone; sarà ancora coppia con Lapadula per scardinare invece la difesa del Cagliari.

Ieri si è visto un assetto tattico che ha mandato a colpire di frequente verso la porta avversaria anche gli esterni, come Laxalt nel secondo tempo. Un assetto intelligente, che sfruttava al massimo le caratteristiche degli uomini schierati in campo: Cofie ad interdire e rilanciare l’azione ben consapevole di non doversi spingere troppo oltre il centrocampo e supportare la difesa; Bertolacci  ed Hiljemark vicini al mediano ghanese ma, in fase di possesso, molto avanzati rispetto alla consuetudine sapendo di avere alle spalle il numero 4 rossoblu. Disponibili a coprire ed eseguire le giuste diagonali sia Laxalt che Lazovic, i più infastiditi dai cambi di pedine di Pecchia a gara in corso. Ecco che, malgrado un Verona che si presentava come la peggiore squadra del campionato per possesso pallone in trasferta, come quella a segnare meno su azione manovrata e, non a caso, come il blasone tra i meno prolifici sotto porta della Serie A, ne è venuta fuori la partita che non ti aspetti, con diversi ribaltamenti di fronte e la solita capacità di soffrire e concedere non più di una rete a gara che ha dato il “la” all’evolvere in positivo della sfida. Sono stati molti gli errori in fase di impostazione da entrambe le parti (79 palloni persi), col Genoa a lanciare lungo quasi il doppio degli scaligeri, che da tempo sono la squadra ad effettuare più passaggi lunghi in trasferta. Non è stata dunque una gara facile per il Genoa, che ne è uscito, fra l’altro, col primo assist stagionale di Lazovic e con la perla di Goran Pandev lanciato in porta in solitaria per vie centrali.

Tabella 1. I TIRI IN PORTA DEL GENOA NELLE PRECEDENTI GARE CASALINGHE (fra parentesi l’avversaria affrontata al Ferraris, in grassetto le partite vinte) 

  • 12 (Hellas Verona)
  • 10 (Crotone)
  • 9 (Benevento)
  • 8 (Bologna)
  • 5 (Spal)
  • 5 (Inter)
  • 5 (Napoli)
  • 4 (Udinese)
  • 4 (Atalanta)
  • 4 (Roma)
  • 4 (Sampdoria)
  • 4 (Chievo)
  • 4 (Lazio)
  • 3 (Milan)
  • 3 (Sassuolo)
  • 3 (Juventus)
  • 2 (Cagliari)

NUMERI DA METTERE IN BACHECA – Fra le altre curiosità che fanno seguito al successo sull’Hellas c’è la conferma del trend vittorioso di mister Ballardini contro la formazione veneta, partita dalla quale non è mai uscito sconfitto in sei confronti ufficiali. Oltretutto si è trattato del 25esimo successo di Ballardini da allenatore del Genoa e della 130esima gara a punti in carriera (in Serie A) per il tecnico ravennate.

Attenzione poi, perché il Genoa risulta imbattuto al “Ferraris” dall’11 marzo scorso: la formazione rossoblu è stata capace di conquistare 11 punti nelle ultime cinque gare casalinghe (derby compreso) e ribaltare un andamento che vedeva un gran numero di punti fatti in trasferta e molti meno fra le mura amiche. Adesso la proporzione è di 21 in casa contro 20 esterni. E a segnare il cambio di rotta e il ritorno del fattore “Ferraris”, ecco che emerge un dato emblematico: il Genoa ha fatto più punti nei primi 4 mesi e mezzo del 2018 (16) che in tutto l’anno solare 2017 (14).

A voler guardare già al di là della recente vittoria, si dica ancora che Ballardini è diventato il settimo allenatore per media punti del campionato (1,59) dopo Allegri, Sarri, Inzaghi, Spalletti, Gattuso e Gasperini, e in questa speciale classifica è quello con meno partite all’attivo (22 contro le 34 dei precedenti allenatori, ndr). In caso di vittoria contro la formazione orobica, il tecnico ravennate scalzerebbe dal sesto posto l’ex collega in rossoblu, fermo a 1,62 punti a partita. Ne consegue – e non è dato casuale – che il Genoa sia settimo con 35 punti nella speciale classifica che va dalla 12esima giornata in poi: i suoi punti sono tanti quanti quelli di Fiorentina e Milan.

I NUMERI DEL GENOA (aggiornati alla 34° giornata)

  • GOL FATTI: 29 (18° attacco della Serie A alla pari col Benevento)
  • GOL FATTI IN CASA: 20 (12° attacco della Serie A)
  • GOL FATTI FUORI CASA: 9 (20° attacco della Serie A alla pari col Benevento)
  • GOL SUBITI: 34 (5° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI IN CASA: 22 (13° difesa della Serie A alla pari con Bologna e Crotone)
  • GOL SUBITI FUORI CASA: 12 (4° difesa della Serie A alla pari con l’Inter)
  • RIGORI A FAVORE: 4
  • RIGORI CONTRO: 4
  • VITTORIE: 11
  • PAREGGI: 8
  • SCONFITTE: 15

I NUMERI DI BALLARDINI DA TECNICO DEL GENOA (aggiornati alla 34° giornata)

  • PARTITE TOTALI: 67
  • VITTORIE: 25 (37,4%)
  • PAREGGI: 21 (31,3%)
  • SCONFITTE: 21 (31,3%)
  • GARE A PUNTI: 46
  • % GARE A PUNTI: 68,6%
  • GOL FATTI: 73
  • GOL FATTI/partita: 1,08
  • GOL SUBITI: 69
  • GOL SUBITI/partita: 1,02
  • CLEAN SHEET: 27 (40,3%)