È inutile, alla matematica non si sfugge. Dopo 4 stagioni consecutive tra le migliori 8, per lo Spezia quest’anno sarà un finale di stagione alternativo, dato che la squadra a 3 giornate dal termine non ha più nulla da chiedere al campionato di Serie B. Dalle parti di Spezia, ormai fa davvero notizia il fatto che non si vivranno i play-off. Questo certo deve essere motivo di orgoglio per la piazza, ma allo stesso tempo considerare costantemente lo Spezia come un’abbonata ai play-off finisce per creare delle aspettative gratuite, aspettative che rischiano, come nel caso di quest’anno, di lasciare un diffuso malcontento.

Bisogna comunque ricordare che in estate la società era stata chiara: riduzione degli stipendi, meno nomi eclatanti e più sostanza, con l’asticella dell’obiettivo stagionale abbassata verso la salvezza, ma ovviamente il tifo spezzino non ne vuole sapere di giocare soltanto per una salvezza tranquilla. Anche perché, in effetti, i play-off erano ormai una sorta di habitué.

Dispiace per quest’epilogo, considerando che al giro di boa la squadra occupava l’ultima posizione per un possibile posto in paradiso, con le 3 vittorie consecutive e il pareggio al Tardini che avevano infiammato gli animi. Ad accrescere gli entusiasmi ci ha pensato poi un mercato di Gennaio che a nomi avrebbe fatto invidia a chiunque, perché Mora, Palladino e se vogliamo anche Gilardino (entrato a disposizione da Dicembre) sono di certo un lusso per la categoria. Si rivelerà invece una sessione di rinforzo soltanto sulla carta, a causa dei troppi infortuni e di prestazioni, per quel poco che si sono visti in campo, del tutto insufficienti.
Il calciomercato invernale, di fatto, non è praticamente esistito.

Addirittura, in quel periodo felice, il mix fra risultati che tornavano e acquisti apparentemente riusciti aveva portato il tifo spezzino a pensare al grande salto nella massima serie. Poi un girone di ritorno del tutto deludente, che vedrà il Picco perdere la sua nomea di “fortino” a suon di passaggi a vuoto contro le medio-piccole, sofferte tremendamente in questa stagione. Questo è stato il vero handicap, la mancata vittoria contro le squadre più abbordabili: si vedano i 6 punti lasciati, nel doppio confronto, al Cesena o al Carpi, o i 4 contro la Ternana l’Ascoli. Squadre organizzate, con individualità, ma non di certo imbattibili.
E’ inevitabile dunque, perché se non vinci contro squadre di questo livello, ai play-off non ci si arriva.

Questo finale di stagione, seppure in linea con la programmazione estiva, sarà ampiamente discusso, soprattutto perché la squadra, nonostante l’undicesima posizione, pare continui a servire prestazioni non all’altezza. Questo rischia dunque di compromettere concretamente il bilancio stagionale, che in realtà rimane positivo considerando il raggiungimento in grande anticipo della salvezza. Ormai è chiaro, la piazza di Spezia vive sperando che l’anno che verrà possa rivelarsi quello buono, quello in cui poter toccare concretamente per mano la Serie A, sogno proibito della gestione Volpi, che stagione dopo stagione sembra però sempre più irraggiungibile. Forse sarebbe meglio, ogni anno, illudersi un po’ meno e guardare più in faccia la realtà; ad ogni modo, quest’anno, vacanze anticipate per tutti.