Tra un fiore e le ninfee, tra un raggio di sole e l’ombra delle piante, questo pomeriggio, nel contesto dei Parchi di Nervi e della rassegna Euroflora, è stato svelato il logo che accompagnerà sino al 31 dicembre le celebrazioni per i 125 anni di storia del Genoa.

“Questa location oggi rappresenta esattamente cosa sia Genova – ha spiegato Daniele Bruzzone, responsabile marketing del Genoa – Non  si tratta di un nuovo logo del Genoa e di certo non sostituisce quello esistente di cui vogliamo assolutamente preservare il valore iconico. Si tratta piuttosto di un elemento che ci accompagnerà nei 125 anni del Genoa”.

E non a caso, nel logo c’è un simbolo che più di altri rappresenta ciò che il Genoa ha rappresentato nella storia del calcio. “Simbolo centrale del logo, oltre ai colori rossoblu, sarà la ritrovata Challenge Cup che caratterizzerà questo simbolo”. Challenge Cup che, peraltro, verrà presentata il 3 maggio prossimo nella sede del Museo, al Porto Antico. Proprio qui avrebbe preso la parola Giorgio Guerello, membro del Consiglio di Reggenza della Fondazione Genoa. “È veramente un onore il fatto di essere qua a presentare unitamente al Genoa il nuovo logo. A parte l’idea di presentarlo in questo momento, in questo splendido contesto, si ritrova nello stemma un trofeo che parla di Genoa, della sua storia e di Genova”.

“Averlo inserito nel logo è motivo di orgoglio assoluto – prosegue – Suggerisco che anche la Federazione Italiana Gioco Calcio potrebbe farne uso nell’anno dei suoi 120 anni: potrebbe essere patrimonio della cultura e del calcio italiani” ha spiegato lo stesso Guerello prima di lasciare la parola a Davide Biraschi, il rossoblu che “oggi ha rappresentato tutta la propria squadra in occasione di questo momento”.

“Fa molto piacere essere qui oggi a nome di tutta la squadra” ha chiosato un sorridente Biraschi in conferenza prima di scoprire dal velo che li ricopriva i due loghi che, su un robusto supporto in legno, sarebbero stati trasportati in giro per Euroflora.

“La salvezza non è ancora matematica, ma siamo molto tranquilli anche rispetto all’anno passato, quando siamo rimasti col fiato sul collo fino all’ultimo. Oggi possiamo stare più tranquilli, giocare senza guardarci indietro. Arriva l’Atalanta, noi ce la siamo sempre giocata con tutti e lo faremo anche domenica; certo, andiamo ad affrontare una squadra fortissima che lotta per l’Europa, ma facciamo sempre le nostre partite e non regaleremo niente a nessuno. Come detto prima ogni partita è una battaglia e tenteremo di vincerle tutte, se poi saranno tutte e quattro allora sarebbe davvero ottimo”.

“Sono legato al Genoa per altri tre anni e ne sono orgoglioso. Ora pensiamo a finire la stagione, poi ci sarà tempo per parlare di futuro ma vorrei restare il più a lungo possibile in questa squadra. Mi avevano sempre detto ‘guarda che a Genova c’è un tifo straordinario’, ma non avrei mai pensato così tanto. La Gradinata è un motivo di orgoglio e una spinta per dare sempre il massimo. Sono loro il dodicesimo uomo in campo, e se abbiamo ottenuto una salvezza tranquilla è anche grazie a loro”.

https://twitter.com/buoncalcio/status/989897454630899712